Quella di Calia Italia è una storia familiare profondamente legata ai valori della sua regione, la Basilicata, e in particolare a Matera, importante fonte di ispirazione
Sostenibilità al Salone 2025, l’approccio è sempre più sistemico

Knoll - Ph. Ruggiero Scardigno
Tra le proposte presentate all’ultimo Salone del Mobile.Milano, molte aziende si sono distinte per un’attenzione sempre più integrata alla gestione di risorse, materiali e progettazione
Nel settore dell’arredo, la sostenibilità ha smesso da tempo di essere intesa una componente relegata ad aspetti circoscritti della filiera produttiva – o, come è accaduto ed accade ancora nei casi meno virtuosi, come un’etichetta autocelebrativa da sventolare di fronte ad un consumatore troppo naif. Grazie ad una sensibilità ambientale sempre più diffusa e ad una consapevolezza crescente circa il ruolo che l’industria può giocare nell’accelerazione della transizione ecologica, la sostenibilità è sempre più considerata come una parte integrante e trasversale dell’intero ciclo di vita del prodotto. Tanto da chi l’arredo lo produce, che da chi lo acquista.
Questo approccio, che possiamo definire sistemico, abbraccia tanto le fasi della progettazione che la presa in carico delle modalità d’uso del consumatore finale, passando naturalmente per tutte le tappe intermedie che definiscono la catena del valore. Aspetti centrali risultano infatti la capacità di ridurre le emissioni della filiera produttiva attraverso l’utilizzo di misure di efficienza energetica e di tecnologie rinnovabili, insieme all’utilizzo di materiali atossici, certificati, riciclati e riciclabili. Anche i principi dell’economia circolare stanno progressivamente diventando protagonisti: un numero sempre maggiore di componenti sono progettati per poter essere sostituiti nel tempo, così da ridurre l’obsolescenza di un oggetto. Senza parlare del tentativo sempre più rivendicato di progettare prodotti di qualità, che possano durare e passare da una generazione all’altra grazie al loro carattere atemporale.
Sono molte le aziende che si stanno mobilitando con veri e propri manifesti e carte programmate che mettono nero su bianco gli sforzi compiuti per minimizzare il proprio impatto ambientale, come ha dimostrato l'edizione 2025 del Salone del Mobile.Milano.
Tra i primi ad inaugurare un dipartimento dedicato alla sostenibilità in azienda nel 2005, il marchio Arper è un apripista tanto per l’applicazione dei principi di economia circolare che per gli sforzi tesi a minimizzare il debito di carbonio associato alla produzione dei singoli prodotti. In fiera, Arper ha presentato gli ultimi esiti della propria ricerca sui materiali sostenibili: un upgrade costante, come si può evincere dall’utilizzo del Papershell per la scocca di Catifa 53, volto non solo a promuovere l’impiego di un materiale carbon neutral, ma anche a ridefinire il nostro concetto di bellezza – naturale piuttosto che perfetto, ma in ogni caso migliore per le persone e per il pianeta.
LAGO ha lanciato nel 2023 il LAGO Sustainability Circle, un acceleratore di cambiamento sistemico che abbraccia e rivede la propria cultura produttiva tanto nell’ottica dell’attenzione ambientale che della governance e dell’inclusività delle persone. In linea con questa politica, lo stand che LAGO ha presentato all’ultimo Salone è stato concepito all’insegna della possibilità di riutilizzo, con telai in poliestere certificato progettati per essere impiegati su base triennale, ed una pedana con doghe in PVC facilmente smontabili e riutilizzabili.
Sulla stessa lunghezza d’onda, anche Knoll ha fatto del proprio stand al Salone del Mobile.Milano una dimostrazione del proprio approccio sistemico alla sostenibilità: progettato per il terzo anno consecutivo dallo studio di architettura OFFICE, l’allestimento si è distinto per una struttura realizzata con materiali riciclati e riutilizzati, riadattati ad ogni edizione della fiera per mettere in risalto le nuove collezioni.
Dispone di un “Progetto Sostenibilità” anche il marchio Jannelli & Volpi. In questa carta, l’ottimizzazione e il monitoraggio dei propri processi produttivi mettono in fila aspetti che vanno dalla gestione virtuosa delle materie prime e alla riduzione progressiva degli scarti, ai propri consumi energetici e idrici, all’utilizzo di inchiostri naturali per le proprie carte da parati. Non mancano le ambizioni per il futuro, che come sappiamo richiedono tempi di messi in opera lunghi: l’azienda sta già lavorando al lancio di prodotto PVC FREE e Phthalate FREE, oltre che alla sostituzione di imballaggi in plastica con imballaggi biodegradabili.
