La mostra NOw/here raccontata da Gian Maria Tosatti

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Gian Maria Tosatti, “NOw/here”, exhibition view at Pirelli HangarBicocca, Milan, 2023. Courtesy the artist and Pirelli HangarBicocca, Milan. Photo Ela Bialkowska, OKNOstudio

Nell’atipica retrospettiva NOw/here, l’artista che ha rappresentato l’Italia all’ultima Biennale propone un percorso di opere nuove e rielaborate che ripercorrono vent’anni di ricerca

Ha inaugurato il 23 febbraio la mostra intitolata NOw/here dell’italiano Gian Maria Tosatti (Roma, 1980; vive e lavora a Napoli). Non solo artista, ma anche critico, curatore (il concept della prossima Quadriennale romana porterò la sua firma), ha avuto l’onore di rappresentare l’Italia alla scorsa Biennale di Venezia, nel padiglione curato da Eugenio Viola intitolato Storie della Notte e Destino delle Comete che molto ha incantato il pubblico, anche il più distratto, della grande mostra internazionale.

Gian Maria Tosatti ha costruito in questa già intensa carriera un lessico artistico molto preciso, dove gli spazi occupati dalle sue installazioni si trasformano grazie a elementi materici talvolta semplicissimi, altre volte ricorrendo ad elaboratissime ‘scenografie’ (è il caso Padiglione Italia) per proiettare i visitatori in immaginari storici e letterari distanti, con efficacia e con un certo lirismo.

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Gian Maria Tosatti, photo Serge Domingie

Chiamato dal direttore artistico di HangarBicocca, Vicente Todolí, a pensare un progetto retrospettivo per lo spazio Shed, l’artista ha deciso di realizzare opere inedite concepite come una sintesi mnemonico-sentimentale dei temi che hanno animato il suo percorso negli ultimi vent’anni, immaginando questa volta un approccio in parte differente dalla sua visitazione storico-letteraria del Padiglione Italia, come racconta l’artista stesso: 

“In Pirelli HangarBicocca il discorso sarà diverso. Quel che mi è stato chiesto è una retrospettiva. E così, i riferimenti non ho dovuto cercarli fuori, ma dentro la mia storia, dentro le immagini e i sentimenti che hanno animato il mio lavoro in questi anni. La mostra all’Hangar è più una confessione che un racconto.”

Il corpus di opere si sviluppa attorno a elementi di grande formato, che rappresentano un dialogo con lo zeitgeist e il spirito della generazione cui l’artista appartiene. Le opere sono pensate come ambienti aperti che coinvolgono direttamente il visitatore e con lui dialogano. Nella pratica di Gian Maria Tosatti gli spazi delle installazioni - a volte estremamente complessi - non sono fatte per durare, ma la loro manifestazione è strettamente legata alla ‘vita’ e al tempo della mostra. Eppure, si ha sempre la sensazione di non trovarsi di fronte a spazi effimeri ma al contrario fatti per restare o come se fossero lì già da un tempo lunghissimo, questo avviene, spiega l’artista: 

“Perché quei luoghi sono veramente lì da molto tempo. Solo che non li vediamo. Le opere sono degli allenamenti a vedere meglio la realtà. Le installazioni che realizzo sono spazi di sintesi in cui vengono riportati alla luce elementi della nostra quotidianità a cui siamo assuefatti e che, quindi, sono diventati per noi invisibili. Le opere non aggiungono nulla. Mostrano.”

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Gian Maria Tosatti, Terra dell’ultimo cielo, 2016. Environmental installation, site-specific in SS. Trinità delle Monache, Naples. Courtesy the artist and Galleria Lia Rumma, Milan and Naples

Il titolo della mostra NOw/here, implica a secondo di come lo si pronuncia, diverse interpretazioni che hanno strettamente a che vedere con le dimensioni dello spazio e del tempo. I termini possono avere valenza singola “now” e “here” oppure consequenziale “nowhere”, in ogni caso l’artista sembra suggerire la natura relativa e transitoria dell’esperienza di quelle opere e dell’ambiente che configurano. Se da un lato nell’arte e in genere nell’esperienza umana stiamo assistendo ad un certo disinteressamento all’esperienza diretta del reale e alla progressiva virtualizzazione degli spazi, l’arte di Gian Maria Tosatti sembra ricercare una certa poetica del reale e della materia

È tuttavia l’artista a precisare come le due condizioni non siano tra loro antagoniste: “Ritengo che non vi sia necessariamente una sostituzione del fisico col digitale. Penso piuttosto che le due dimensioni oggi siano entrambe presenti, consentendo alle persone di poter percorrerle entrambe, scegliendo in base alle circostanze. Questo conduce ad una maggiore libertà. Non vedo quindi una opposizione, quanto una complementarità, un arricchimento. La pittura sarà sempre la pittura. Un bacio sarà sempre un bacio. Ma, allo stesso modo, essere qualcosa di diverso da ciò che si è nel mondo fisico, costruendosi un avatar può produrre grandi emozioni. L’arte è parte di tutto questo. Né migliore né inferiore. Una cosa tra le tante che sono importanti ed emozionanti.”

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Gian Maria Tosatti, “NOw/here”, exhibition view at Pirelli HangarBicocca, Milan, 2023. Courtesy the artist and Pirelli HangarBicocca, Milan. Photo Ela Bialkowska, OKNOstudio

La mostra all’Hangar vive in totale continuità e coerenza con il percorso poetico dell’artista, creando una rete mnemonica o un ipertesto di continui richiami a precedenti suoi lavori; da Testamento – devozioni X del 2011, alle più recenti Episodio di Odessa (2020) e al già citato Storia della notte e destino delle comete (2022). 

In NOw/here Tosatti attinge alla Storia come ad una materia da modellare, interpretandola rispetto a una personale e collettiva capacità di attraversarla non solo con gli strumenti storiografici ma come sentimento da evocare e reificare in un luogo. È del resto lo spazio, sempre, a rappresentare l’abbrivio dei suoi immaginari: “Le mie opere sono dialoghi. Il Genius Loci è la sintesi delle identità che hanno abitato e ancora abitano un luogo. Nei miei lavori è questa entità che interrogo. Quindi, direi che il suo ruolo è determinante.” 

 

Gian Maria Tosatti, NOw/here 
Dal 23 febbraio – 30 luglio 2023 
Pirelli HangarBicocca, Milano 

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Gian Maria Tosatti, “NOw/here”, exhibition view at Pirelli HangarBicocca, Milan, 2023. Courtesy the artist and Pirelli HangarBicocca, Milan. Photo Ela Bialkowska, OKNOstudio

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Gian Maria Tosatti, Portrait #004, installation view at Pirelli HangarBicocca, Milan, 2023. Courtesy the artist and Pirelli HangarBicocca, Milan. Photo Ela Bialkowska, OKNOstudio

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Gian Maria Tosatti, Estate, 2014 (detail). Environmental installation, site-specific in ex Anagrafe Comunale, Naples. Courtesy the artist and Galleria Lia Rumma, Milan and Naples

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