Dalle case-concept firmate da Tadao Ando alle strutture immerse nella natura taiwanese, passando per rifugi biofilici e architetture sostenibili: un viaggio tra immobili che diventano luoghi dell’anima, dove natura e sogno si incontrano in perfetta armonia
Milano Cortina 2026: un bivacco autosufficiente firmato Carlo Ratti
Realizzata in collaborazione con il Salone del Mobile.Milano, un’architettura dal design lineare e discreto, in grado di fondersi con l'ambiente circostante in alta quota in profonda connessione con la natura
Il bivacco rappresenta la massima sintesi di quella che è un’architettura essenziale, funzionale e in grado di rispondere a performance in condizioni estreme in alta quota. In occasione delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, in programma dal 6 al 22 febbraio, lo CRA-Carlo Ratti Associati ha realizzato in collaborazione con il Salone del Mobile un progetto che conquisterà le vette delle Alpi, sfidando le altitudini.
Il bivacco progettato dallo studio di architettura torinese è realizzato mediante tecniche digitali ed è pensato per essere in armonia con il contesto alpino. Per ridurre al minimo l’impatto visivo di questa architettura, lo studio ha realizzato una scansione 3D delle formazioni rocciose delle Alpi, che ha ispirato il design della struttura.
Dal punto di vista materico, lo studi ha optato per l’uso di legno lamellare incrociato (CLT), aerogel e metallo che rende omaggio alle formazioni cristalline delle Alpi, integrandosi perfettamente con l'ambiente circostante. Progettato per essere completamente autosufficiente, il bivacco è caratterizzato da una parete vetrata ed è equipaggiato con un impianto fotovoltaico da 5 kW con accumulo, che fornisce energia per tutte le sue esigenze energetiche, compresa la connettività di rete. Per aumentare la visibilità in caso di condizioni di visibilità limitata, una luce rossa brillante si attiva riducendo l'impatto visivo ma garantendo comunque la sicurezza nei momenti critici.
“Per il Salone, il bivacco di CRA-Carlo Ratti Associati trasmette una visione del design che condividiamo: è capace di fondere paesaggio, innovazione e rispetto. Parla di un futuro in cui l'architettura non si impone, ma si adatta, osserva e dialoga con l'ambiente, mettendo in risalto il nostro materiale d'elezione, il legno, come emblema del dialogo con la natura. È un gesto che trasforma la ricerca in una forma di armonia con il mondo naturale e che, nel suo viaggio dalla nostra Milano alle Alpi, esprime i principi che condividiamo: un design circolare e responsabile”, ha dichiarato Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano.
“Purtroppo, oggi i bivacchi spesso sembrano dirigibili atterrati sui nostri splendidi paesaggi alpini. Abbiamo adottato l'approccio opposto: una struttura che si integra il più possibile con l'ambiente circostante”, ha affermato Carlo Ratti, professore al MIT e al Politecnico di Milano, cofondatore di CRA e direttore della Biennale Architettura 2025. “Il grande architetto italiano del XX secolo Gio Ponti una volta disse che l'architettura è ‘come un cristallo’. Abbiamo preso alla lettera questa affermazione in questo progetto, utilizzando la fabbricazione digitale per progettare un bivacco come se fosse parte delle formazioni rocciose naturali che modellano le Alpi”.
Il bivacco vedrà il suo debutto nel contesto urbano nella città di Milano, per poi essere trasportato in elicottero nella sua sede permanente sulle Alpi, dove fungerà da rifugio permanente per gli alpinisti. Questo ciclo di vita in due fasi incarna i principi più profondi del design circolare, con la struttura che collega la cultura urbana e il patrimonio montano in modo sostenibile e duraturo.



