A Ecomondo 2023 il futuro dello sviluppo sostenibile per la filiera legno-arredo

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Ecomondo 2023

FederlegnoArredo prende parte all'evento di riferimento in Europa per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa. Obiettivo: rafforzare l’impegno sulla sostenibilità

Ambientale, economica, sociale. Quello della sostenibilità è un valore imprescindibile e intrinseco per FederlegnoArredo: si tratta di un elemento in grado di creare valore nel lungo periodo per imprese, persone e per il pianeta. A testimoniarlo è la partecipazione della Federazione, in qualità di espositore, a Ecomondo, appuntamento che nasce come momento di incontro e dialogo tra industrie, stakeholder, policy maker, opinion leader, autorità locali. In programma dal 7 al 10 novembre a Rimini, Ecomondo 2023 ha come obiettivo quello di raccogliere e mettere a sistema gli elementi chiave che definiscono le strategie di sviluppo della politica ambientale dell’Unione Europea. 

La quattro giorno rappresenta l’occasione per FederlegnoArredo per fare il punto e condividere il percorso che ambisce a rendere la filiera del legno-arredo pioniera dell’industria consapevole, circolare e rispettosa delle persone e dell’ambiente, insomma sostenibile. Questo percorso vede le aziende del settore costantemente impegnate a 360 gradi in pratiche virtuose che partono dalla progettazione fino ad arrivare ai processi di produzione. Un’indagine, realizzata in collaborazione con Fondazione Symbola su un campione di aziende associate, restituisce una panoramica delle strategie messe in campo dalle aziende per migliore il loro impegno e le loro performance ambientali. 

I numeri della survey sono utili per inquadrare la portata del cambiamento, comprendendo punti di forza, opportunità, ambizioni e risultati raggiunti: il 96% delle aziende della filiera legno-arredo adotta materiali sostenibili nei processi; il 60% si approvvigiona in qualche misura da fonti energetiche rinnovabili nella produzione. Inoltre, quasi tutte le imprese considerano almeno un criterio circolare nella progettazione di prodotto, e oltre la metà ha implementato modelli di business orientati alla circolarità. Riciclabilità, disassemblabilità e riuso rappresentano parole chiave per le imprese della filiera legno-arredo, con rispettivamente percentuali del 58%, 37,5% e 29,3%. Tra le priorità non manca la riduzione degli imballaggi su cui si concentra il 44% del campione coinvolto e dei consumi energetici il 54,9%.  
 
I processi di produzione sono sempre più efficienti e competitivi: circa il 70% delle imprese ha realizzato investimenti in efficientamento negli ultimi tre anni, ottimizzando i processi produttivi (64% nel 2021) per ridurre l’impatto ambientale. Più della metà recupera scarti di produzione per il riutilizzo interno. Non solo: il 55% delle imprese sono coinvolte in accordi, programmi e progetti per l'implementazione di misure e soluzioni di sostenibilità e circolarità di processi e prodotti, il 17,9% ha attivato programmi di rigenerazione degli habitat naturali direttamente o vi partecipa e il 50% ha intenzione di farlo in un prossimo futuro. 

Le aziende del legno-arredo risultano inoltre impegnate nel garantire l’accrescimento di competenze in materia di sostenibilità per un modello di welfare sempre più efficace. Sul fronte delle risorse aziendali il 41,3% delle imprese ha programmi di formazione o informazione continua. Il 27,2%  ha individuato un responsabile o manager sostenibilità e il 43,5% ha in programma di inserirlo in organico. Rispetto al tema dei fornitori, il 76% delle imprese ha definito dei criteri di valutazione che tengono conto degli aspetti ambientali (56% nel 2021).  Il 47,5% delle aziende dell’area arredo si approvvigiona di materie prime o semilavorati locali (entro 100 km) e nell’area legno tre imprese su quattro acquistano legno certificato (FSC, PEFC). Infine, a oggi più del 60% delle imprese ha almeno una certificazione di sistema, di cui il 31% del tipo ISO 14001. 
 
Nelle parole di Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo: “Ci troviamo davanti a una sfida epocale e la Federazione ha deciso di essere protagonista attiva nel ripensamento dei modelli produttivi, nel limitare il cambiamento climatico e, allo stesso tempo, nel creare le condizioni affinché le aziende associate rimangano competitive sui mercati. Dare il nostro contributo è doveroso affinché un modello di sviluppo sostenibile sia davvero possibile. I risultati della Survey ci confortano e dimostrano come la nostra sia una filiera green per vocazione, ma il percorso è ancora lungo e complesso e nessuno può pensare di intraprenderlo da solo. Essere a Ecomondo significa anche questo: fare sistema con i più autorevoli protagonisti della transizione ecologica”. 

7 novembre 2023