Una stessa visione sistemica è anche quella messa in campo da S•CAB. Dal lato della produzione, l’azienda di Comaglio riduce l’uso di fonti fossili grazie al proprio impianto fotovoltaico e alle strategie di efficienza energetica, e sta già studiando come bilanciare le sue emissioni di CO2. Il catalogo, poi, guarda alla virtuosità circolare. Ogni prodotto è studiato per permettere il proprio smaltimento grazie a componenti disassemblabili e a materiali riciclati e riciclabili. Nella collezione 2025, la sedia SI SI Vibes di Meneghello Paolelli ha seduta e schienale in plastica rigenerata e certificata la cui texture si ispira ai movimenti fluidi ed armonici delle onde sonore. La seduta outdoor Brezza Relax, di Alessandro Stabile, si distingue come già tutta la linea Brezza degli scorsi anni per il rivestimento sfoderabile, così da allungarne il ciclo di vita.
Sempre sul versante delle novità di prodotto, il marchio tedesco Brühl & Sippold – produttore a zero emissioni di carbonio dal 2017 – ha presentato tra le novità al Salone del Mobile.Milano anche due sedute, All Together e Bongo Bay Lounge, guardano alla qualità dei materiali imbottiti e di rivestimento e alle possibilità di personalizzazione date dalla modularità come una prerogativa per mantenere il prodotto attuale e confortevole. La scelta di materiali e componenti di alta qualità è anche quella compiuta dal marchio giapponese di illuminazione Ambientec, presente all’ultima edizione di Euroluce, insieme all’uso di parti intercambiabili, facilmente riparabili e riciclabili. Il marchio spagnolo Resol, che al Salone ha presentato tra gli altri anche l’ampliamento della sua linea di sedute e tavoli da esterno Baobab, dice invece addio alla plastica verde impegnandosi con il progetto Green Thinking all’utilizzo esclusivo di plastiche post consumo.
Nel campo dei rivestimenti, sono molte le realtà che si distinguono per la propria attenzione green. Azienda specializzata nella produzione di tessuti jacquard di alta gamma, L’Opificio ha presentato al Salone due nuove collezione sviluppate in collaborazione con Elisa Passino e Daniela Pinotti con STUDIOTAMAT. I tessuti, caratterizzati da un uso accorto e profondo del colore, sono prodotti con processi a basso impatto ambientale così da garantire durabilità e sicurezza negli spazi pubblici e hospitality dove vengono impiegati.
La collezione R&B di Warli, marchio fondato da Paolo Zani nel 1998 nel settore del tappeto contemporaneo, dà un nuovo volto ad un materiale solo in apparenza destinato alla discarica: per ogni metro quadro di tappeto, l’azienda rimuove circa 100 bottiglie in PET dall’ambiente marino, urbano e dai campi, offrendo al consumatore finale un tappeto bagno e cucina 100% riciclato, lavabile, antimacchia e trattato antiscivolo.
Il marchio tedesco di arredo ClassiCon, che detiene i diritti per la produzione e distribuzione di molti progetti di Eileen Gray, ne ha lanciato quest’anno i tappeti. Prodotti in Himalaya utilizzato come materiale l’ortica, pianta autoctona dalle caratteristiche cromatiche particolarmente iridescenti, fanno dell’utilizzo di materie prime rinnovabili e di lavorazioni artigianali di qualità un fiore all’occhiello per contribuire a ravvivare l’economia locale.
Anche i giovani talenti del SaloneSatellite confermano la spiccata sensibilità delle nuove generazioni rispetto alla questione ambientale. Provate a trovare un giovane progettista che non miri a dare vita ad un prodotto duraturo, capace di esercitare il proprio compito – e di sprigionare il proprio fascino – per decenni. La differenza, però, la fanno anche le tecnologie impiegate. Il marchio giapponese SEKISAI ha presentato una tecnologia di stampa 3D capace di integrare modellazione e colorazione in un unico processo, permettendo di ampliare tanto le possibilità produttive che di ridurre costi e impatto ambientale. Si interroga sul tema della longevità anche lo studio norvegese Simo Lahtinen. Oltre che su materiali e processi, Lahtinen – che al Satellite ha presentato ha presentato la sua ultima collezione, con pezzi quali la sedia Kehikko, le lampade della linea Pivot, il vassoio Orbit e la panca Tre - insiste su una questione centrale, quella della longevità, ovvero “l'importanza di creare prodotti che non solo durino a lungo, ma che mantengano anche la loro pertinenza e il loro fascino nel tempo” grazie a proprietà evolutive, resilienti, durevoli nelle tecniche costruttive e grazie a materiali di qualità. E, non ultimo, grazie ad un’aura di bellezza e grazie alla capacità di rinnovare il legame emotivo con i propri utilizzatori.

Salone del Mobile 2026: le date da segnare in agenda
Dal 21 al 26 aprile torna presso Fiera Milano Rho il più importante appuntamento internazionale per il settore arredamento e design

Fuori e dentro casa. Le novità outdoor viste al Salone del Mobile 2025
Linee curve e avvolgenti, tonalità mute e terrose ispirate alla natura, geometrie che anche quando si fanno un po' più ardite non vanno mai a penalizzare la comodità, fantasiose declinazioni di corde o fibre intrecciate: sono le caratteristiche salienti delle proposte outdoor presentate in fiera dalle aziende del settore. Ve le raccontiamo