Salone del Mobile.Milano 2025: tema e novità da conoscere

Salone del Mobile.Milano 2025, conferenza stampa, Piccolo Teatro Strehler
Torna la Biennale Euroluce 2025, con il debutto di “The Euroluce International Lighting Forum” per affrontare i grandi temi della progettazione della luce. E poi un ricco palinsesto di Talk e Tavole Rotonde per promuovere la cultura del progetto. Tra gli special guest della 63ª edizione: Pierre-Yves Rochon, Paolo Sorrentino e Robert Wilson. Non mancherà la nuova edizione del SaloneSatellite con i suoi talenti under 35. E molto altro ancora
Salone del Mobile 2025: date, numeri, espositori, layout
Martedì 4 febbraio, presso il Piccolo Teatro Strehler, è stata ufficialmente presentata la 63ª edizione del Salone del Mobile.Milano, in programma dall’8 al 13 aprile 2025 negli spazi di Fiera Milano Rho. I numeri: più di 2.000 espositori (38% dall’estero), 148 brand tra debutti e ritorni, distribuiti in oltre 169.000 mq di superficie espositiva netta occupata, interamente sold out, di cui oltre 32.000 mq dall’atteso ritorno – dopo il successo dell’edizione 2023 The City of Lights – della Biennale Euroluce (più di 300 brand, da 25 Paesi). E ancora, SaloneSatellite: con 700 designer under 35 e 20 Scuole e Università internazionali.
A fotografare la consistenza della Manifestazione un dato: 9.238.429.199 euro. È il fatturato complessivo dei brand italiani che esporranno ad aprile, pari al 34% del fatturato dell’intero Macro Sistema Arredo nazionale (oltre 21mila aziende). A cui si aggiungono 6.989.984.073 euro di fatturato complessivo dei brand esteri a conferma della traiettoria positiva del percorso di evoluzione del modello Salone, un ecosistema che sostiene la crescita, promuovendo un modello di impresa, innovativo, sostenibile, orientato al futuro.
In termini di layout, la novità è il redesign a maglia ad anello di quattro padiglioni (13-15 e 22-24). L’intera Manifestazione sarà fruibile attraverso nuovi percorsi tematici, che permetteranno di cogliere i tratti distintivi di un’offerta senza uguali. Nuovo il focus dedicato a quella capacità tutta italiana di creare oggetti senza tempo, a cui Salone 2025 ha dato un nome: A Luxury Way (pad. 13-15).
Commenta Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano: “Abbiamo chiuso l’edizione 2024 con numeri record: oltre 370mila operatori da 146 Paesi. Quest’anno Salone arriva ad aprile con una superficie espositiva, ancora una volta, sold out, nonostante le incertezze degli scenari globali. Un risultato che esprime un impegno costante nel miglioramento dell’esperienza di visita, dei servizi al pubblico e agli espositori, nelle attività di promozione all’estero, nell’ideazione di nuovi format che ci hanno permesso di stringere nel corso dell’anno nuove alleanze strategiche negli Stati Uniti, in Cina, e firmando – non ultimo, questo gennaio – un Memorandum con l’Arabia Saudita, che apre nuove opportunità per il Made in Italy in un mercato in cui l’export di settore segna un +22,8%. Da sempre, la nostra missione è accendere i riflettori internazionali sull’eccellenze di settore.
“Thought for Humans.”: la nuova campagna di comunicazione firmata Dentsu Creative Italy
Design, Corpo, Sostenibilità. Cinque scatti del fotografo americano Bill Durgin sono il cuore della nuova campagna di comunicazione “Thought for Humans.”, firmata da Dentsu Creative Italy, per la 63ª edizione del Salone del Mobile.Milano.
Un progetto speciale che non si limita a presentare il design come oggetto o funzione, ma ne esplora l’essenza più profonda: la sua relazione con l’essere umano. Noto per la sua capacità di decostruire e reinterpretare il corpo, Durgin mostra come luce, legno, metallo, tessuto e bioplastica si fondano con la pelle umana, rendendo tangibile il messaggio di sostenibilità, armonia e connessione. I cinque scatti mostrano come l’intelligenza umana e quella materiale possano integrarsi in un dialogo e in progetto sinergico, riflettendo l’essenza stessa del design contemporaneo.
