Focus su Adam Nathaniel Furman

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Nagatacho Apartment by Adam Nathaniel Furman. Ph. Credits Jan Vranovsky

L'eclettico architetto brit-nipponico raccontato in un'intervista botta e risposta che mescola i suoi progetti - affrontati con lo stesso esuberante entusiasmo in tutte le scale, dalle tazzine alle pavimentazioni stradali – con passioni e gusti personali.

Nome: Adam Nathaniel Furman

Luogo in cui lavori: Londra

Il tuo account su instagram: @adamnathanielfurman

Descrivi di cosa ti occupi: disegno ogni genere di cose, da vasi ai piatti, dai bicchieri all'illuminazione, e anche mobili, interni, superfici, sculture, arte pubblica, spazi, grafica, padiglioni - qualunque cosa mi capiti, davvero! Scrivo e insegno anche, e ho un libro in uscita l'anno prossimo per il RIBA (il Royal Institute of British Architects, ndr) intitolato Queer Spaces, sulla storia dei luoghi queer nel mondo.

Dove hai studiato? Alla Central St Martins e poi all'Architectural Association.

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Il progetto che stai seguendo in questo momento: ho molti progetti in corso! Per quanto riguarda i prodotti menzionerei le due collezioni per il fantastico Beit Collective, un nuovo brand di design libanese guidato da donne che produce interamente a Beirut - una collezione di mobili chiamata Beiruti e una di porcellane chiamata Baalbek che uscirà a breve per loro. Sto anche realizzando il rivestimento in ceramica per i piani inferiori di un nuovo grattacielo a Londra che è davvero divertente!

Il progetto che sogni di realizzare un giorno: due sogni. Il primo è quello di realizzare una casa di nuova costruzione a Londra (piena di dettagli e opere che posso progettare) che possa essere vista dalla strada, e il secondo è quello di progettare un grattacielo! Amo entrambi queste tipologie di strutture: il domestico e l'ultraurbano.

Il progetto che ti ha influenzato di più: direi la Tottenham Court Road Station di Eduardo Paolozzi, l'opera d'arte più grande del mondo. Qui lo scultore ha ricoperto ogni superficie della stazione della metropolitana di lussureggianti mosaici, trasformando uno squallido labirinto in una scintillante grotta di meraviglie.

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Chelsea & Westminster Hospital, London. Ph Credits Gareth Gardner

Un elemento che non può mancare in nessuno dei tuoi progetti: uno stimolo all'immaginazione.

Centro città o geografie remote? Londra... quindi da qualche parte tra le due. La geografia urbana specifica e insolita di Londra, una sorta di città infinita a media densità, a misura d'uomo e piena di natura, è il mio habitat perfetto.

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Nagatacho Apartment by Adam Nathaniel Furman. Ph. Credits Jan Vranovsky

Qualcosa che hai in casa e che hai disegnato tu: le mie Flute Lamps, le abbiamo ovunque e le amo moltissimo.

Cosa ti piace regalare ai compleanni? I biglietti, e anche a me piace riceverne. Bellissimi biglietti fatti a mano.

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Nagatacho Apartment by Adam Nathaniel Furman. Ph. Credits Jan Vranovsky

Se potessi costruire un passaggio segreto in casa, dove porterebbe? In una stanza piena di squisite maioliche.

Cosa fai di solito la domenica? Trascorro del tempo con mia nonna, mangiamo yakimochi e beviamo il tè.

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The Royal Family by Adam Nathaniel Furman at CAMP Design Gallery, Milano. Ph Credits Federico Floriani

Il tuo locale preferito a Milano: qualsiasi Panino Giusto.