Maddalena Casadei per Quadro

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Eccetera, Maddalena Casadei for Quadro, photo courtesy

La designer e architetto racconta in anteprima Eccetera, la collezione di accessori per il bagno che verranno presentati al Salone del Mobile insieme all’azienda Quadro

Una collaborazione, quella con l’azienda Quadro, che nasce in maniera diversa rispetto al solito. Ce la racconti?

Durante i primi mesi della pandemia, in cui come tanti passavo tempo a fare ricerca, ho notato come, a differenza di altre aziende che volevano emergere sui social, il profilo di Quadro rimaneva comunque modesto e pacato. Mi ha colpito molto. Quindi ho continuato ad approfondire i loro temi. Li ho contattati su Instagram, facendo loro i complimenti ed esprimendo l’interesse a lavorare insieme. La nostra collaborazione nasce così.

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Maddalena Casadei, ph. Delfino Sisto Legnani

Il design ai tempi della pandemia e dei social.

Diciamo di sì. Mi hanno subito risposto ed è iniziato un reciproco interesse. Di solito non contatto le aziende, anche perché la posizione è psicologicamente diversa. In quel momento però ero spinta dalla situazione e ho preso coraggio, anche perché sono timida. Da lì ho intercettato l’esigenza dell’azienda ad ampliare l’arredo bagno con accessori disegnati appositamente.

Qual è stato il brief?

Mi hanno chiesto di pensare a una collezione di accessori per il brand, che potessero però vivere in altri ambienti, come ingresso o cucina. Diciamo che la collezione Eccetera è disegnata per il bagno ma si amplia anche ad altri ambienti.

Da cosa è costituita la linea Eccetera?

Gancio porta accappatoio, porta rotolo, porta salvietta singolo e doppio, mensola, mensola con porta spazzolini, porta scopinino insieme a porta rotolo (oggetto appeso), porta scopino a terra, due vassoi. 

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Eccetera, Maddalena Casadei for Quadro, photo courtesy

Qual è l’idea?

È un progetto molto semplice. Nasce da una lamiera che viene piegata e tagliata, è una tecnica, da qui il nome, con cui puoi ampliare quasi infiniti prodotti. Mi piaceva la possibilità di poter ampliare la famiglia. È una lastra da tagliare e piegare per ottenere tanti oggetti diversi.

Prima la forma o il materiale?

Per quanto riguarda la forma, diciamo che tutto è nato dal materiale: lavorando una superficie bidimensionale il prodotto acquista tridimensionalità tramite le pieghe.

Il metallo è un materiale che conosci molto bene. Qual è stato l’approccio?

Del metallo so pregi, difetti e limiti. Quando parli di forme, però, devi confrontarti con le linee guida dell’azienda stessa che ha una forma che non è mai randomica, ma frutto di elementi geometrici precisi.

Come si è sviluppata la vostra collaborazione?

È una linea nata anche grazie a un bel dialogo con l’azienda che ha una pulizia lineare, quasi chirurgica sia nelle forme che nelle tecnologie di produzione.

Eccetera Maddalena Casadei for Quadro

Eccetera, Maddalena Casadei for Quadro, photo courtesy

Ti rispecchia?

L’azienda è concreta, solida, diretta ma elegante, precisa e pacata. Questa eleganza si legge attraverso il loro modo di comunicare.

Trovo molto bello che si possa lavorare una maniera pulita e semplice mantenendo intatta la mia identità. 

Come definiresti la tua design identity?

C’è sempre una differenza tra come mi vedo io e come mi vedo raccontata da altri. La percezione del mio lavoro è tanto diversa. Sicuramente per la mia storia professionale e per come sono cresciuta non amo disegnare forme dettate da ciò che non posso controllare. Quello che disegno è sempre molto posato e cerco sempre delle proporzioni che funzionino bene dal punto di vista estetico e produttivo. 

Mi piace lavorare con richieste ben definite. Ad esempio, mi sembra difficile quando mi lasciano ampia libertà. Amo i brief precisi e lo scambio reale con l’azienda, di persona e davanti a un prototipo da poter toccare.

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27 aprile 2022