Natale 2025: i libri più interessanti di design e architettura usciti quest’anno

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Copertine Libri 2025

Come ogni anno, mi piace condividere una selezione dei libri più belli pubblicati negli ultimi dodici mesi (con una sola eccezione per un libro uscito nel 2024). La selezione è eterogenea e comprende sia libri in cui design e architettura sono raccontati attraverso la fotografia e l’immagine, sia invece testi più teorici sull’evoluzione delle rispettive discipline

Sick Architecture di Beatriz Colomina, con Nick Axel, Guillermo S. Arsuaga, e-flux Architecture, The MIT Press 

Sick Architecture ricostruisce la storia dell’umanità attraverso la relazione tra architettura e sickness” la malattia. Il libro si inserisce sulla scia di ricerche già avviate da Colomina negli anni precedenti, in particolare a partire dal 2018 con la pubblicazione di X-Ray Architecture (Lars Müller Publishers). Tornare su questo tema dopo che l’esistenza dell’intero gioco è stata segnata dal Covid-19 è cruciale per comprendere quale direzione intraprendere per il futuro.  

Sick Architecture di Beatriz Colomina, con Nick Axel, Guillermo S. Arsuaga, e-flux Architecture, The MIT Press

Sick Architecture di Beatriz Colomina, con Nick Axel, Guillermo S. Arsuaga, e-flux Architecture, The MIT Press 

The New Design Museum di Beatrice Leanza, Park Books 

In The New Design Museum, Leanza fornisce un supporto teorico per immaginare il museo del design del futuro, indagando le ragioni per cui oggi il concetto stesso di “museum” come luogo statico andrebbe ripensato. Il tema del libro è un tema centrale nella storia del design e delle altre discipline. In particolare dal secondo dopoguerra, la critica al museo come luogo che espone opere come “vestiti in vetrine per negozi” (1961), per citare Adolfo Natalini, fondatore di Superstudio, ha portato numerosi studiosi a ricercare e offrire soluzioni su come ripensare gli spazi dedicati all’arte. Leanza offre un punto di vista innovativo e coraggioso, mettendo su carta quelli che sono i suoi anni di esperienza in campo, e mostrando quali potrebbero essere le direzioni per i progettisti di domani. 

The New Design Museum di Beatrice Leanza, Park Books

The New Design Museum di Beatrice Leanza, Park Books

Architecture for Culture: Rethinking Museums di Beatrice Grenier, Rizzoli 

Anche Beatrice Grenier ha scelto di concentrarsi sul “rethinking museums”, secondo un punto di vista diverso ovvero cercando di soffermarsi sopratutto sulla relazione tra l’opera e lo spazio dedicato ad accoglierla, in questo caso i musei, in un momento storico sempre più segnato dall’avvento della rivoluzione digitale. È interessante notare come si senta l’esigenza, oggi più che mai, di una revisione del concetto stesso di museo e istituzione culturale al punto da essere il tema centrale della pubblicazione di Grenier così come di Leanza. Sono davvero curiosa di vedere quali “outputs” produrranno le loro riflessioni teoriche, sperando vengano letti dagli stessi comitati che oggi fanno parte di musei che, a mio parere, sembrano sempre più fossilizzati sia dal punto di vista spaziale che nella definizione dei comitati e delle direzioni. 

Architecture for Culture: Rethinking Museums di Beatrice Grenier, Rizzoli

Architecture for Culture: Rethinking Museums di Beatrice Grenier, Rizzoli 

Les Étoiles d'Ivry, une utopie familiale di Evan Renaudie, Building Books 

Un libro commovente dedicato all’architettura di Renée Gailhoustet (1929–2023) e Jean Renaudie (1925–1981) a Ivry-sur-Seine, in Francia. Il volume unisce materiale di archivio, fotografie contemporanee realizzate da Maxime Verret e un racconto intimo e privato che ripercorre la storia di vita di questa coppia, narrata dal figlio Serge Renaudie e dal nipote, Evan Renaudie, autore del volume. Pur essendo un libro di architettura, non ha nulla di convenzionale: a partire proprio dall’unione di materiali eterogenei e dalle fotografie di Verret, che talvolta restituiscono l’architettura dall’esterno e talvolta mostrano gli spazi domestici che accolgono e proteggono chi li abita. Un libro che riesce a far convivere progetto e vita. 

