Le 10 architetture più attese del 2026

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Frank Gehry, Guggenheim Museum, Abu Dhabi, ph. Frank Gehry

Frank Gehry, Guggenheim Museum, Abu Dhabi, ph. Frank Gehry

Da BIG a David Chipperfield, da Frank Gehry a Snøhetta: un giro del mondo alla scoperta delle migliori architetture che saranno completate il prossimo anno 

Tra le sedi dei 10 progetti di architettura più attesi del 2026 non può mancare Milano, protagonista di una profonda trasformazione urbana in vista delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, che prenderanno il via a febbraio. Numerosi nuovi edifici e infrastrutture sono destinati a cambiare il volto della città – sperando possano garantire un’eredità duratura e un reale beneficio per la cittadinanza anche oltre l’evento olimpico.  
Il 2026 segnerà però la conclusione di molti altri grandi progetti architettonici internazionali, dall’Uzbekistan agli Stati Uniti, dagli Emirati Arabi Uniti al Belgio, confermandosi come un anno chiave per l’architettura contemporanea a livello globale. 
Anche quest’anno, come già avvenuto per il 2025, l’attenzione si concentra sui grandi edifici pubblici e sulle infrastrutture di pubblica utilità: teatri, musei, aeroporti e, naturalmente, impianti sportivi, pensati per rispondere a esigenze collettive e ridefinire il rapporto tra architettura e spazio urbano. 

noAarchitecten, EM2N e Sergison Bates architects, KANAL – Centre Pompidou, Bruxelles  Courtesy Sergison Bates architects

noAarchitecten, EM2N e Sergison Bates architects, KANAL Centre Pompidou, Bruxelles, ph. Sergison Bates architects 

noAarchitecten, EM2N e Sergison Bates architects, KANAL Centre Pompidou, Bruxelles 

Nel gennaio del 1924, il designer André Citroën aprì la prima sede del marchio fuori dalla Francia, successivamente ampliata con un grande showroom e un’officina per la riparazione delle automobili. In questo contesto venne costruita un’imponente struttura in acciaio e vetro, alta 20 metri, una vera e propria cattedrale moderna affacciata sul Canale di Willebroek. L’edificio diventerà presto la nuova sede del KANAL – Centre Pompidou di Bruxelles. Il progetto di riqualificazione, firmato da Sergison Bates, noaArchitecten ed EM2N, trasformerà il monumentale edificio art déco in uno dei più grandi poli culturali multidisciplinari d’Europa, dedicato alle arti e alla creatività contemporanea. 

 

Rafael Viñoly Architects,Nuovo terminal dell’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze, ph. Rafael Vinoly Architects

Rafael Viñoly Architects, Nuovo terminal dell’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze, ph. Rafael Vinoly Architects 

Rafael Viñoly Architects, Nuovo terminal dell’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze

L’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze si rinnova con un nuovo terminal aeroportuale progettato dallo studio Rafael Viñoly Architects. Elemento distintivo del progetto è il vigneto sul tetto, che caratterizza l’architettura dell’infrastruttura. La copertura, sostenuta da una rete di colonne ramificate, sovrasterà un ampio spazio di 50.000 metri quadrati, destinato ad accogliere quasi 6 milioni di passeggeri all’anno. 

 

MAD Architects, Lucas Museum of Narrative Art, Los Angeles, ph. Lucas Museum of Narrative Art

MAD Architects, Lucas Museum of Narrative Art, Los Angeles, ph. Lucas Museum of Narrative Art

MAD Architects, Lucas Museum of Narrative Art, Los Angeles 

Il Lucas Museum of Narrative Art aprirà al pubblico nel settembre 2026, diventando un nuovo e vistoso tassello culturale all’interno dell’Exposition Park di Los Angeles. Fondato da George Lucas e Mellody Hobson, il museo è dedicato alla narrazione illustrata e narrativa, intesa come l’insieme di opere visive capaci di raccontare storie attraverso media ed epoche diverse. Tra le opere esposte troveranno spazio i fumetti di Charles M. Schulz e Alex Raymond, i concept art cinematografici di Neal Adams e Ralph McQuarrie, oltre ai dipinti di Frida Kahlo e Jacob Lawrence. L’edificio è progettato da Ma Yansong dello studio MAD Architects, con il progetto del paesaggio firmato da Mia Lehrer di Studio-MLA. 

 

Frank Gehry, Guggenheim Museum, Abu Dhabi, ph. Frank Gehry

Frank Gehry, Guggenheim Museum, Abu Dhabi, ph. Frank Gehry

Frank Gehry, Guggenheim Museum, Abu Dhabi 

Purtroppo Frank Gehry non avrà la possibilità di assistere all’inaugurazione del suo progetto più ambizioso, il Guggenheim Abu Dhabi. L’archistar, scomparsa all’inizio di dicembre, aveva presentato il progetto di questo edificio – che definire esagerato è dire poco – oltre 20 anni fa. Il museo Guggenheim è infatti in costruzione da circa 15 anni. L’edificio sorgerà sull’Isola di Saadiyat, nuovo distretto culturale affacciato sulla costa della capitale degli Emirati Arabi Uniti. L’istituzione culturale, con una superficie di 42.000 metri quadrati, diventerà la più grande delle quattro sedi del Guggenheim nel mondo, superando il Guggenheim Bilbao, anch’esso progettato da Frank Gehry. 

