Il celebre artista americano ci ha lasciato all’età di 83 anni. Il Salone del Mobile.Milano ha avuto l'onore di collaborare con lui durante la 63a edizione, ospitando l’opera “Mother”, con musica di Arvo Pärt, al Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco, e durante la serata di apertura ufficiale al Teatro alla Scala con "The Night Before. Object Chairs Opera"
12 libri per l'estate 2025. Per approfondire e pensare, anche nuovi mondi possibili

La favola di Formafantasma, la villa dei misteri di Rem Koolhaas, due riedizioni di libri-cult e le riflessioni sulla nuova alfabetizzazione ecologica. E tanti progetti di interior design

“Down Under: The Curious Fall of a Child Who Knew Nothing and Became Everything” di Formafantasma, Nero edizioni
Sulla scia dei libri per bambini di Munari e Sottsass, anche i Formafantasma si cimentano in una favola, alias progetto editoriale, illustrata da Clément Vuillier. Ecologica, perché è un invito a ripensare il rapporto con la natura. Doppia, perché è uno strumento educativo transgenerazionale rivolta anche a lettori adulti per la sua narrazione scientifica e le diverse interviste a geologi, entomologi e microbiologi. La morale della favola? Considerare – portando l’esempio dell’ex miniera belga di Genk – le aree post-industriali come ecosistemi e non luoghi da sfruttare o abbandonare.

“The House of Dr Koolhaas” di Françoise Fromonot, Park Books
È il volume esordiente di Gumshoe, collana di libri di architettura in chiave poliziesca dedicata a edifici significativi indagati, uno alla volta, come misteri da risolvere. Si parte da Villa Dall'Ava di Rem Koolhaas (1985-1991), nel sobborgo parigino di Saint-Cloud. Un edificio manifesto che sovverte il concetto abituale di prospettiva, caratterizzato da una promenade interna fortemente permeabile alla luce e da una piscina sul tetto protesa verso la Tour Eiffel in lontananza. Una costruzione decisamente anticonformista perfetta per inaugurare questa insolita collana, dove gli autori diventano detective riaprendo casi irrisolti, cercando indizi o seguendo piste sbagliate.

“Il design come attitudine” di Alice Rawsthorn, Einaudi
Edizione completamente rivista di un libro-cult. Il titolo, identico all’originale, vale ancora come omaggio all’intellettuale e artista Moholy-Nagy, pioniere di un design volto alle esigenze dell’individuo e della società. Inedito, invece, il capitolo sulla risposta del design all'emergenza climatica attraverso la nuova generazione di designer attitudinali e le iniziative delle grandi aziende, che vanno oltre gli interessi commerciali per promuovere pratiche di sperimentazione manuale e lavori pro bono. Una fotografia sulla disciplina del deisgn, che sta abbandonando la sua identità estetica verso un’attitudine più inclusiva e aperta a collaborazioni e contaminazioni.

“Architettura Open Source reloaded” di Carlo Ratti con Matthew Claudel, Einaudi
La riedizione di un volume seminale. Elemento distintivo di questa versione reloaded è l’introduzione: una “conversazione impossibile” tra un matematico diventato architetto e un ingegnere diventato designer, ovvero tra Carlo Ratti, curatore della Biennale Architettura 2025, e Christopher Alexander (1936-2022), teorico del design noto per il suo approccio innovativo alla progettazione architettonica basata su pattern. Generato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale (LLM), il dialogo immaginario pone a confronto due visioni distinte sulla partecipazione nei processi progettuali, aggiornando il confronto tra pattern language e open source alla luce delle più recenti evoluzioni tecnologiche.
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“Inequalities”, a cura di Marilia Pederbelli, progetto grafico Pentagram, Electa
Viviamo in un mondo di crescenti disuguaglianze. Da quelle economiche ed etniche a quelle di provenienza geografica e di genere. Occorre, quindi, come antidoto, ritornare a valorizzare le relazioni umane. È questo l’appello lanciato da Inequalities, 24ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano (fino al 9 novembre 2025), di cui questo catalogo (384 pp.) elabora e approfondisce i contenuti attraverso saggi critici, come il manifesto di Tim Ingold per un nuovo umanesimo. Il messaggio finale di questo grande progetto corale? Le ricerche sul tema e la storia dimostrano che anche le disuguaglianze possono essere sfumate attraverso politiche mirate e un impegno collettivo.