Sedie in legno: le novità presentate al Salone del Mobile 2024

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Calligaris, Oleandro, Stand Salone del Mobile 2024 - Ph. Ruggiero Scardigno

Uno degli oggetti quotidiani più di uso comune da sempre incontra l’innovazione di stile, materiali e design. A farla da padrone, il materiale naturale per eccellenza

“La sedia è un oggetto molto difficile da progettare. È quasi più facile costruire un grattacielo”, scriveva l’architetto tedesco Mies van der Rohe sul “Time” nel febbraio del 1957. 

Quasi in nessun altro oggetto di uso quotidiano la funzionalità essenziale detta le leggi dello stile. Ed è per questo che sono molti i designer ad aver colto, prima o poi nel corso della propria carriera, il guanto di sfida: interpretare in maniera sorprendente una sedia insieme leggera, robusta e confortevole. 

Oggi la tecnologia dei materiali rende possibili soluzioni inedite. 


Come succede per Catifa Carta di Arper, riedizione di Catifa 53, progettata nel 2001 da Lievore Altherr Molina e primo prodotto di Arper a ottenere una certificazione ambientale, che oggi viene proposta nel rivoluzionario Papershell, nuovo materiale derivato dagli scarti del legno. Innovazione senza precedenti, Papershell riduce l'impatto di Catifa Carta sull'ambiente: alla fine del suo ciclo di vita, il materiale può essere ridotto a biochar, carbone vegetale con la capacità di trattenere la CO2 sequestrata durante le fasi di vita precedenti. Catifa Carta è disponibile con scocca nei colori caffè e grafite e base con quattro gambe acciaio in nero, slitta acciaio in nero e ruggine, trespolo in alluminio nero con e senza ruote. 


Nuova leggerezza per Héra Straw di Pedrali, disegnata da Patrick Jouin e ora presentata con seduta in corda di cellulosa intrecciata a mano in Italia trattata idrorepellente, schienale multistrato curvato tridimensionalmente e gambe a sezione ovale. Realizzata in frassino o noce americano certificati FSC® C114358 e verniciati all’acqua con vernici di origine vegetale. 


La sedia 1 2 3, concepita da Michael Anastassiades e parte della collezione 2024 di Molteni&C, rappresenta una rilettura contemporanea della classica sedia con schienale a listelli e ripropone uno dei concept cari al designer: lo schienale vuoto. Realizzata in legno di faggio è disponibile con finitura laccata disponibile in rosso burgundi o blu petrolio e sedile imbottito in pelle Utopia; con struttura laccata nera, sedile in cuoio nero a taglio vivo e schienale formato da tre supporti metallici rifiniti con doppio strato di cuoio incollato; infine, con struttura e schienale laccati neri, adattabili a una vasta gamma di tessuti e pelli della Collezione Molteni&C curata da Marta Ferri. 

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Arper, Catifa Carta, design by Llevore Altherr Molina, Stand Salone del Mobile 2024 - Ph. Andrea Mariani

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Pedrali, Héra Straw - Ph. Andrea Garuti

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Molteni&C, 123, design by Michael Anastassiades

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Mara, Typo, design by AMDL Circle, Stand Salone del Mobile 2024 - Ph. Ruggiero Scardigno

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Very Wood, Collezione Lisboa Barrio, design by Matteo Thun / Benedetto Fasciana

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Karimoku Furniture, N-DC04 | Dining Chair - Ph. Andrea Mariani

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Nikari, Faneeri Folding Chair, design by Jonas Forsmann, Stand Salone del Mobile 2024 - Ph. Andrea Mariani

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Venedia, Acquavite, design by Alessandro Stabile

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Ritzwell & Co., Constantino Armchair

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Nagano Interior, DC352

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Dalla nuova collaborazione tra Mara e AMDL Circle, studio fondato da Michele De Lucchi, nasce Typo, una seduta dinamica e ricca di armoniosi contrasti, frutto di una calibrata sperimentazione tecnica: la piegatura del tubo che unisce schienale e seduta piegato in maniera inconsueta, “dal verso sbagliato”, come dichiarano azienda e designer. 


La collezione Lisboa Barrio di Very Wood, firmata da Matteo Thun / Benedetto Fasciana, si compone di sedia, poltroncina dining e poltrona lounge in frassino con sedile imbottito o intrecciato a mano in cordino sintetico o naturale. L’intreccio del sedile può essere monocolore o bicolore. 


Semplicità e unione di qualità artigianali e hi-tech sono le caratteristiche che Karimoku Furniture ha scelto per il design della N-DC04 | Dining Chair. Sebbene la sedia sia modellata principalmente da elementi dritti, è stato aggiunto un singolo tratto angolare per dare direzione e carattere. 


La sedia pieghevole Faneeri, progettata da Jonas Forsmann per Nikari, è un esempio di grande equilibrio tra comodità e leggerezza della struttura. Pieghevole, è caratterizzata da uno schienale naturalmente curvato realizzato con sottili impiallacciature laminate a croce che collegano le gambe anteriori e posteriori. 


Perfetta per il relax, Acquavite, disegnata da Alessandro Stabile per Venedia, è una poltroncina poco ingombrante formata da due ampie scocche in multistrato curvato impiallacciato in dialogo con un telaio in tubolari d’acciaio che sembrano muoversi liberamente nello spazio. Disponibile in legno naturale o tinto, con o senza cuscini, si accompagna a un ottomano che può fungere da poggiapiedi o da panchetta monoposto. 


La poltrona Oleandro lounge di Calligaris fonde in maniera essenziale ma di alto contenuto armonico eleganza e comfort. Con struttura in legno di frassino, ha sedile e schienale generosi personalizzabili in tessuti made to order e diventa la seduta ideale per collegare l'ambiente dining e living. 


Interpreta con una visione attuale l’eleganza classica la Constantino Armchair di Ritzwell & Co. Con struttura in legno massello di rovere o noce ha braccioli curvati impreziositi da due diverse finiture a contrasto, in pelle o in cuoio, applicati con due particolari cuciture: la versione in cuoio è cucita a mano, quella in pelle è cordonata (piping). Le imbottiture dello schienale e del cuscino di seduta, realizzate a strati con materiali di varia intensità, offrono un ottimo supporto ergonomico. 


Infine, la DC352 di Nagano Interior presenta un design leggero che la rende perfetta per una varietà di stili di vita. Impilabile, consente di riunire diverse sedie in uno spazio compatto durante la pulizia o la ristrutturazione. Il design tridimensionale del sedile e lo schienale che vi si curva attorno prevengono l'affaticamento anche quando si è seduti per lunghi periodi. 

17 giugno 2024