I progetti vincitori dei più importanti premi di architettura nel 2023

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David Chipperfield, Amorepacific Headquarters - Ph. Noshe

Dal Pritzker Architecture Prize passando per il RIBA Stirling Prize. Una carrellata di progetti e progettisti insigniti con i più autorevoli riconoscimenti internazionali

Innovazione, sostenibilità e impatto sociale e culturale. Sono i driver che hanno guidano i progetti di architettura realizzati nel 2023, progetti guidati da principi innovativi e visioni che guardano al domani, sfidando le convenzioni e ponendo le basi per il futuro di questa disciplina. 

A riconoscerne il valore sono i premi consegnati nel corso dell’anno, dal Pritzker Architecture Prize al RIBA Stirling Prize, passando per i Leoni d’Oro della Biennale Architettura 2023. Per chi se li fosse persi, vi raccontiamo i progetti insigniti con i più importanti premi del panorama dell'architettura internazionale. 

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David Chipperfield, Amorepacific Headquarters -Ph. Noshe

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David Chipperfield, Inagawa Cemetery Chapel and Visitor Center - Ph. Keiko Sasaoka

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David Chipperfield, Morland Mixité Capitale - Ph. Simon Menges

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David Chipperfield, The Neues Museum - Ph. SMB / Ute Zscharnt 

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David Chipperfield, River and Rowing Museum - Ph. Richard Bryant / Arcaid

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David Chipperfield, Turner Contemporary - Ph. Simon Menges

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Pritzker Architecture Prize 2023 

È considerato il premio Nobel dell’architettura. Il Pritzker Prize è il più alto riconoscimento globale per l’architettura ed è assegnato dal 1979 dalla Hyatt Foundation. L'edizione 2023 ha visto protagonista il britannico David Chipperfield, 52esimo architetto a esserne insignito. “Sono sopraffatto dall’onore di ricevere questo straordinario onore e di essere associato ai precedenti premiati che hanno dato grande ispirazione alla professione”, ha dichiarato. “Ricevo questo premio come incoraggiamento a continuare a rivolgere la mia attenzione non solo alla sostanza dell’architettura e al suo significato ma anche al contributo che possiamo dare come architetti per affrontare le sfide esistenziali del cambiamento climatico e della disuguaglianza sociale”. La giuria, presieduta dal premio Priztker 2016 Alejandro Aravena, ha commentato: "In un mondo in cui molti architetti considerano ogni commissione come un'opportunità per arricchire il proprio portfolio, David Chipperfield risponde a ogni progetto con strumenti specifici che ha selezionato con precisione e grande attenzione. A volte richiede un segno forte e monumentale, mentre altre lo fa quasi scomparire. Ma i suoi edifici resisteranno sempre alla prova del tempo, perché il fine ultimo della sua attività è il bene comune. Evitare ogni tendenza passeggera gli ha permesso di restare rilevante nel tempo”. 

Leggi anche: Dieci libri di architettura e design usciti nel 2023

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Mæ, John Morden Centre - Ph. Jim Stephenson

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Mæ, John Morden Centre - Ph. Jim Stephenson

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Mæ, John Morden Centre - Ph. Jim Stephenson

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Mæ, John Morden Centre - Ph. Jim Stephenson

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Mæ, John Morden Centre - Ph. Jim Stephenson

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Mæ, John Morden Centre - Ph. Jim Stephenson

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Mæ, John Morden Centre - Ph. Jim Stephenson

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Mæ, John Morden Centre - Ph. Jim Stephenson

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RIBA (Royal Institute of British Architects) Stirling Prize 2023

RIBA Stirling Prize è il premio più importante e prestigioso per un'architettura realizzata nel Regno Unito e assegnato annualmente dal Royal Institute of British Architects (RIBA). L'edizione 2023 ha consacrato il progetto del John Morden Center realizzato da Mæ come vincitore: un centro day care di Londra situato nel quartiere Blackheath. L’edificio è composto da una serie di padiglioni con facciate a mattoni rossi che ospitano spazi assistenziali e sociali, uniti da un chiostro centrale valorizzato dal verde. Il tetto è rivestito di zinco e gli alti camini riprendono quelli dei suoi vicini del XVII secolo. Ellen van Loon, presidente di giuria, ha dichiarato. “Il John Morden Center è un luogo pieno di gioia e fonte di ispirazione. Con sensibilità è in grado di integrare spazi e servizi medico sanitari con altri votati alla socialità, facendosi dunque promotore di un modello audace per la progettazione di altri centri sanitari e di assistenza per anziani. Il suo senso di promozione della comunità e del suo ruolo è evidente in ogni angolo del centro. Questo edificio offre comfort e calore, con caratteristiche pensate per prevenire l’isolamento. Illustra come gli edifici possano essere essi stessi terapeutici, sostenendo l’assistenza e infondendo un senso di appartenenza”.  