Les Étoiles d'Ivry, une aventure familiale di Evan Renaudie, Building Books

Les Étoiles d'Ivry, une aventure familiale di Evan Renaudie, Building Books 

Costruzione dell'Universo: Artists’ Magazines and Publications after Marcel Duchamp di Emanuele De Donno e Amedeo Martegani, Viaindustriae 

Perdonerete l’eccezione questo è uno dei due titoli del 2024 ma credo sia uno dei miei libri preferiti. Costruzione dell’Universo è una meravigliosa raccolta di pubblicazioni di arte e architettura su carta” (1968), per usare le parole di Germano Celant, nate sullo sfondo della rivoluzione anche editoriale avviata da Duchamp. Il libro mette insieme esperienze che si muovono in quella “terra di nessuno” (Natalini, 1966) in cui arte e architettura si incontrano e si incrociano senza limiti, sperimentando linguaggi, formati, idee. Da “Archigram” alle esperienze di UFO a Firenze, dalle fanzine della “Swing Society” di Londra degli anni Cinquanta a “Forma 1” ed “Art Visive”, Costruzione dell’Universo racconta una stagione in cui la pubblicazione stessa veniva elevata allo status di opera d’arte, al punto che lo stesso Celant nel 1972 aveva organizzato la mostra “Book as Artwork 1960/1972” alla Nigel Greenwood Gallery di Londra. 

Costruzione dell'Universo: Artists’ Magazines and Publications after Marcel Duchamp di Emanuele De Donno e Amedeo Martegani, Viaindustriae

Costruzione dell'Universo: Artists’ Magazines and Publications after Marcel Duchamp di Emanuele De Donno e Amedeo Martegani, Viaindustriae 

Agonistic Assemblies, On the Spatial Politics of Horizontality di Markus Miessen, Sternberg Press 

Anche questa una pubblicazione del 2024, ma credo sia necessario sottolinearne l’importanza. In Agonistic Assemblies, Miessen mette insieme una serie di saggi che esplorano il rapporto tra spazio fisico e virtuale, design e politica, ponendo al centro l’idea che lo spazio non sia neutro ma strutturante per la vita collettiva e la democrazia. La ricerca di Miessen e dei ricercatori coinvolti nella pubblicazione è fondamentale per comprendere come oggi più che mai il nostro senso di solitudine sia dato da un forte individualismo legato alla perdita del concetto stesso di spazio pubblico, sia esso concettuale o fisico, con la conseguente perdita del senso di collettività. 

Agonistic Assemblies, On the Spatial Politics of Horizontality di Markus Miessen, Sternberg Press 

Agonistic Assemblies, On the Spatial Politics of Horizontality di Markus Miessen, Sternberg Press 

Furnishing Fascism, Modernist Design and Politics in Italy di Ignacio G. Galán, University of Minnesota Press 

Interessante il punto di vista di Galán sul rapporto tra politica e design nel periodo del regime fascista in Italia. Attraverso un’indagine sulla produzione dei più grandi maestri riuniti attorno alla figura di Mussolini, Galán indaga come il fascismo sia entrato nella vita dei cittadini attraverso il disegno degli oggetti ad uso quotidiano. Quello che credo sia importante di questa pubblicazione è il punto di vista internazionale di Galán su un momento storico che, per quanto nel corso del tempo sia stato oggetti di numerose, numerosissime mostre, pubblicazioni, convegni, continua ad offrire nuovi spunti per l’arte, l’architettura e il design e la cultura in generale. 

Furnishing Fascism, Modernist Design and Politics in Italy di Ignacio G. Galán, University of Minnesota Press

Furnishing Fascism, Modernist Design and Politics in Italy di Ignacio G. Galán, University of Minnesota Press

16 dicembre 2025
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