Euroluce 2025: al via la prima edizione di The Euroluce International Lighting Forum
Dopo il successo nel 2023 dell’edizione-laboratorio The City of Light, è già grande attesa per il ritorno di Euroluce con oltre 300 espositori, di cui 46,5% dall’estero.
La luce assumerà un ruolo sempre più centrale nella progettazione integrata e sostenibile di spazi pubblici e privati, mettendo al centro la qualità della vita e il futuro del nostro pianeta. Da questa considerazione, si è partiti per immaginare la prima edizione di The Euroluce International Lighting Forum, un laboratorio di conoscenza e innovazione per il futuro del lighting design
L'iniziativa, diretta da Annalisa Rosso, Editorial Director & Cultural Events Advisor del Salone, con la collaborazione di APIL, sarà volta a stimolare lo scambio di idee e promuovere l’innovazione nel mondo dell’illuminazione. Una due giorni (10 e 11 aprile) articolata in 6 masterclass, 2 tavole rotonde e 2 workshop ospitati nell’Arena The Forest of Space (pad. 2), progettata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto, tra gli architetti più affermati negli ultimi dieci anni, ideatore del Grand Ring, struttura in legno con circonferenza di 2km che circonderà i padiglioni nazionali dei Paesi presenti a Expo 2025 Osaka. A Euroluce, l’Arena The Forest of Space, progetto curato da VIV Arts, sarà realizzata con travi di pino naturale disposte verticalmente, traendo ispirazione dalla vitalità organica delle foreste e trasformando lo spazio in un’esperienza fluida e stratificata che avvolgerà chi vi entra come una foresta. Un esempio dell’intersezione tra arte e architettura, che, come definisce Oliva Sartogo, co-fondatrice di VIV Arts, trasmette un nuovo modo di vivere lo spazio pubblico, fluido, organico e aperto alla trasformazione. L’Arena abbraccia i principi del design biofilico, integrando la natura nell’architettura e promuovendo un linguaggio modulare e adattabile, capace di ripensare gli spazi pubblici come luoghi più aperti, inclusivi e partecipativi.
Sotto il titolo Light for Life, Light for Spaces, si avvicenderanno masterclass, tavole rotonde e workshop, condotti da venti relatori internazionali tra lighting designer, architetti, artisti, scenografi, scienziati, biologi, antropologi, astronomi, psicologi invitati a condividere visioni, intuizioni, pratiche di ricerca e progetto con l’obiettivo di stimolare una più profonda comprensione del futuro del lighting. La luce sarà, così, affrontata non solo nel suo potenziale tecnologico, ma anche attraverso una riflessione di carattere antropologico e filosofico per capire cosa guiderà la sua progettazione nello spazio abitato di domani.
Gli interventi previsti il 10 aprile saranno organizzati sotto il tema Light for Life. Partendo dal presupposto che l’uomo nasce per vivere all’aperto, dove la luce naturale lo influenza sia biologicamente sia psicologicamente, ma che anche l’illuminazione artificiale riesce a modellare ritmi biologici, influenzare emozioni e definire equilibri psicofisici, esiste un modo semplice e scientifico per progettare un’illuminazione positiva per l’uomo e il suo benessere? Per la sua felicità e il suo comfort? Cosa intendiamo quando parliamo di Human Centric Lighting? A queste e a molte altre domande che si interrogano su come l’illuminazione possa effettivamente migliorare la qualità della vita, ottimizzando energia e salute, daranno risposta i relatori della prima giornata. A partire dalle Masterclass della Solar Designer Marjan van Aubel, che da sempre osserva la luce solare e si chiede come poter utilizzare in modo diffuso questa forma di energia democratica come affrontata nel progetto Sunne; di Stefano Mancuso, pioniere della neurobiologia vegetale, che esplorerà come l’uomo possa ispirarsi alle strategie adottate dalle piante per catturare la luce e trasformarla in fonte di benessere; di Robert Wilson, celebre artista americano, che racconterà il suo senso della luce. Nel pomeriggio sarà la volta di una Tavola Rotonda a cui parteciperanno: Nicholas Belfield, partner di dpa lighting consultants, studio internazionale di progettazione illuminotecnica con all’attivo oltre 7.500 progetti completati in 80 paesi, tra cui The Constellation, The Founder’s Memorial, Abu Dhabi; Rogier van der Heide, lighting designer che ha illuminato alcuni tra i più iconici spazi collettivi, dallo Stadio Olimpico di Pechino al Rijksmuseum di Amsterdam; Shelley James, lighting strategy consultant dello studio Age of Light Innovations ed esperta internazionale di luce e benessere; Manuel Spitschan dal 2022 ricopre la carica di Research Group Leader presso il Max Planck Institute for Biological Cybernetics, ed è Professore associato di Chronobiology & Health presso la Technical University of Munich; Piero Benvenuti, Professore Emerito di Astrofisica dell’Università degli Studi di Padova. Infine, il workshop del pomeriggio proporrà un’analisi pratica e concreta, intrecciando tutti i temi, i concetti e le prospettive affrontati in questa prima giornata.
