La storia della fiera di Milano in otto tappe

Couple of visitors at the Milan Trade Fair in 1963, photo courtesy of the Fiera Milano Foundation Archive
Un racconto in collaborazione con l’Archivio della Fondazione Fiera Milano, tra fotografie di un’Italia che cambiava e i mobili che hanno arredato le nostre case negli ultimi cento anni
Alla scoperta del prezioso archivio di Fondazione Fiera Milano
L’Archivio di Fondazione Fiera Milano conserva la storia della Fiera (nata nel 1920) attraverso i documenti prodotti fin dal 1920, dando forma a una raccolta trasversale che illustra lo sviluppo delle manifestazioni che si sono alternate sull'arco di quasi l'intero secolo. A colpire è la varietà d2i documenti conservati nell'archivio: poster, fotografie, cataloghi, giornali, libri, filmati, ma anche biglietti d'ingresso, dépliant, guide ad alberghi e ristoranti della città, biglietti da visita e istruzioni di segnaletica, che a loro volta raccontano le storie delle aziende, dei visitatori, degli espositori, dei lavoratori - che furono tantissimi, dal momento che la Fiera Campionaria, negli anni '60, accoglieva dai 4 ai 4,5 milioni di visitatori ogni anno.

Olivetti stand at the Milan Trade Fair in 1967 (with electric calculator Logos 27-2 based on a mechanical project by Teresio Gassino and design by Ettore Sottsass), courtesy of the Fiera Milano Foundation Historical Archive
I mobili da ufficio negli anni ‘60, partendo dal tecnigrafo
Gli spazi di lavoro sono un capitolo fondamentale delle invenzioni che la filiera italiana è stata in grado di sviluppare molto meglio di altri e con una costanza nella ascesa che non ha pari, prendiamoci questo merito perché non può essere confutato: Fiera Campionaria prima e Salone del Mobile.Milano dopo hanno testimoniato questo percorso fotogramma dopo fotogramma, come nelle immagini qui pubblicate che escono dai cassetti dell’Archivio di Fondazione Fiera Milano per la prima volta.

Debut of the Alain Delon furniture line at the Salone del Mobile in 1975
Divani, poltrone, pouf: gli imbottiti sono da sempre i protagonisti dei nostri salotti
L’esplosione di morbidezza, di sofficità di elasticità nelle forme, a partire dalla metà degli anni ‘50 - quando il poliuretano espanso, protagonista indiscusso della rivoluzione di questo segmento, viene messo sul mercato per uso industriale - caratterizza la produzione, super all’avanguardia delle aziende e dei designer. Una innovazione che apre un nuovo mondo, di cui parleremo, che porta la convivialità del salotto anche all’aperto, sfidando le intemperie e le temperature più diverse.

Manifattura Ceramica Pozzi Pavilion at Fiera Campionaria di Milano, 1962
Come cambiò il bagno nelle case (e nelle fiere)
Il bagno è un’oasi di pace con una porta e la chiave: area di sperimentazione segreta di abbigliamento, make up, camerino di prova per cantanti improvvisati; nel bagno generalmente siamo soli, ci godiamo quei minuti dove nessuno dovrebbe interagire con noi, ci sistemiamo, ci trucchiamo, a volte è un pensatoio lontano dal frastuono di figli, nipoti, stereo a tutto volume e lucidatrici! L’arco temporale in cui ho vissuto ha visto passare molte invenzioni ed innovazioni che hanno tentato di ammaliarci: vasche a idromassaggio di tutte le forme, docce multigetto, cromoterapia, gabinetti con improbabili zampilli, diffusori di musica e profumi per farci rilassare.

Furniture Pavilion, Milan Trade Fair, 1963
Cucine componibili, freestanding o ad isola, nel luogo più conviviale della casa
Negli anni la fiera e il Salone si sono presi la briga di raccontare ai visitatori l’evoluzione e non siamo mai stanchi di andare a vedere cosa riservi ogni nuova edizione. Ho sentito tante persone raccontarmi che i primi elettrodomestici della loro casa furono comprati proprio alla Fiera Campionaria: immaginatevi nel percorrere i corridoi dell’esposizione e poter vedere, tutte insieme, le ultime novità per alleggerire le fatiche domestiche o per affrontare nuovi tipi di ricette e metodi culinari.

Bedrooms furnished with functional built-in wardrobes in the furniture pavilion at the Milan Trade Fair in 1974
Letti e armadi: com’è cambiato il nostro stile di vita
Minimale, Chippendale, rotondo, imbottito, pieghevole, tecnologico o tradizionale: la Fiera poteva soddisfare tutte le aspettative e le fantasie riuscendo a dare a ciascun mercato il proprio giaciglio ed era quindi un luogo affollato, dove confondersi tra tanti e sbirciare letti fantasiosi e meno fantasiosi togliendosi dall’imbarazzo dell’andare a cercare qualcosa di “strano” nel negozio del centro città!

Interior of the Eni pavilion at Fiera Campionaria di Milano, 1966, photo courtesy Archivio Fondazione Fiera Milano
Tessuti e accessori che hanno fatto la storia
Drappeggi e trasparenze trasmettevano alcune delle caratteristiche estetiche che avevano altrettanto importanti caratteristiche tecniche che le avrebbero rese adatte ai grandi teatri cinema, negozi e sale riunioni sotto forma di tendaggi, moquette e tappeti dalle mille forme o in rotoli da adattare allo spazio.

Garden furniture exhibition area, Terrazzo Belvedere, Fiera Campionaria di Milano, 1961
Ricordi di vita all’aria aperta: i mobili da giardino in fiera
Un fiorire inaspettato di “allestimenti” di terrazzi, balconi e cortili; piscine gonfiabili, sedie a sdraio, amache autoportanti, barbecue e rotoli di erba sintetica, tutto per simulare l’ambiente esterno e renderlo una costola della nostra casa! […] la tradizione del mobile da giardino, così si chiamava, ci ha resi delle eccellenze. Dal ferro battuto all’acciaio armonico, gioielli della lavorazione dei metalli, sospensioni degne delle carrozze ottocentesche che dividono la scena con giunchi, vimini, midollino e bambù: queste fibre vive non avevano segreti né per designer del calibro di Vico Magistretti né per aziende che ancora oggi li producono.