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Yasmeen Lari, rifugio di emergenza

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Yasmeen Lari, Zero Carbon Cultural Centre, Makli, Pakistan

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Yasmeen Lari, Zero Carbon Cultural Centre, Makli, Pakistan

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Royal Gold Medal 2023 

Il Royal Institute of British Architects ha conferito la Royal Gold Medal 2023 all’architetta pachistana Yasmeen Lari, che ha commentato: "Sono rimasta molto sorpresa da questa notizia e naturalmente ne sono felice! Non avrei mai immaginato che, concentrandomi sulle persone più emarginate del mio Paese, avventurandomi in percorsi inusuali e inesplorati, avrei potuto essere presa in considerazione per le più alte onorificenze della professione di architetta”. Il riconoscimento arriva dopo una carriera di impegno verso i temi della giustizia sociale ed ecologica, con uno sguardo alle fasce emarginate della società, con particolare attenzione ai diritti delle donne e lavorando secondo un'impronta di carbonio pari a zero. 

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Padiglione Brasile

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Padiglione Brasile

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Padiglione Brasile

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DAAR - Sandi Hilal e Alessandro Petti 

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DAAR - Sandi Hilal e Alessandro Petti 

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I Leoni d’Oro della Biennale Architettura 2023 

Il premio internazionale per la migliore Partecipazione Nazionale, quest’anno, è stato consegnato al Padiglione Brasile con una cerimonia a Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia. A decretarlo è stata la giuria internazionale della 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, composta da Ippolito Pestellini Laparelli (presidente, Italia); Nora Akawi (Palestina); Thelma Golden (USA); Tau Tavengwa (Zinbabwe); Izabela Wieczorek (Polonia). Il Leone d’Oro per il miglior partecipante alla mostra The Laboratory of the Future è andato a DAAR - Alessandro Petti e Sandi Hilal “per il loro impegno di lunga data teso a un profondo coinvolgimento politico con pratiche architettoniche e di apprendimento della decolonizzazione in Palestina e in Europa”. Inoltre, è stato attribuito a Demas Nwoko, artista, designer e architetto nigeriano, il Leone d’oro alla carriera della 18. Mostra Internazionale di Architettura. 

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Kongjian Yu, Nanchang Fish Tail Park, Cina

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Kongjian Yu, Benjakitti Forest Park, Bangkok

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Kongjian Yu, Benjakitti Forest Park, Bangkok

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Kongjian Yu, Red Ribbon Park, Cina

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Kongjian Yu, Sanya Mangrove, Park, Cina

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Oberlander Prize 2023 

L’architetto e paesaggista cinese Kongjian Yu è il vincitore dell’edizione 2023 dell’Oberlander Prize, premio a cadenza biennale nato per commemorare la paesaggista canadese Canadian Cornelia Hahn Oberlander, scomparsa nel 2021. Il riconoscimento è pari a 100mila dollari e due anni di coinvolgimento in attività statali a supporto del lavoro del vincitore. Yu è stato selezionato da una giuria internazionale composta da sette persone, sostenuta dal curatore del Premio Oberlander John Beardsley, tra oltre 300 candidature in tutto il mondo. Yu è conosciuto tra le altre cose per il modello “Sponge cities”, che affronta il problema delle inondazioni urbane, accelerate dalle crisi climatiche, attraverso infrastrutture su larga scala basate sulla natura come zone umide costruite, percorsi verdi, parchi, protezioni di alberi e boschi, giardini pluviali, tetti verdi e pavimentazioni permeabili. Da quando è stato adottato come politica nazionale nel 2013, più di 70 città cinesi hanno implementato questo modello, con l’obiettivo che l'80% delle città riescano ad assorbire il 70% delle precipitazioni entro il 2030.