Gli interventi previsti per l’11 aprile saranno organizzati sotto il tema Light for Spaces. È indubbio che l’illuminazione artificiale abbia un impatto radicale su estetica, percezione e funzionalità dell’architettura. Quali le strategie per valorizzare lo spazio abitato dall’uomo e produrre emozione? Il design luminoso si concentrerà sulla replica indoor delle infinite variazioni della luce naturale o sul design dell’oggetto stesso? Come armonizzare il bisogno di sostenibilità energetica con l’ambizione di una progettazione luminosa culturalmente significativa? Gli interventi della seconda giornata racconteranno di soluzioni innovative, dall’illuminazione responsabile a tecnologie intelligenti, mostrando come la luce possa in architettura raccontare storie, parlare di culture e aggiungere senso e valore ai progetti che viviamo, a partire dalle Masterclass di Kaoru Mende, lighting designer giapponese – tra i cui progetti più noti vi sono quelli illuminotecnici del Tokyo Station Marunouchi Building e della Sendai Mediatheque – che esplorerà il presente e il futuro del lighting design attraverso tre prospettive: innovazione, sostenibilità e benessere; di Patrick Rimoux, artista e scultore della luce celebre per i suoi interventi su monumenti urbani, per le collaborazioni con Wim Wenders, Akira Kurosawa e Bollywood e, più recentemente, per la nuova illuminazione di Notre-Dame de Paris; di Lonneke Gordijn, artista e cofondatrice di DRIFT, studio specializzato in sculture, installazioni e performance luminose che sottolineano i parallelismi tra strutture artificiali e naturali. Nel pomeriggio sarà la volta di un’altra Tavola Rotonda a cui parteciperanno Susanna Antico, architetto e lighting designer, associato APIL; Hervé Descottes, lighting designer, fondatore e titolare de L'Observatoire International, noto per il suo approccio innovativo e artistico alla luce, con alle spalle progetti come il Qatar National Museum a Doha e il Guggenheim ad Abu Dhabi; Mariel Fuentes, lighting designer e co-fondatrice di MMAS Lighting, specializzata in design dell’illuminazione architettonica, tra i cui progetti si ricorda Transicions; Timothy Ingold, Professore Emerito di Antropologia Sociale presso l'Università di Aberdeen; Elisa Orlanski Ours, chief planning e design officer di Corcoran Sunshine Marketing Group, società che gestisce il marketing e le vendite di progetti immobiliari di lusso come il 56 Leonard e l’One High Line a New York; Carla Wilkins, presidente eletto di IALD (International Association of Lighting Designers) e senior partner di Lichtvision Design, studio internazionale specializzato in illuminazione architettonica con all’attivo progetti come il Blue Cinema nella svizzera Coira. Infine, il workshop con A.J. Weissbard, lighting designer e artista internazionale, offrirà un approfondimento pratico e funzionale, integrando tutti i temi, i concetti e le visioni trattate in giornata.
Gli special guest: Pierre-Yves Rochon, Paolo Sorrentino e Robert Wilson
Per l’edizione numero 63, nei padiglioni 13 e 15 che ospitano il nuovo percorso A Luxury Way, Pierre-Yves Rochon firma un’installazione che affermi l'importanza del tempo e dell’esperienza in una idea d’interior ispirata alla tradizione ma reinterpreta attraverso una sensibilità contemporanea. L'obiettivo è quello di valorizzare l’eredità del passato e proiettarla verso il futuro. Camaleontico progettista e maestro dell’ospitalità di lusso, Pierre-Yves Rochon, alla guida dell’omonimo studio di interni, ha dedicato 45 anni alla ricerca del lusso assoluto, firmando interior prestigiosi per catene d’hotellerie come Four Seasons, Ritz, Fairmont, Waldorf Astoria e ristoranti per chef Michelin come Joël Robuchon e Alain Ducasse.
