Pensiero positivo
Guida pratica al pensiero positivo: i libri da leggere, il design da scegliere per progettare spazi sereni, le attività outdoor, gli esercizi di mindfulness e la citronella.
Ammettiamolo, abbiamo tutti bisogno di Harry. Del principe Harry. In persona, sarebbe meglio. Il motivo è ormai di dominio pubblico: ha, infatti, assunto il ruolo di Chief Impact Officer per una start up della Silicon Valley. La figura perfetta per insegnarci come migliorare il nostro benessere mentale, sviluppare resilienza e fiducia nel futuro. Ché questa pandemia ci ha davvero dato del filo da torcere.
Ma si può imparare a essere felici? Ne è sicuro Allan Percy, autore di Conecta con la felicidad (2007), La escafandra del optimista (2013) e dei recenti Nietzsche per stressati e Wilde per demoralizzati (2020). Ne dubiterebbe Ruth Whippman, giornalista, regista e autrice di The Pursuit of Happiness (2020), in cui spiega che essere onesti con se stessi, accettando anche le emozioni negative, è un atteggiamento più costruttivo. D’altronde, alla stessa conclusione era giunto Oliver Burkeman che, dopo aver recensito per anni volumi sulla felicità per il The Guardian, aveva sviluppato una certa idiosincrasia per il “pensiero positivo”: nel suo The Antidote: Happiness for People Who Can’t Stand Positive Thinking (2013) sostiene che l’ottimismo a oltranza, quando è autoimposto, porta a frustrazione e malcontento.
Di fatto, però, impegnarsi a un cambio di prospettiva per acquisire una visione del mondo lucida e vitale ci permette di recuperare motivazione, aggiustare la rotta e ridimensionare l’importanza di qualcosa che è andato storto durante la giornata. Cosa, allora, ci può aiutare a cambiare atteggiamento e umore chiusi tra le quattro mura domestiche? Il design, per esempio. Quello dei nostri arredi – che dovrebbe portare allegria e buonumore, o quantomeno produrre conforto. Perché, si sa, l’aspetto del nostro spazio ha un impatto diretto sulle emozioni.
E, a ben vedere, questo “design della felicità” non è così improbabile. Come non sorridere già sulla soglia di casa, appendendo giacche e cappotti all’Happy Hook di Jaime Hayon (Fritz Hansen) e appoggiando chiavi e quant’altro su Smile di Fabio Novembre (Kartell), in cui il buco tondo dei Componibili si trasforma in una strizzata d’occhio, figlio di tempi emoji?
E, se è vero che le forme tonde scatenano reazioni positive e comunicano calma ed equilibrio, cosa può esserci di più rilassante del lasciarsi abbracciare dall’estetica avvolgente di Mattia di Rodolfo Dordoni (Minotti) o di Huggy (Lago), una poltrona letto perfetta in ogni momento della giornata?
Certamente, poi, oltre al confort, bisogna considerare il colore: del verde, per esempio, sono noti gli effetti riposanti. Dal punto di vista fisiologico, questa nuance calma il sistema nervoso e aiuta il cuore a rilassarsi e a ricaricarsi: da qui, quel senso di serenità ed energia positiva che avvertiamo quando ne siamo circondati. Ecco, allora, la tonalità migliore per Octave di Rodolfo Dordoni (Molteni&C), un divano modulare, multitasking e trasversale, progettato per diventare l’isola felice dello spazio domestico, su cui sentirsi protetti e appagati. Il verde lime è la scelta d’effetto per Boa di Fernando e Humberto Campana (Edra), un grande nido morbido, che è, sì, un divano ma anche un paesaggio, descritto dai due creativi come un invito al relax assoluto.
I materiali naturali – legno, pietra, marmo – agiscono, poi, da vero e proprio tonico per la nostra mente. Ideale è il loro utilizzo in bagno, stanza del benessere per eccellenza. Così, Marco Williams Fagioli progetta Yoku SH – sauna, bagno turco e doccia – (Effegibi), il cui tratto distintivo è rappresentato dagli elementi architettonici verticali in legno naturale che suggeriscono l’immersione in una foresta, creando sensazione di serenità e intimità durante il bagno di calore. La vasca Eclipse Marble di Marco Di Paolo (Antonio Lupi) è, invece, un blocco di marmo in cui si apprezza la matericità della pietra che regala a chi la utilizza una sensazione di avvolgente quiete e naturalezza.
Ma non c'è niente come la luce per creare atmosfere positive e ricche di vitalità. L’importante è farlo con un pizzico di ironia e originalità. Ecco, allora, Davide Groppi proporre Rail che, in bilico tra utilità e rappresentazione, design e arte, illumina lo spazio con leggerezza. I binari di un trenino elettrico disegnano paesaggi immaginari in cui la luce rappresenta altri binari, altri incroci, altre grafiche. Da scegliere, senza ombra di dubbio, la configurazione a cuore. Altrettanto suggestivo l’Alphabet of light pensato da BIG per Artemide: un nuovo font che si traduce in una luce continua e confortevole, creando segni con cui scrivere ed esprimere pensieri ed emozioni.
E se tutto ciò non bastasse? Non mancano le soluzioni on top. Mark Holton, co-direttore del Cornell University Outdoor Education Centre, consiglia di arrampicarsi sugli alberi mentre Simon Alebiosu, personal trainer e campione jiu-jitsu, di far girare un hula hop – entrambe le attività a qualsiasi età e in qualsiasi luogo. Per Anna Hutchinson, psicologa clinica, camminare da soli è il metodo migliore per sentirsi più felici, ma altrettanto utili sono gli esercizi di meditazione e mindfulness che applicazioni come Headspace o Calm propongono. Il micro-gardening, poi, sembra essere la soluzione definitiva per un carico speciale di dopamina. Una pianta in particolare? La citronella: il suo profumo agrumato e gioioso è come un raggio di sole. Parola di Alys Fowler (n.d.r. orticoltore, giornalista e anchor woman inglese).