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Turri: cent’anni di storia, un presente dinamico e un futuro in progress
Turri, Atelier Living, 2024
Il racconto di un’azienda emblema del Made in Italy e leader nell’alta gamma personalizzato. La storia di un’evoluzione di stili, in equilibrio tra identità da preservare ed esigenze di mercato
Cento candeline e sentirle tutte, perché ciascuna racconta una storia di legno e visione, di Brianza e mondo, di tradizione e innovazione. Turri compie cent’anni, e lo fa da protagonista con lo spirito dell’artigiano e l’ambizione dell’imprenditore, con radici solide e rami che si protendono sempre più oltre i confini nazionali.
È il 1925 quando Pietro Turri apre la bottega di Carugo, in una Brianza che parla con la voce del legno. E da allora, il nome Turri è sinonimo di arredo su misura, di lusso fatto a mano, di eleganza scolpita, coniugando tradizione artigianale e innovazione tecnologica. I cinque figli del capostipite sognano in grande: a Milano, cuore pulsante delle opportunità degli anni ’50, aprono il primo negozio e in breve il marchio si conferma tra i protagonisti del design italiano, senza mai perdere la propria identità sartoriale.
Gli anni ’80 e ‘90 ne accelerano il processo di internazionalizzazione, in particolare sui mercati di Arabia Saudita, Emirati, Kuwait e Cina, rispondendo alla crescente domanda di arredi di alta gamma per residenze esclusive e progetti contract che ricercano lo stile decorativo Turri caratterizzato da materiali preziosi, dettagli dorati, intarsi elaborati e forme sinuose. Soluzioni chiavi in mano completamente personalizzate definiscono ville private, boutique hotel, ambasciate, luoghi di rappresentanza e yacht di lusso.
Nel 2007, sotto la guida di Andrea Turri, quarta generazione nella conduzione dell’azienda, avviene un netto cambio di rotta: quello della visione unica sia da un punto di vista manageriale sia stilistica. Si apre un nuovo stabilimento a Briosco, nel 2013, e si dà il benvenuto a un linguaggio massimalista, a un lusso moderno caratterizzato da dettagli decorativi ricercati per attrarre una clientela più moderna ed esigente.
La direzione stilistica muta nuovamente nel decennio successivo: il design si alleggerisce ulteriormente ma i dettagli restano. Si fa strada il concetto di contemporaneo sartoriale, il Modern Luxury, in cui il lusso classico lascia spazio a eleganza e funzionalità e con esso un team di firme importanti – come Monica Armani, Paola Navone, Daniel Libeskind, Matteo Nunziati, Marco Acerbis – che disegnano ambienti prima ancora che oggetti. Il tutto, sempre, nel nome dell’anima artigianale originaria.
Ulteriore passo avanti verso l’ampliamento della presenza sui mercati internazionali è l’ingresso, nel 2023, nel Gruppo Dexelance, unico gruppo italiano di design quotato in Borsa. Cambiare tutto per non perdere nulla, però. Turri, oggi, ambasciatore del Made in Italy, è sinonimo di qualità sartoriale, di materiali scelti con cura meticolosa, di personalizzazione spinta al millimetro. Un’azienda che realizza 50-60 nuovi prodotti all’anno, ognuno come un piccolo prototipo. Un marchio che ha mantenuto intatto il suo DNA artigianale, ma lo ha tradotto in un linguaggio globale, fresco, dinamico.
Se nel 2024 il 99% del fatturato è stato generato dall’export - tra Cina, India e Medio Oriente - ora il nuovo obiettivo è il posizionamento sul mercato americano: a New York, lo scorso settembre, Turri ha partecipato all’evento From Italy with Love organizzato dal Salone del Mobile.Milano presso Bloomingdale’s, mentre a maggio ha inaugurato il primo showroom, anticipato di pochi giorni dal restyling del flagship store di Milano avvenuto a chiusura del Salone del Mobile.Milano, a cui l’azienda ha partecipato ininterrottamente fin dalla prima edizione nel 1961.
Progetti ambiziosi e investimenti strutturati per rafforzare il brand, conquistare nuove nicchie di mercato e mantenere la leadership nell’arredo di alta gamma personalizzato e nell’innovazione sartoriale Made in Italy. Il futuro, per Turri, è già nel presente.
Arabia Saudita, terra di nuovi equilibri
L'Arabia Saudita è il più grande mercato FF&E (Furniture, Fixture and Equipment) della regione MENA (Middle Est and North Africa). Nel 2024 ha raggiunto un valore pari a 7,2 miliardi di dollari, alimentato dalla diversificazione economica, dalla rapida espansione demografica e dalle riforme del programma strategico Saudi Vision 2030.
“Salone Raritas”: il nuovo percorso espositivo dedicato al design in edizione limitata e all’alta manifattura creativa
Alla 64ª edizione della Manifestazione debutterà Salone Raritas. Curated icons, unique objects, and outsider pieces: primo confronto diretto tra mondo del design in edizione speciale, dell’antiquariato e dell’alto artigianato con il mercato professionale del progetto (architetti, interior designers, developer, operatori dell'hospitality e del contract, etc). Gallerie d’eccellenza e un’audience internazionale si incontreranno in una piattaforma dalla forte visione curatoriale, concepita per attivare relazioni di lungo periodo e generare opportunità di business.



