Arredo e nautica: un connubio
Il Design Innovation Award istituito da Confindustria Nautica e da I Saloni Nautici premia l'impegno verso l’innovazione, la ricerca, la qualità tecnico formale e la sostenibilità. Che sono i valori delle aziende operanti nei settori della nautica e del mobile
La comunanza di linguaggi progettuali tra nautica e arredo è ormai consolidata: basti pensare ai progetti di Antonio Citterio-Patricia Viel, Dordoni Architetti, Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Parisotto+Formenton Architetti - solo per citarne alcuni - che, al fianco di marchi come Minotti, Ethimo, Talenti, Flexform, Molteni, MaxAlto hanno via via reinterpretato gli interni degli yacht, contaminandoli con codici estetici provenienti da mondi diversi, nel segno di creatività e funzionalità trasversali.
“Le bellissime imbarcazioni che vengono costruite sono case personalizzate da architetti e designer. Il connubio tra arredo e nautica è sempre più vicino” sottolinea Marco Sabetta, Direttore Generale Salone del Mobile.Milano. Il design degli arredi destinati alla nautica da diporto non può infatti prescindere - come già tutto il settore dell'outdoor - dall'utilizzo di materiali innovativi, resistenti agli agenti atmosferici, ai raggi UV, all’aggressione degli ambienti marini. Esempi virtuosi arrivano dalle produzioni di aziende da sempre impegnate nel comparto dell’arredo e in quello degli elettrodomestici, tutte accomunate dall’incontro tra conoscenza tecnica e sensibilità estetica, per trasferire a bordo di yacht, grandi imbarcazioni e yachting club le atmosfere e la sartorialità del saper fare italiano.
La definizione di sartoriale è calzante per Ethimo: la sua nuova yacht collection coniuga caratteristiche estetiche e funzionali proponendo tessuti, ampie proporzioni e materiali tecnici con la modularità degli elementi lounge e prendisole. Il marchio “dall’anima mediterranea” ha collaborato con gruppi internazionali del settore della nautica da diporto come Azimut|Benetti, Sanlorenzo Yacht o Ferretti Group. Proprio per questi ultimi due, lo studio Antonio Citterio-Patricia Viel ha realizzato diversi progetti di interior, il più recente dei quali è la Navetta 30 di Custom Line - Ferretti Group, arredata, fra gli altri, con mobili di Maxalto.
La ricerca in tema di materiali si traduce per Minotti - che al suo attivo vanta realizzazioni per Ferretti Group, Overmarine Group, Baglietto - nella messa a punto, come nel caso del sistema di sedute Florida di Rodolfo Dordoni Design, di metalli opportunamente trattati per resistere alla corrosione, imbottiture schiumate e rivestite in fibra e tessuti idrorepellenti resistenti all’azione degli agenti atmosferici.
Per l'arredamento del terzo scafo DOM 133 firmato da Stefano Vafiadis per Baglietto, “una vera e propria dimora sull’oceano dotata di tutti i confort” sono stati scelti alcuni pezzi di Flexform, come il lettino Hora Sexta di Citterio Design, in legno di iroko con schienale reclinabile in fibra di polipropilene.
Il legno di iroko è protagonista anche del programma di sedute Basket di m2atelier per Visionnaire il cui schienale è composto da tessere in legno iroko che, legate insieme, creano un effetto collana di alta manifattura artigianale.
La nuova collezione Salinas in accoya, alluminio, pietra lavica, cemento e rivestimenti 100% green, firmata da Ludovica + Roberto Palomba per Talenti, è espressione del binomio design-tecnologia. “Ogni componente viene progettato, pensato e destinato per durare del tempo poiché il brand ha la ferma convinzione che la longevità del prodotto e quindi dei materiali che lo compongono sia già un primo passo deciso lungo il percorso di sviluppo sostenibile e verso la sostenibilità in termini più generali”, spiegano da Talenti.
La scelta dei materiali spazia, negli arredi per esterni di Molteni&C, dal teak massiccio della Landmark Collection con il classico divano Palinfrasca di Luca Meda, originariamente progettato nel 1994, alla finitura cemento del tavolo Arc di Foster + Partners, passando per il ferro traforato del piano con base in pietra lavica del tavolo Panna Cotta di Ron Gilad. “Nella nuova proposta outdoor - sottolinea il direttore creativo di Molteni&C Vincent Van Duysen - ho perseguito un’idea di morbido benessere, di giocosità organica in una visione architettonica dell’arredo. Mi sono ispirato al modernismo per richiamare l’idea di permeabilità e trasparenza tra spazi interni ed esterni e quell’intima connessione con la luce e la natura”.
Con i suoi 1.043 brand esposti, oltre 1.000 imbarcazioni da 2 a 40 metri di lunghezza, 143 posti barca in più in acqua grazie all’apertura dei nuovi canali e 184 novità in esposizione e premiere, il 63° Salone Nautico Internazionale che aprirà i battenti il 21 settembre promette nuove occasioni di connubi. Il compito del Design Innovation Award - istituito da Confindustria Nautica e da I Saloni Nautici nel 2020 in occasione della 60esima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova - sarà infatti quello di evidenziare la capacità di ideazione e realizzazione dei progettisti e dei produttori in chiave di design, ricerca, innovazione e sostenibilità.
“Sono sicura che l’innovazione di linguaggi, materiali, forme e finiture - afferma Maria Porro nel suo ruolo di presidente della giuria - sia il segno distintivo dei prodotti nautici candidati ai prossimi Design Innovation Award. Quando penso allo spazio di una barca, mi è subito chiaro come flessibilità delle soluzioni, personalizzazione, produzione a regola d’arte, sicurezza e rispetto dell’ambiente debbano essere gli ingredienti essenziali di una capacità progettuale che è la stessa che colgo nei padiglioni di Fiera Milano durante la settimana del Salone del Mobile. La barca, oggi, non è solo strumento sportivo o di viaggio ed esplorazione ma è sempre più domestica, accogliente e, come la nuova casa, sostenibile e resiliente. Mi aspetto che la grande spinta verso l’utilizzo di materiali e tecnologie sempre più rispettose dell’ecosistema possa suggerire nuove strade”