12 libri per l'estate 2025. Per approfondire e pensare, anche nuovi mondi possibili

libri per l'estate

La favola di Formafantasma, la villa dei misteri di Rem Koolhaas, due riedizioni di libri-cult e le riflessioni sulla nuova alfabetizzazione ecologica. E tanti progetti di interior design

Down Under: The Curious Fall of a Child Who Knew Nothing and Became Everything

“Down Under: The Curious Fall of a Child Who Knew Nothing and Became Everything” di Formafantasma, Nero edizioni 

Sulla scia dei libri per bambini di Munari e Sottsass, anche i Formafantasma si cimentano in una favola, alias progetto editoriale, illustrata da Clément Vuillier. Ecologica, perché è un invito a ripensare il rapporto con la natura. Doppia, perché è uno strumento educativo transgenerazionale rivolta anche a lettori adulti per la sua narrazione scientifica e le diverse interviste a geologi, entomologi e microbiologi. La morale della favola? Considerare – portando l’esempio dell’ex miniera belga di Genk – le aree post-industriali come ecosistemi e non luoghi da sfruttare o abbandonare. 

The House of Dr Koolhaas

“The House of Dr Koolhaas” di Françoise Fromonot, Park Books 

È il volume esordiente di Gumshoe, collana di libri di architettura in chiave poliziesca dedicata a edifici significativi indagati, uno alla volta, come misteri da risolvere. Si parte da Villa Dall'Ava di Rem Koolhaas (1985-1991), nel sobborgo parigino di Saint-Cloud. Un edificio manifesto che sovverte il concetto abituale di prospettiva, caratterizzato da una promenade interna fortemente permeabile alla luce e da una piscina sul tetto protesa verso la Tour Eiffel in lontananza. Una costruzione decisamente anticonformista perfetta per inaugurare questa insolita collana, dove gli autori diventano detective riaprendo casi irrisolti, cercando indizi o seguendo piste sbagliate. 

Il design come attitudine

“Il design come attitudine” di Alice Rawsthorn, Einaudi 

Edizione completamente rivista di un libro-cult. Il titolo, identico all’originale, vale ancora come omaggio all’intellettuale e artista Moholy-Nagy, pioniere di un design volto alle esigenze dell’individuo e della società. Inedito, invece, il capitolo sulla risposta del design all'emergenza climatica attraverso la nuova generazione di designer attitudinali e le iniziative delle grandi aziende, che vanno oltre gli interessi commerciali per promuovere pratiche di sperimentazione manuale e lavori pro bono. Una fotografia sulla disciplina del deisgn, che sta abbandonando la sua identità estetica verso un’attitudine più inclusiva e aperta a collaborazioni e contaminazioni. 

Architettura Open Source reloaded

“Architettura Open Source reloaded” di Carlo Ratti con Matthew Claudel, Einaudi 

La riedizione di un volume seminale. Elemento distintivo di questa versione reloaded è l’introduzione: una “conversazione impossibile” tra un matematico diventato architetto e un ingegnere diventato designer, ovvero tra Carlo Ratti, curatore della Biennale Architettura 2025, e Christopher Alexander (1936-2022), teorico del design noto per il suo approccio innovativo alla progettazione architettonica basata su pattern. Generato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale (LLM), il dialogo immaginario pone a confronto due visioni distinte sulla partecipazione nei processi progettuali, aggiornando il confronto tra pattern language e open source alla luce delle più recenti evoluzioni tecnologiche. 

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Inequalities

“Inequalities”, a cura di Marilia Pederbelli, progetto grafico Pentagram, Electa 

Viviamo in un mondo di crescenti disuguaglianze. Da quelle economiche ed etniche a quelle di provenienza geografica e di genere. Occorre, quindi, come antidoto, ritornare a valorizzare le relazioni umane. È questo l’appello lanciato da Inequalities, 24ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano (fino al 9 novembre 2025), di cui questo catalogo (384 pp.) elabora e approfondisce i contenuti attraverso saggi critici, come il manifesto di Tim Ingold per un nuovo umanesimo. Il messaggio finale di questo grande progetto corale? Le ricerche sul tema e la storia dimostrano che anche le disuguaglianze possono essere sfumate attraverso politiche mirate e un impegno collettivo.  

Architecture and Energy

“Architecture and Energy - Building in the age of climate change” di Annette Becker, Peter Cachola Schmal, Werner Sobek, Hirmer Publishers

Come affrontare la costruzione di edifici in un’epoca di cambiamenti climatici? Attraverso ventitré best practice in Belgio, Danimarca, Francia e, soprattutto, in Germania, questo volume – che affianca l’omonima mostra al Deutsches Architekturmuseum di Francoforte fino al 5 ottobre, cerca di rispondere concretamente a questa domanda sempre più pressante. Il fabbisogno energetico degli edifici è elevato ed è responsabile di una significativa quantità di emissioni globali di CO2 – circa il 40% in più rispetto a qualsiasi altro settore – dalla costruzione fino alla (eventuale) demolizione.