Per il Salone concepisce Villa Héritage, uno spazio in cui il design si fa idioma condiviso e senza tempo, capace di mettere in dialogo tutte le arti e di far riflettere sull’idea di trasmissione. Elegante ed evocativa, Villa Héritage ridefinisce il concetto di progetto d’interni, trasformandolo in un ponte che collega memoria e innovazione e dove il lusso non è solo estetica, ma un’esperienza multisensoriale fatta di armonia, cultura e suggestione senza tempo. La forma progettuale di Villa Héritage è il quadrato: l’installazione accoglie, invitando alla sosta e alla riflessione ed esprimendo una bellezza discreta, silenziosa, che si percepisce senza necessariamente essere spiegata. Ogni stanza è un capitolo di un racconto, dove il design si intreccia con le arti.
Dopo David Lynch, che al Salone del Mobile 2024 ha portato il suo ultimo grande progetto “Interiors. A Thinking Room”, è la volta di Paolo Sorrentino. Si intitola La dolce attesa il progetto-installazione del regista italiano per il Salone 2025: uno spazio atemporale, un ponte invisibile tra presente e futuro, in cui il desiderio si intreccia con il timore di incontrare il destino. Un vuoto da riempire o un’opportunità da accogliere. Perché, come afferma il regista premio Oscar “l’attesa è angoscia. La dolce attesa è un viaggio. Che stordisce e ipnotizza”. Una terra di mezzo dove tutto è ancora possibile, dove tutto può – o potrebbe – essere più dolce. Fedele allo sguardo visionario di Sorrentino, La dolce attesa – allestita all’ingresso dei padiglioni 22- 24 – si annuncia come una metafora dell’esistenza; offrirà l’opportunità di fermarsi ad ascoltare il proprio respiro per ritrovare la bellezza nel tempo che scorre lento, insegnandoci il valore della pazienza. Una metafora del vivere, in cui tutto è sospeso ma, ancora paradossalmente, tutto accade. Per La dolce attesa, Paolo Sorrentino ha scelto di affidarsi al contributo di Margherita Palli, scenografa con quarant’anni di carriera, iniziata con la lunga collaborazione con il regista Luca Ronconi per il quale ha realizzato le scenografie di più di sessanta spettacoli in Italia e nel mondo, dalla Biennale di Venezia al Piccolo Teatro di Milano, dalla Scala al Teatro di Roma. Insignita di moltissimi premi, tra cui sei volte il Premio UBU, oltre che per Ronconi, Margherita Palli ha progettato scenografie per i registi Liliana Cavani, Mario Martone, Alexander Sokurov e per i coreografi Yang Jiang e Daniel Ezralow.
Progetto di rara intensità tra arte, luce e suono, Robert Wilson. Mother, con musica di Arvo Pärt, al Museo Pietà Rondanini – Castello Sforzesco in collaborazione con Comune di Milano | Cultura, è la prima installazione del Salone del Mobile.Milano 2025 che aprirà al pubblico (6 aprile), con un ponte ideale con Milano Art Week, per poi chiudere il 18 maggio, offrendo alla città la possibilità di prenotare la visita oltre la Settimana del design. Il celebre artista americano firma un’“opera totale” dedicata al capolavoro di Michelangelo, riconosciuto, insieme all’Ultima Cena di Leonardo, come l’opera d’arte più iconica di Milano. Nel rispetto dell’allestimento progettato nel 2015 da Michele De Lucchi nell’Ospedale Spagnolo, Wilson, maestro assoluto nell’uso creativo della luce, darà vita a un’installazione, che si misura con la potenza del ‘non finito’, in dialogo drammaturgico con Stabat Mater, preghiera medievale nella versione vocale e strumentale del compositore estone Arvo Pärt.
Salone 2025: il programma culturale
Dopo il successo dello scorso anno, l’edizione 2025 dei Talk e delle Tavole Rotonde ritorna con un ricco palinsesto culturale. Nuovamente a titolo Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives (pad. 14), il programma, a cura di Annalisa Rosso, Editorial Director & Cultural Events Advisor del Salone, si focalizza sulla trasmissione di conoscenze ed esperienze per sollecitare una riflessione sulle opportunità e le responsabilità che abbiamo, oggi, verso un domani che è già presente.
