Green Design Days 2025, il festival diffuso di FederlegnoArredo ospitato sull’isola di San Servolo, ha rappresentato un’occasione per raccontare la sostenibilità della design industry. Un racconto della giornata di giovedì 22 maggio
Allestimenti più sostenibili, l’intervista a Spazio META

Ritratto © META, Photo by Delfino Sisto Legnani
Che fine fanno i materiali per allestire fiere, sfilate e mostre? A Milano esiste Spazio META, che li raccoglie, pulisce e prepara per la vendita e insegna a tutti a conoscere il proprio impatto ambientale.
Quando si parla di grandi eventi, uno degli aspetti importanti che è sempre stato considerato poco, almeno fino al “supersalone”, è quello dell’impatto ambientale, non solo a livello energetico, ma anche rispetto il riciclo e riutilizzo dei materiali per allestire al termine dell’evento. La maggior parte delle volte, infatti, questi vengono semplicemente gettati. Fortunatamente, negli ultimi anni questo tema è finito sotto i riflettori e Milano ha il primo esempio innovativo di riutilizzo di questi materiali, Spazio META, fondato da Martina Bragadin, Margherita Crespi e Benedetta Pomini.

META © META, Photo by Delfino Sisto Legnani
Di cosa si occupa lo Spazio?
META nasce per contrastare il processo di sovra-produzione di rifiuti nell’ambito di allestimenti, offrendo un servizio di selezione e ritiro del materiale utilizzato. Operando nell’ambito della progettazione e realizzazione di allestimenti legati al mondo dell’arte, della moda e del design, volevamo creare un sistema di riuso sostenibile che contrastasse l’esistente ciclo di produzione, consumo e smaltimento. Con sede a Milano, nel quartiere Bovisa, META è oggi anche uno spazio fisico aperto, un magazzino di oltre 400 mq, provvisto di un laboratorio per le lavorazioni. Una volta arrivati nello spazio, i materiali provenienti da allestimenti effimeri quali saloni, sfilate, mostre ed eventi, sono raccolti, puliti, inventariati per essere esposti al pubblico per la vendita. Acquistabili al peso o al pezzo, a seconda della tipologia, sono accomunati da tariffe solidali che tengono conto della loro provenienza e delle diverse caratteristiche tecniche.
Il servizio di raccolta di META è gestito in collaborazione con una società di logistica; parallelamente, proponiamo ai nostri fornitori degli accordi studiati per potersi adattare di volta in volta alle diverse casistiche, con costi e tariffe adeguate alle differenti modalità di ritiro. Inoltre, per garantire la massima efficienza e flessibilità, sin dalle fasi di pre-produzione META offre un servizio di assistenza per valutare, anticipatamente e insieme a fornitori e clienti, lo stato e i volumi dei residui prodotti in loco e quelli dei materiali recuperabili. Per noi non si tratta solo di riutilizzare i materiali ma di creare un circolo virtuoso in cui il fornitore ha servizi su misura ed è portato a seguire un riciclo sostenibile. Allo stesso modo il cliente finale ha la garanzia di utilizzare materiale usato, ma di qualità, quindi con costi più contenuti e soprattutto un minore impatto ambientale.

META © META, Photo by Delfino Sisto Legnani
Oltre all’attività di recupero e vendita, nei prossimi mesi META inaugurerà una serie di laboratori e workshop da svolgere in collaborazione con artisti e designer. Siamo convinte che educare a conoscere e calibrare il proprio impatto ambientale sia fondamentale per il futuro di tutti noi. Crediamo fortemente nelle nuove generazioni, nel loro potenziale, e in una più matura ed equilibrata consapevolezza per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse esistenti. Per questo stiamo organizzando un percorso di workshop che nascono dall’osservazione dei punti deboli e delle criticità della realtà nella quale viviamo, per proporre soluzioni sostenibili e alternative di (ri)utilizzo dei materiali.
Ci piacerebbe assimilare tutte le pratiche di valore che vediamo germogliare intorno a noi, poterle radunare insieme in laboratori e progetti fondati sul riuso, sperimentare nuove opportunità di ricerca e progetto a partire per esempio dallo studio di materiali alternativi ricavati dall’assemblamento di scarti. Non da ultimo, teniamo molto a creare un senso di appartenenza intorno al nostro progetto, aprendo Spazio META a chi già ci conosce ma anche e soprattutto a chi, con diversi punti di vista e conoscenze specifiche, abbia voglia di condividere le proprie buone pratiche ed esperienze, per metterle a disposizione della comunità.
Questo “supersalone” a noi è servito per muovere un primo passo all’interno di un sistema che si muove e opera secondo dinamiche molto particolari. Grazie all’invito di BASE, ma soprattutto per merito del caro vecchio “passaparola”, siamo riuscite ad entrare in contatto con nuove realtà, a raccontare il nostro servizio ed il suo funzionamento, e a porre le basi per futuri progetti e collaborazioni. Sarà una ripartenza green? Noi ce lo auguriamo. Dal canto nostro stiamo portando avanti una campagna di sensibilizzazione con tutti i nostri fornitori, sia per quanto riguarda i materiali e gli elementi già presenti nei loro magazzini sia per quanto riguarda la progettazione e produzione di nuovi allestimenti. Sino ad ora la risposta ci è sembrata entusiasta, e di questo siamo davvero felici.