Circular Materials

“Circular materials” di Joe Gibbs, Gestalten 

Borse biodegradabili fatte con bucce di frutta o facciate di edifici impermeabilizzate con vaschette di gelato o arredi che ridanno vita a tavole da surf recuperate sulle spiagge inglesi. Questi sono solo tre dei circa cinquanta case study presentati che privilegiano l'impatto ambientale senza compromettere creatività e funzionalità. Un'esplorazione della sostenibilità tra design, architettura e innovazione. E di come designer e architetti stiano reinventando il ciclo di vita dei materiali, passando dal consumo lineare a sistemi circolari basati sul riutilizzo, la rigenerazione e la responsabilità. Il futuro del design è e deve essere consapevole.  

Dare forme al mondo

“Dare forme al mondo” di Andrea Staid, Utet 

Ripensare radicalmente il rapporto con il pianeta, abbracciando una visione ecocentrica che riconosca l’interdipendenza tra tutte le forme di vita. Questo l’invito rivolto dall’autore ad architetti e designer per contribuire a un nuovo modo di abitare il mondo, rispettoso della sua complessità ecologica. La riflessione multidisciplinare sul ruolo del design in quest’epoca di crisi ambientale enuclea il concetto di “design multinaturalista”, proponendo di superare la visione antropocentrica per riconoscere anche alle specie animali e vegetali, fino agli ecosistemi, una forma di agency materiale, ossia la capacità di influenzare attivamente la configurazione del mondo. 

Defining Style

“Defining Style: The Book of Interior Design” di Joan Barzilay Freund, introduzione di Asad Syrkett, Phaidon 

Una guida in ordine alfabetico a 25 stili chiave dell’interior design contemporaneo. Dal Modernismo al Minimalismo, dal Mediterraneo al Tropicale, fino ai più contemporanei, come il Biofilico o il Textured, o a declinazioni particolari come il Monocromo o il Pattern. Ogni immagine delle 260 rappresenta un soggiorno, o uno studio o una camera da letto, dagli USA all’Africa, dall’Australia all’Italia, ed è descritta da un accurato testo in cui i differenti interior designer e proprietari – tra cui l’artista Mariko Mori e i cantanti Alicia Keys e Swizz Beats – si raccontano in relazione a come quegli interni hanno preso vita. 

Mediterranean Homes

“Mediterranean Homes: The Art of Embracing Light”, a cura di Orna Tamir Schestowitz, Rizzoli 

Un viaggio evocativo nella luce del Mediterraneo attraverso le tre case di Orna Tamir Schestowitz – artista, designer e curatrice israeliana –, riflesso della sua passione per la ceramica, l’archeologia e la natura. Raccontati dal fotografo di moda Dudi Hasson e dalla critica di design Beth Dunlop, gli spazi domestici di Tel Aviv, Cap Ferrat e Paros esprimono una luminosità che definisce spazio, colori e forme ma che è anche il risultato della forte interazione tra luce e ombra. “Il Mediterraneo è un'idea, una filosofia plasmata dal sole implacabile e dai ritmi senza tempo della natura”, spiega l’artista.  

Encounters. Design Scott Brown's Photographs

“Encounters. Denise Scott Brown's Photographs”, a cura di Izzy Kornblatt, Lars Müller Publishers 

Un diario fotografico a temi. Per la leggendaria architetta-urbanista e teorica americana, classe 1931, la fotografia è sempre stata un mezzo plurivalente: per riflettere criticamente sul mondo e sulla quotidianità, per la ricerca e l’insegnamento, e anche parte integrale nella progettazione. Selezionate dalla stessa Scott Brown, le 383 fotografie – scattate con la sua inseparabile Alpa tra gli anni ’50 e ’70, ossia da quando lascia il Sud Africa al matrimonio con Robert Venturi – sono il risultato di una pratica di osservazione accurata e consapevole, da cui sarebbe poi nato il suo celebre Learning from Las Vegas. 

Not here not now

“Not Here, Not Now.” di Anthony Dunne e Fiona Raby, MIT Press 

Quando la realtà ci delude, cosa possono fare i designer per migliorarla? Gli autori, designer e professori di Design and Social Inquiry alla The New School/Parsons in New York, propongono nuovi modi di pensare al possibile e al significato, alla funzione e al ruolo del design in quel mondo speculativo del "non qui, non ora". Un viaggio concettuale, tra parole, immagini e oggetti che catturano, in forma di design, alcune idee impossibili, aiutando il lettore a immaginare come possano diventare possibili o persino probabili. Le risposte progettuali presentate – come l’agnello vegetale o la zattera di pietre – sono oggetti improbabili, ma mirano a nutrire il terreno creativo e intellettuale da cui potrebbero emergere nuove possibilità, ancora sconosciute. Un libro-sfida. 

31 luglio 2025
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