 

Studio Gang, Samuel H. Scripps Theater Center, Garrison, New York, ph. Studio Gang

Studio Gang, Samuel H. Scripps Theater Center, Garrison, New York, ph. Studio Gang 

Studio Gang, Samuel H. Scripps Theater Center, Garrison, New York 

Lo studio di architettura statunitense Studio Gang inaugurerà nello stato di New York un teatro all’aperto interamente in legno, destinato a diventare la sede permanente dell’Hudson Valley Shakespeare Festival (HVSF). Il progetto è pensato per integrarsi con il paesaggio naturale, dalla scelta dei materiali naturali alla vista privilegiata sul fiume Hudson e sugli altipiani circostanti. Il complesso sarà composto da una struttura centrale e da padiglioni di supporto che ospiteranno impianti tecnici, un punto ristoro e servizi igienici pubblici, configurandosi come una nuova infrastruttura culturale sostenibile per la Hudson Valley. 

 

Antoni Gaudí, Sagrada Família, Barcellona, ph. Maksim Sokolov, via Wikimedia Commons

Antoni Gaudí, Sagrada Família, Barcellona, ph. Maksim Sokolov, via Wikimedia Commons

Antoni Gaudí, Sagrada Família, Barcellona 

La Sagrada Família, probabilmente il monumento più celebre di Barcellona, sarà (quasi) ultimata nel 2026. È stata infatti fissata la data per l’inaugurazione della Torre di Gesù, la torre più alta e simbolicamente più importante tra quelle immaginate da Antoni Gaudí: il 10 giugno 2026. La data coincide con una ricorrenza significativa, il centenario della morte di Gaudí, l’architetto che ideò questo capolavoro dell’architettura modernista, a lungo considerato un eterno incompiuto. La torre centrale della Sagrada Família raggiungerà i 172,5 metri di altezza, rendendo la basilica l’edificio più alto di Barcellona. Tuttavia, il cantiere della chiesa, attivo dal 1882, non chiuderà definitivamente: resteranno da completare soprattutto le sculture e le decorazioni della Facciata della Gloria, oltre a vari dettagli artistici interni ed esterni e ad alcune sistemazioni urbanistiche. 

 

Snøhetta, Shanghai Grand Opera Hall, Shanghai, ph. StudioSZ

Snøhetta, Shanghai Grand Opera Hall, Shanghai, ph. StudioSZ

Snøhetta, Shanghai Grand Opera Hall, Shanghai 

Lo studio Snøhetta completerà nel 2026 un nuovo landmark culturale per Shanghai, la Shanghai Grand Opera Hall, caratterizzata da una forma iconica ispirata ai ventagli pieghevoli tradizionali cinesi. Il tetto a spirale dell’edificio è innanzitutto uno spazio pubblico aperto 24 ore su 24, concepito come un teatro a cielo aperto e un forum civico, che si apre verso il paesaggio circostante offrendo viste sulle rive del fiume Huangpu e sullo skyline di Shanghai. Questo moto spiraliforme caratterizza l’intero progetto architettonico, attraversando lobby, sale e i tre auditorium della nuova opera. 

 

Studio KO, Centre for Contemporary Arts, Tashkent, Uzbekistan, ph. Studio KO, courtesy Uzbekistan Art and Culture Development Foundation (ACDF)

Studio KO, Centre for Contemporary Arts, Tashkent, Uzbekistan, ph. Studio KO, courtesy Uzbekistan Art and Culture Development Foundation (ACDF)

Studio KO, Centre for Contemporary Arts, Tashkent, Uzbekistan 

Il Centre for Contemporary Arts di Tashkent (CCA), in Uzbekistan, sarà la prima istituzione permanente dedicata all’arte contemporanea e alla ricerca in Asia Centrale. La sua sede principale, che sarà inaugurata a marzo 2026, sorgerà in un ex deposito di tram e centrale diesel risalente al 1912, riconvertito dallo Studio KO di Parigi. Gli architetti si sono confrontati con un sito stratificato e disordinato, occupato da edifici successivi privi di particolare valore architettonico. Gli architetti hanno quindi riorganizzato il layout complessivo e restituito valore a numerosi elementi tipici dell’architettura imperiale della regione, come l’uso del mattone come modulo principale per la creazione delle decorazioni. 

 

David Chipperfield, Milano Santa Giulia Ice Hockey Arena, Milano, ph. Onirism Studio

David Chipperfield, Milano Santa Giulia Ice Hockey Arena, Milano, ph. Onirism Studio

David Chipperfield, Milano Santa Giulia Ice Hockey Arena, Milano

La Milano Santa Giulia Ice Hockey Arena, detta anche PalaItalia, sarà una delle principali opere che rimarranno in dotazione alla città di Milano dopo i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. La struttura – un edificio cilindrico composto da tre anelli a diverse altezze, collegati da fasce di vetro trasparenti – diventerà l’arena più grande d’Italia, grazie ai suoi 16.000 posti. L’impianto verrà utilizzato per grandi concerti, eventi sportivi (come le ATP Finals di tennis) e festival. L’edificio rappresenterà inoltre un nuovo e importante tassello del masterplan di Santa Giulia firmato Foster + Partners, un quartiere in fase di completamento, i cui lavori sono rimasti fermi per molti anni, che comprende edifici residenziali, scuole, spazi commerciali e un ampio parco urbano. 

 

BIG, Citywave, Milano, ph. B&TB

BIG, Citywave, Milano, ph. B&TB 

BIG, Citywave, Milano

Il progetto CityWave, firmato dallo studio BIG – Bjarke Ingels Group, è stato definito la “manifestazione dell’idea urbana di Milano del XXI secolo”. L’intervento prevede due edifici per uffici collegati da un’imponente copertura lunga 140 metri, interamente rivestita di pannelli fotovoltaici, destinata a diventare il nuovo portale d’accesso al quartiere CityLife. CityWave contribuirà così a completare lo skyline dell’area, insieme alle Tre Torri di CityLife, e, con i suoi spazi direzionali, si affermerà come uno dei più grandi poli per uffici di Milano. 

 

22 dicembre 2025
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