Jules & Jim

Simbolo di comodità e comfort, la poltrona Fiorenza, compare nella pubblicità di Pirelli negli anni Cinquanta come simbolo della potenzialità della gomma piuma, considerato allora materiale più tec

La poltrona Delfino di Erberto Carboni è un esempio significativo del filone di arredamento cosiddetto “organico”, che si sviluppa negli anni cinquanta e che trae ispirazione dalle forme della natu

Strips letto, dove il rivestimento diventa parte integrante del letto: con una semplice cerniera, il letto viene coperto e rifatto, aggiungendo soltanto il cuscino.

Adagiati su telai tubolari in metallo, i cuscini morbidi e arrotondati definiscono la sedia e la poltrona Momo, che rappresentano la naturale continuazione dell’eredità ricca e unica del design di

L'architetto Cini Boeri racconta che fu ispirata dalle opere di Christo Vladimirov Javasev e Jeanne-Claude Denat de Guillebon, maestri nell’arte della pittura di paesaggio.

Seguite le linee e le superfici fluide e dolcemente curve, che caratterizzano le poltrone Brigitte. 

La poltrona Taboga è un progetto di Cini Boeri, che risale al 1976. 

Yuzu è una poltrona piccola, ma molto comoda, con una grande personalità.

La lampada applique Papillon gioca con trasparenze, colori e forme geometriche.

Orfeo nasce dall’ispirazione della sedia Elettra, disegnata negli anni '50, per i primi arredi destinati agli uffici e agli spazi collettivi.

Cradle, un sistema la cui caratteristica è basata sulla struttura : una costruzione classica triangolare, che si ripete più volte intorno ai prodotti.

"Con la sua forte presenza grafica e la semplice scelta dei materiali, la poltrona Delta Vienna offre una nuova interpretazione nello spirito delle icone del design modernista e crea un potente con

Arflex riporta in scena Marius&Marius, l’iconico divano disegnato da Mario Marenco negli anni ‘70, simbolo di un’epoca in cui il design italiano sapeva coniugare comfort, ironia e originalità.

L'abbraccio, il gesto affettuoso e accogliente, visibile più chiaramente nella posizione delle "braccia aperte" dei braccioli, è inteso come un invito universale: "vieni, siediti con me un momento

L’innata semplicità di questo movimento strutturale dona un senso di eterna luminosità, quando viene accoppiata con l’imbottitura della seduta e dello schienale alto.

Bobo, disegnata da Cini Boeri nel 1967, è uno dei primi esempi di sedile monoblocco.