Sono tutte italiane e tutte in qualche modo attingono al tema della memoria. Anche quando attraversano l’attualità sportiva, legata all’inaugurazione imminente delle Olimpiadi Invernali. Sono 10 e per la maggior parte atterrano nei circuiti culturali più riservati, al di fuori del mainstream, meglio se fuori porta. Proprio là dove le dimore storiche sono pronte ad animarsi di guizzi e scintille del buon progetto
Stefan Giftthaler e il dadaismo involontario del mondo
photo courtesy Stefan Giftthaler
Scorrendo il portfolio di Stefan Giftthaler si impone un riferimento primo inevitabile: il grande fotografo emiliano Luigi Ghirri
photo courtesy Stefan Giftthaler
Giftthaler inizia a lavorare realizzando servizi di moda, poi sente la necessità di affiancare una ricerca personale su luoghi, paesaggio e architettura. Gli ambienti ritratti da Giffthaler hanno caratteristiche formali o tematiche comuni a quelli preferiti da Luigi Ghirri.
photo courtesy Stefan Giftthaler
Può essere una simmetria centrale che sarebbe perfetta non fosse per un singolo elemento discorde che introduce un sottile, quasi inconscio perturbante; può essere la giustapposizione di realtà fenomenica e immagini artificiali a creare un terzo piano di realtà che significa la civiltà dell'immagine; sicuramente è l'attitudine umoristica, l'attesa dell'inevitabile momento assurdo che viene generato nei luoghi del consumo o del divertimento nella società di massa, per esempio quando un gruppo di turisti si ferma in mezzo alle fauci di un enorme coccodrillo di cartapesta o un astronauta "atterra" in Piazza Duomo a Milano. È il dadaismo inconsapevole che il mondo, alle condizioni attuali, genera esistendo.