Il nuovo programma, sdoppiato nei due diversi format dei Talk (al mattino) e delle Tavole Rotonde (al pomeriggio), ospiterà alcune delle personalità più interessanti della progettazione internazionale, con l’intento di rendere evidente come progetto, design, arte, regia, scenografia e scrittura siano in grado di decodificare il presente e prevedere il futuro, attivando intuito e immaginazione. D’altronde ce lo insegna una delle protagoniste, Lesley Lokko (11 aprile) – architetta, curatrice della 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, fondatrice dell’African Futures Institute e autrice di saggi e romanzi su tematiche come razza, identità e architettura – che al cuore di ogni progetto c’è uno strumento principe e decisivo: l’immaginazione. È impossibile costruire un mondo migliore se prima non lo si immagina. Accanto a lei, tra gli altri protagonisti annunciati, Valeria Segovia (10 aprile), direttrice e design director di Gensler a Londra, il più grande studio di architettura al mondo per fatturato e numero di architetti con clienti in oltre 100 Paesi – riconosciuta come architetta di talento, da sempre impegnata a ridurre l'impatto ambientale e a migliorare il benessere delle comunità in cui opera. E Paolo Sorrentino (12 aprile), regista, sceneggiatore, scrittore e premio Oscar che ci racconterà dell’attesa, tema del suo progetto installativo in Manifestazione, dialogando con Antonio Monda, giornalista e professore presso la New York University.
Gli appuntamenti pomeridiani delle Tavole Rotonde saranno, invece, dedicati ai confronti tra voci autorevoli su settori cruciali, oggi, per il design e l’architettura e avranno come titolo The Business of Design: Global Perspectives on Trade, E-Commerce, and Distribution (10 aprile) e The Business of Hospitality: Where Design Meets Functionality (11 aprile).
Palcoscenico del palinsesto sarà l’Arena Drafting Futures, realizzata da Formafantasma, che ospiterà anche per il secondo anno il progetto Biblioteca del Salone: una selezione di libri suggeriti dagli stessi relatori che avranno come focus la luce.
I Talk saranno riconosciuti quali iniziative formative accreditate dall’Ordine Nazionale degli Architetti (CNAPPC - Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori) e, pertanto, ciascuno dà diritto all’acquisizione dei crediti, nel numero di 2.
La 26esima edizione del SaloneSatellite
I padiglioni 5 e 7 di Fiera Milano Rho, si aprirà il sipario anche sulla 26ª edizione del SaloneSatellite, fondato nel 1998 da Marva Griffin Wilshire e da lei curato per dare spazio, visibilità e opportunità professionale ai designer under 35. In questa nuova edizione, il cui layout espositivo è come sempre firmato da Ricardo Bello Dias in collaborazione con Hariadna Pinate, l’evento per antonomasia dedicato alla creatività giovanile guarda insieme al passato e al futuro della progettazione, celebrando l’incontro tra tradizione e innovazione, esplorando le potenzialità dei processi e dei materiali artigianali per interpretare le trasformazioni culturali, digitali, ecologiche e sociali contemporanee.
I talenti in erba di questa edizione sono stati scelti da un Comitato di Selezione, composto da figure di spicco del mondo del design, dell’architettura, dei media e dell’educazione, che ha avuto il compito di valutare e selezionare i partecipanti, garantendo una rappresentazione delle migliori idee e progetti emergenti. I membri del Comitato di Selezione sono stati Hiroyuki Anzai, opinion leader, Nikkei Comemo; Felicia Arvid, designer ed ex partecipante del SaloneSatellite; Ricardo Bello Dias, architetto; Nicole Bottini, giornalista, direttore Class TV Moda; Marco Cassina, Responsabile Marketing e Comunicazione di MDF Italia; Tomas Dalla Torre, membro fondatore de Il Fanale Group; Beppe Finessi, ricercatore e critico di design; Ferruccio Laviani, architetto; Sergio Nava, Direttore dell’Educazione e Direttore Scientifico Globale dell’Istituto Marangoni Milano – The School of Design; Guglielmo Poletti, designer ed ex partecipante del SaloneSatellite; Marco Romani – caporedattore di DOOR e collezionista; Marva Griffin Wilshire, Fondatrice e Curatrice del SaloneSatellite.
