Cinque mostre da non perdere per chi è in giro per l'Europa e non solo

Scatto alla mostra The Genesis di Do Ho Suh alla Tate Modern Gallery di Londra

Do Ho Suh, Tate Modern, Londra - Ph. Tate Photography Jai-Monaghan

La Biennale Solare e le iconiche architetture tessili di Do Ho Su. E un secolo di nuoto, l'inventiva degli anni ’40 e l’attualità degli Shaker. Per chi ama il design - passato, presente e futuro

Splash! A Century of Swimming and Style 

È tempo di tuffarsi nell’estate... e in una mostra che celebra l’amore per l’acqua! Un viaggio tra oltre 200 oggetti che raccontano la passione per il nuoto, dall’eleganza delle piscine al fascino dei lidi balneari, fino alla bellezza selvaggia dei paesaggi naturali. Un’esplorazione unica che intreccia sport, stile, architettura, società e ambiente.

Da che cosa farsi sorprendere? Dal modello architettonico del Centro Acquatico di Londra di Zaha Hadid per le Olimpiadi 2012 ispirato alla geometria fluida dell'acqua in movimento al The Seagull and the Windbreak, la prima capanna da spiaggia accessibile a disabili in carrozzina realizzata da ABIR Architects e Peter Lewis / AEREA Design nel 2011. E poi, dalla sfilata di costumi da bagno iconici come lo Jantzen in lana degli anni '30 al rivoluzionario bikini di Louis Réard, al celebre e discusso LZR Racer, sviluppato da Speedo con la NASA e l’Australian Institute of Sport nel 2008, così performante da essere bandito per “doping tecnologico” poco dopo.

Per chi vuole scoprire come il design abbia plasmato (e continui a farlo) il nostro rapporto con l’acqua. 

Dove: The Design Museum, Londra
Quando: Fino al 17 agosto 2025

ingresso mostra Splash!

Splash! A Century of Swimming and Style, The Design Museum, Londra

Boom: Art and Design in the 1940s

Se la necessità aguzza l'ingegno, la pressione della guerra, negli anni '40 ha generato bellezza e creatività. Nonostante le forti avversità, in quel periodo aleggiava un forte spirito di inventiva tecnologica. Si pensi al compensato curvato, segno distintivo della produzione degli Eames, sviluppato in primis con finanziamenti della Marina statunitense per le stecche di emergenza per gli arti dei feriti o al polietilene dei contenitori da cucina di Earl Tupper messo a punto inizialmente per i radar da DuPont.

Oltre 250 opere tra dipinti, arredi, abiti e oggetti vari raccontano non solo del perfezionamento dei materiali, ma anche dei linguaggi estetici chiave che avrebbero poi segnato i decenni successivi: nell'arte, con i primi passi di Jackson Pollock nell'Espressionismo astratto; nella moda, con la giacca di ispirazione militare disegnata da Elsa Schiaparelli con tasche profonde, che permettevano di uscire di casa senza borsa, nel caso in cui fosse stato necessario portare anche una maschera antigas.  

Per chi crede che la bellezza potrà ancora salvare il mondo.

Dove: Philadelphia Museum of Art, Filadelfia
Quando: Fino al 1 settembre 2025

dettaglio disegno mostra Boom

Boom: Art and Design in the 1940s, Philadelphia Museum of Art

Soleil·s | Solar Biennale 2 

La biennale solare, creata nei Paesi Bassi nel 2022, dalle designer Pauline van Dongen e Marjan van Aubel, nasce come piattaforma di riflessione sulle sfide dell'energia solare e, in questa seconda edizione, affronta il potenziale simbolico e trasformativo del sole, evidenziando come la progettazione solare vada oltre l'innovazione energetica. Questa stella, infatti, non è solo la nana gialla che dà vita al mondo, ma è tanto altro.

Cinque i concetti fondanti legati alla poliedricità della stella madre e qui presentati: rivitalizzazione energetica, eliotropismo, gravità simboliche, transizioni e melodia. Tra installazioni, oggetti, film, materiali innovativi, spazi immersivi e creazioni di designer e artisti, come Òlafur Elìasson, Liam Young, Andreas Gursky, l'obiettivo è stimolare a ripensare in modo nuovo il rapporto con la salute, la politica, l'urbanistica e l'inclusività e ispirare percorsi per de-carbonizzare i nostri stili di vita. E per rendere il messaggio ancora più immediato, una serie di aperture fatte ad hoc permettono alla luce di permeare gli spazi interni.  

Per chi vuole indagare il tema della transizione ecologica da un punto di vista simbolico, politico, ed estetico. 

Dove: MUDAC – Musée de design et d’arts appliqués contemporains, Losanna
Quando: Fino al 21 settembre

scalinata mostra Solaris al Mudac

Solar Biennale Soleils - Ph. Cynthia Ammann

The Shakers: A World in the Making  

Hanno decisamente influenzato il mondo del design e quanto ci hanno lasciato affascina ancora oggi per la sua attualità. Gli Shakers, la comunità religiosa creata da una lavoratrice tessile nella Manchester di fine '700, hanno creato un mondo a loro immagine e necessità, dove design e architettura rappresentavano semplicemente un’espressione di convinzioni legate alla collettività, al lavoro e all’uguaglianza sociale.  

Con l'allestimento dei Formafantasma, la mostra presenta 150 pezzi tra mobili, utensili e beni commerciali, provenienti in gran parte dallo Shaker Museum di Chatman, NY, che evidenziano i tratti caratteristici del loro operare: il miglioramento degli oggetti di uso quotidiano e il conseguente adattamento a usi specifici. E per creare nuove connessioni con uno degli esperimenti più avvincenti della storia di vita comunitaria alternativa sono stati chiamati a esprimersi sette artisti e designer di oggi. Come scrive Mea Hoffmann, una delle curatrici, "gli Shakers sono una provocazione per il design di oggi".

Per chi ama riflettere sulle possibilità offerte dai valori della tradizione.

Dove: Vitra Design Museum, Weil am Rhein
Quando: Fino al 28 settembre

The Shakers: A World in the Making al Vitra Design Museum

The Shakers: A World in the Making, Vitra Design Museum

Walk the House

Seoul, New York e Londra. Tre città che Do Ho Suh, scultore coreano classe 1962, chiama casa, avendovi vissuto in questi ultimi trent'anni. Ispirandosi alla sua storia di migrante, la ricerca artistica di Suh parte proprio dal concetto di “casa” che, insieme a memoria e identità, sono l'essenza di questa affascinante retrospettiva dove architetture tessili fantastiche, in scala 1:1, dialogano con interventi site-specific, video e opere inedite e su carta.

Il titolo della mostra, ripreso da un'espressione coreana riferita all'hanok - la dimora tradizionale smontabile e rimontabile altrove, riflette pienamente l'idea di trasportabilità di un edificio ed esamina la relazione tra architettura, corpo e memoria. "Lo spazio che mi interessa non è solo fisico, ma anche intangibile, metaforico e psicologico" dichiara Suh. "Per me, 'spazio' è ciò che comprende tutto".

Per chi vuole capire quanto gli spazi in cui viviamo ci definiscono.

Dove: Tate Modern, Londra
Quando: Fino al 19 ottobre  

ritratto di Do Ho Suh all'interno della mostra The Genesis Exhibition alla Tate Modern Gallery di Londra

Do Ho Suh, Tate Modern, Londra - Ph. Gautier-Deblonde

9 giugno 2025
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