Le scelte di Elena Salmistraro per la rubrica Music & Design
L’artista e product designer italiana cura una playlist musicale per i lettori del Salone del Mobile.Milano
Nella rubrica Music & Design, un designer seleziona per i lettori del Salone una dozzina di canzoni che lo ispirano maggiormente nel suo lavoro quotidiano.
Fare design, per Elena Salmistraro, è un processo profondamente intimo ed emotivo, uno sfogo creativo motivato dal desiderio di mantenere la memoria dei migliori momenti passati, quelli che ci formano nelle persone che siamo oggi.
Questa tendenza permea in tutto ciò che progetta, ed è il filo conduttore della musica da lei selezionata per la sua entry Music & Design. “La mia playlist si nutre principalmente di ricordi ed emozioni”, lei dice, “proprio come il mio lavoro.” Alt rock e pop sperimentale sono i generi che raccontano la sua storia e che l’accompagnano nel diventare l’eclettica designer che è oggi.
Qui sotto le selezioni di Elena Salmistraro per la rubrica Music & Design di questa settimana. Potete ascoltare la playlist nella sua interezza su Spotify e trovare tutte le altre playlist di M&D sul nostro profilo.
Sweet Transvestite di Tim Curry, da The Rocky Horror Picture Show
È uno dei miei film/spettacoli preferiti, ed ha una colonna sonora incredibile. L’avrò visto una ventina di volte considerando anche il meraviglioso spettacolo al Cinema Mexico. Potrei parlarne per ore, ma non credo abbia bisogno di spiegazioni o commenti, è semplicemente un capolavoro.
Babooshka di Kate Bush
È un brano che suonava spesso in casa mia quando ero bambina, perché piace molto a mia madre. Mi ricorda delle belle giornate, mi rende felice.
Fake Plastic Trees di Radiohead
L’adolescenza, fatta di riflessioni e turbamenti, ma anche di libertà e ribellione.
Psycho Killer di Talking Heads
Energia… mi carica. L’ascolto a palla prima di iniziare qualsiasi attività impegnativa, dalle prime lezioni di snow-board a 14 anni all’ultimo progetto chiuso 3 mesi fa… e poi “I'm tense and nervous and I can't relax / I can't sleep 'cause my bed's on fire, don't touch me, I'm a real live wire / Psycho Killer” mi ricorda molto le situazioni di stress.