Il tema proposto ai circa 700 designer selezionati e alle 20 Scuole e Università di Design partecipanti è, infatti, NUOVO ARTIGIANATO: UN MONDO NUOVO//NEW CRAFTSMANSHIP: A NEW WORLD, in quanto attivare un ponte tra heritage e visione contemporanea è fondamentale per preservare e reinventare le pratiche artigianali, garantendo la loro rilevanza nel mondo moderno. In quest’ottica, l’artigianato, con i suoi processi e materiali, supera un interesse puramente vernacolare o folcloristico, trovando oggi applicazione anche nell’industria. In questo contesto, la manualità, la cura e la fisicità degli oggetti risultano sempre più indispensabili. Non si tratta di contrapporre produzione artigianale e industriale, ma di ricercare un equilibrio capace di promuovere una progettazione in armonia con la natura, anziché in contrasto con essa, e di riflettere sulle forme di intelligenza necessarie nel presente e nel futuro.
L’Arena del SaloneSatellite (pad. 7), sarà il cuore pulsante degli incontri e degli eventi in programma. Il 9 aprile alle 15:00, si terrà la Cerimonia di premiazione della 14ª edizione del SaloneSatellite Award. L’ingresso al SaloneSatellite è gratuito e libero al pubblico dall’8 al 13 aprile 2025, con accesso diretto dal Cargo 3.
Gli appuntamenti del Salone in città
Anche quest’anno, Salone abbraccia Milano nel contesto della Milano Design Week con un Programma Culturale di respiro internazionale. Non solo Robert Wilson. Mother, al Museo della Pietà Rondandini – Castello Sforzesco, in collaborazione con Comune Milano | Cultura ma per il quinto anno consecutivo, Salone rinnova il suo legame con Fondazione Teatro alla Scala. A curare la serata di apertura ufficiale al Teatro alla Scala sarà proprio Robert Wilson che – con The Night Before. Object Chairs Opera – offrirà un viaggio in alcuni dei più celebri brani del repertorio operistico, che lo hanno visto alla regia nel corso degli anni. A eseguirli l’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da Michele Spotti, con la partecipazione del soprano Marina Rebeka. In scena, una selezione di “object” e “chair”, provenienti da allestimenti storici di Wilson.
Torna dopo il successo dell'edizione 2024, sempre in Piazza della Scala, anche Design Kiosk (1-13 aprile), il landmark del Salone del Mobile affidato a Corraini Edizioni (progetto di DWA-Design Studio), anche quest’anno punto di ritrovo per un ciclo di presentazioni (ore 18:00). Accanto a Design Kiosk, la scritta tridimensionale Salone del Mobile.Milano, che rinnova il segno, in linea con la nuova immagine coordinata della Manifestazione. In ultimo, Salone anche quest’anno, più dello scorso anno, sarà anche Salone in città: saranno oltre 100 gli showroom dei brand espositori delle Manifestazioni Annuali e di Euroluce che si uniranno, nella guida di fuorisalone.it, alla grande festa del design, aprendo le porte ai design lover. Con l’obiettivo di coinvolgere cittadini e visitatori, agevolando il flusso di informazioni durante la Settimana del design di Milano, anche quest’anno, Salone promuoverà Progetto Accoglienza, in collaborazione con Comune di Milano, Fondazione Fiera Milano, NABA, Nuova Accademia delle Belle Arti, IED Istituto Europeo di Design, Politecnico di Milano - Scuola del Design e Domus Academy. Coinvolti, oltre 100 studenti che forniranno al pubblico informazioni sul Salone e sui principali eventi in città.
Salone del Mobile 2025: partnership e collaborazioni
Per l’edizione 2025 sono a fianco del Salone: Intesa Sanpaolo, partner istituzionale dal 2017, che supporta il settore dell’arredo e del design italiano, promuovendo la crescita sostenibile delle imprese della filiera; Panerai, Official Time Keeper, Aesop, Sensory Patron, Piquadro, Ca’ del Bosco, S.Bernardo, illycaffè, Radio Deejay, Radio Capital e m2o.
Infine, il Salone del Mobile.Milano supporta la piattaforma MiTo Design Connections, promossa da Unione Industriali Torino e Camera di commercio di Torino, che mira a promuovere le relazioni tra imprese di Torino e Milano e a fornire supporto logistico e di ospitalità per espositori e visitatori del Salone del Mobile e del Fuorisalone.