Una mostra, un francobollo, e un brand update a 360 gradi. Ce ne parla Andrea Meneghel, Direttore Marketing, Innovazione e Sostenibilità FederlegnoArredo
10 appuntamenti tra design, arte e architettura per prepararsi all’autunno

Venice Design Biennial
Una selezione di eventi culturali da segnare in agenda. Da Milano a Venezia a Roma, passando per Napoli
La scala è quella locale, della dimensione umana: eccetto per il lavoro di Giuditta Vettese, giovane performer italiana che a Londra porta in scena lo sguardo, il corpo e pudore come strumenti di connessione. Una incursione necessaria che risuona nelle esplorazioni creative, nei progetti e negli affondi culturali di Edoardo Tresoldi a Matera e Duccio Maria Gambi a Milano, di Francesco Faccin e Beppe Finessi a Roma e Davide Biancucci a Gessate, di Anna Quinz a Napoli, Paola Niccolin a Piacenza e Giovanna Massoni a Como. Dieci momenti di riflessioni, dieci opportunità per riflettere sul tempo che stiamo attraversando e provare a riconnetterci con ciò che rischiamo di perdere. Definitivamente.

Venice Design Biennial
Extinction / Salvation è Il tema curatoriale proposto dai curatori Luca Berta e Francesca Giubilei per la quinta edizione del festival lagunare. Tra gli oltre 40 i designer selezionati in mostra, Lucia Massari allo Spazio Arte Contemporanea SPARC* e Guillermo De Yavorsky allo Space for the Arts SPUMA. “Ci estingueremo tutti. Con riluttanza oppure con gioia. O forse al contrario, ci salveremo tutti? Il tono apocalittico è così diffuso, che ognuno per difesa adotta il suo riflesso condizionato preferito: condiscendenza nichilista, ribellione attivista, messianesimo, negazionismo, indifferenza, benaltrismo… Il design si trova in una posizione singolare”, sentenziano i curatori citando Emanuele Coccia, “affrontare l’imperativo neoanticapitalista partendo da un’intrinseca fede residuale negli oggetti. Portatori di senso nella vita quotidiana”. Lunga vita al design.
Dove: SPARC* + SPUMA, Venezia
Quando: sino al 2 novembre

Ph. Delfino Sisto Legnani, Piercarlo Quecchia
Dark Times, Bright Signs
Panorammma, Jirah, Diaphan Studio, Duccio Maria Gambi, Joy Herro, Natalia Triantafylli, Unicoggetto / Zihan Zhao e Wei Xiaoyan sono gli art designer protagonisti dell’installazione ‘A journey shaped by form, matter, and the shadows we live with’, nella galleria milanese nel cuore di Brera. “I tempi sono stati bui più di una volta nella storia, e il mondo cade a pezzi da secoli, lo si ripete da sempre, generazione dopo generazione”, dichiara Valentina Ciuffi, curatrice della mostra (con Studio Vedèt alla direzione creativa e allestimento di Space Caviar). “Oggi però la distopia è visibile in HD, certificata, vissuta in tempo reale tramite le tecnologie e corroborata da tesi scientifiche accessibili a tutti. E non solo, il pensiero apocalittico ci circonda, è diventato mainstream”. In mostra oggetti che assorbono, interpretano, esorcizzano, sentono il mondo e lavorano sull’interiorità. La creatività, un’arma apotropaica.
Dove: Delvis (Un)Limited, Via Fatebenefratelli, 9, Milano
Quando: dal 24/09/2025 al 01/02/2026

Piedistalli
Sorregge, innalza, mette in luce: pur restando nell’ ombra, il piedistallo agisce; attraverso la forma, il materiale, l’altezza e la disposizione, guida il nostro sguardo. Non è mai neutro. Il piedistallo, dunque, non è solo un supporto, ma un mediatore tra l’opera e il mondo, tra l’artista e lo spettatore. Non è mai neutro. La personale di Francesco Faccin alla galleria Giustini Stagetti è una riflessione davvero poetica e radicale che riconosce dignità progettuale al ruolo del supporto. Soglia, presenza e dispositivo attivo nello sguardo dell’osservatore quello, la mostra “scardina le gerarchie visive e concettuali per dare la parola al servo muto”, dice Francesco Faccin. “Il mio è un gesto di ascolto verso ciò che normalmente tace. Una celebrazione di ciò che è marginale e che si fa centro”. Coerente, sempre.
Dove: Galleria Giustini Stagetti, Via Gregoriana 41, Roma
Quando: dal 10/10/25 al 15/11/25

Ph. Tiberio Sorvillo
Sciscioré. Il gioco come gesto alpino
Un titolo, Sciscioré, che prende in prestito la parola ladina del gioco delle biglie e restituisce naturalmente la musicalità partenopea: un gioco di contaminazioni linguistiche che anticipa ciò che andrà in scena negli spazi de La Santissima a Napoli. Qui infatti, in questo hub affacciato sul Parco dei Quartieri Spagnoli, planerà la mostra a cura di Anna Quinz: un affondo nel design alpino che proprio sotto la lente del gioco, recupera la matrice storica del giocattolo. 24 i designer coinvolti, selezionati per restituire a questo ambito di ricerca, che nel tempo di è sviluppato attorno alla montagna, un senso autentico e profondamente contemporaneo. Arredi, complementi, lampade e tessuti, realizzati in legno, ceramica, acciaio e vetro punteggiano “un mondo tutt’altro che uniforme e cristallizzato. Piuttosto un patrimonio di competenze e lavorazioni straordinarie che, senza trasmissione, rischiano di andare perdute”, sottolinea Quinz. Quella del gioco è un’arte da proteggere.
Dove: La Santissima, Edit Napoli
Quando: dal 10 al 12 ottobre 2025