Aspettando il Salone 2024: riedizioni di design

Gio Ponti, Mario Bellini, Vico Magistretti, Gianfranco Frattini, Gae Aulenti, Piero Portaluppi. Grandi talenti che hanno segnato la storia del design con le loro creazioni diventate classici senza tempo. In una sorta di sguardo retroattivo, sono proprio le aziende più affermate e innovative a rendere omaggio ai geni del passato, reinventando le loro creazioni con gusto contemporaneo e reinterpretandole attingendo alle tecnologie più all’avanguardia.  

In un immaginario e sicuramente non esaustivo viaggio nel tempo, partiamo dalla maniglia PP33 di Mandelli1953, riedizione di quella realizzata nel 1933 da Portaluppi e visibile a Villa Necchi Campiglio, e dal tavolo Maestro di Acerbis, reinterpretato in legnami materici che lo rendono più scenografico. 

Anche le poltroncine in legno e tela Piccy di Vico Magistretti, esposte nel 1946 a Palazzo dell’Arte a Milano, segnano una pagina importante nella storia del design: oggi sono a catalogo di Campeggi. 

Rivoluzionaria l’intuizione di Ignazio Gardella con il suo progetto Elegie (1949), riproposto da Misuraemme, forse il primo a introdurre e sintetizzare il concetto di modularità e componibilità così come quello di ergonomicità della sedia Code di Emu, best seller riedizione di un classico disegnato da EMU D&S Lab. 

Le maioliche che Gio Ponti realizzò per pavimentare la hall e le cento camere dell’Hotel Parco dei Principi di Sorrento tra il 1960 e il 1962 rivivono il loro splendore nelle colorazioni a mano delle Ceramiche Francesco De Maio, eletta dagli eredi del Maestro licenziataria esclusiva mondiale per la riedizione di quei rivestimenti. 

Sempre degli anni Sessanta è il pouf Locus Solus, disegnato dall’imprevedibile Gae Aulenti (1964), e oggi enfatizzato nella sua giocosità pensata originariamente dalla progettista grazie a fantasie originali e inedite di Exteta. 

Come altrettanto sorprendenti sono le nuove finiture cromate pensate da I4Mariani per i 50 anni della sedia Tucroma dell’architetto Guido Faleschini (1971), o la modularità delle sedute Le Mura di Mario Bellini, rivisitate da Tacchini Italia Forniture, vero e proprio manifesto del design radical in voga in quegli anni. 

Il nostro tour finisce con Molinari Design, che reinterpreta una grande successo degli Anni 90: il divano Fat Boy.