Mostre ed eventi culturali al Salone del Mobile.Milano 2023

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Curati da Beppe Finessi e progettati dallo studio Formafantasma, i momenti e gli spazi del programma culturale di questa edizione del Salone del Mobile.Milano si articoleranno nei padiglioni di Euroluce offrendo una moltitudine di contenuti diversi, tra cui un palinsesto di talk con grandi protagonisti, a cura di Annalisa Rosso

Tra le molte novità del Salone del Mobile.Milano 2023 vi è anche quella, rivoluzionaria, di spostare l’evento culturale dal centro città ai padiglioni della fiera, per un’integrazione totale, immersiva e complementare tra i contenuti dei due momenti espositivi. Addirittura, il programma culturale 2023, si innesterà in maniera diffusa e capillare tra i nuovi spazi immaginati nei quattro padiglioni di Euroluce, dove lo studio Lombardini22 ha progettato un nuovo percorso di visita ad anello irregolare, intervallato da spazi pubblici, luoghi di sosta e di incontro, e momenti di apprendimento. Qui si alterneranno contenuti interdisciplinari ed esperienziali, che spazieranno dall’architettura all’arte con mostre, talk, workshop, installazioni site-specific.

Il programma culturale

La curatela del programma culturale è affidata a Beppe Finessi, docente e critico di design con grande esperienza nell’orchestrare contenuti multidisciplinari e multimediali in grado di compenetrarsi e aggiungere livelli di lettura sfaccettati ai temi affrontati. L’evento culturale di questa edizione è quindi articolato in modo da fornire scorci di approfondimento su diverse tematiche, dalle più tecniche a quelle più spiccatamente artistiche, attraverso sette Costellazioni – esposizioni nell’esposizione a cura di Finessi, che si sviluppano nella forma di intermezzi architettonici lungo l’intero percorso, e il cui progetto di allestimento è firmato da studio Formafantasma – e quattro mostre affidate ad altrettanti curatori ed exhibition designer.

Aurore, la piazza progettata da Formafantasma

Il concept che terrà insieme gli aspetti allestitivi, commerciali e culturali di Euroluce 2023 è The city of lights, un impianto di tipo urbanistico all’interno del quale si attivano diversi momenti di scambio, riposo, confronto e formazione. Al cuore di questi spazi, al padiglione 13, sarà allestita Aurore, una piazza e arena progettata da studio Formafantasma che, come nello spazio pubblico di una città, permetterà di ospitare diverse attività, offrendo allo stesso tempo esperienze immersive e riflessive progettate ad hoc.

I talk curati

Aurore è anche il luogo dedicato ai diversi talk che si susseguiranno nelle giornate del Salone del Mobile.MIlano. Il programma di incontri, curato da Annalisa Rosso, avrà un particolare focus su illuminazione, tecnologia e sostenibilità, arricchendo la Manifestazione di conversazioni e dibattiti tenuti dalle voci più brillanti sulla scena contemporanea del progetto. Un invito concreto a riflettere e condividere pensieri che siano costruttivi rispetto alle tematiche dell’agenda comune come la transizione ecologica e il ruolo della tecnologia nel futuro prossimo. Shigeru Ban, Nao Tamura, Kjetil Trædal Thorsen e Marius Myking di Snøhetta e Andrea D’Antrassi di MAD - tra i primi nomi annunciati - verranno interrogati da altrettanti giornalisti internazionali su come l’innovazione nel campo dell’illuminazione migliorerà il nostro vivere di domani. 

Nello spazio di SaloneSatellite, interverrà inoltre il protagonista della storia del design italiano Gaetano Pesce. La manifestazione dedicata ai designer under35 dialogherà anche con i direttori di alcune delle più prestigiose scuole di design del mondo - ECAL (Svizzera), Scuola del Design / Politecnico di Milano (Italia), Tongji University (Cina), Design Academy Eindhoven (Olanda), School of Design / Pratt Institute (USA) - con la tavola rotonda Design: DOVE VAI?, moderata da Annalisa Rosso.

Ai talk si affiancano due Tavole rotonde curate da Jacopo Acciaro / Voltaire Lighting Design con il supporto di IALD, AIDI e APIL, La città e i luoghi del vivere: interventi architettonici a uso terziario con alto impatto sul contesto urbano e sociale e Valorizzazione dell’architettura storica in relazione ai nuovi interventi urbani. Il tema sono i processi evolutivi dell’architettura contemporanea che daranno vita a un momento di approfondimento trasversale che vedrà protagonisti personaggi di rilievo nell’ambito della progettualità urbana, sostenibile, illuminotecnica e paesaggistica.

Gli eventi in programmazione si arricchiranno presto anche degli appuntamenti organizzati dalle aziende. Nella pagina eventi e sull'app ufficiale di Salone aggiornata, è possibile trovare maggiori dettagli e informazioni.

Le quattro mostre

Massimo Curzi, curerà e allestirà la personale di Hélène Binet, una delle autrici più significative della fotografia contemporanea, mostrando, attraverso una selezione originale di immagini, come il suo lavoro indaga la relazione tra luce naturale e architettura.

Di Martina Sanzarello sarà la cura e l’allestimento della mostra che rende omaggio alla lampadina a incandescenza: una storia contemporanea, tra arte e design, costruita come una sequenza di lampadine che dal suo primario e pragmatico uso si trasformano in oggetti spiazzanti e piccole installazioni sperimentali.

A cura di Matteo Pirola, poi, una carrellata di “stelle artificiali”: gli apparecchi luminosi che i “designer-astronomi” di oggi stanno indagando, oggetti che presentano accadimenti luminosi, sfere orbitanti, superfici riflettenti, eclissi abbaglianti, aurore colorate allestite dallo studio From outer Space.

Michele Calzavara sarà, invece, il curatore di una rassegna d’immagini di architettura degli interni dove protagonista è la luce artificiale: un percorso popolato di accenti e punti di luce, in cui riconoscere una fonte luminosa che abita e trasforma lo spazio in modo speciale; l’allestimento di questa mostra, realizzato da Berfu Bengisu Goren, avrà una natura ibrida, poiché prevede la presenza simultanea di due funzioni, quella di spazio espositivo vero e proprio e quella di spazio dedicato a workshop delle aziende espositrici, incontri professionali e dimostrazioni tecniche e tecnologiche.

L’opera site-specific e il bookshop

Infine, Maurizio Nannucci, tra i più potenti interpreti della luce artificiale nell’arte contemporanea, realizzerà una grande un’installazione site-specific, una lunga scritta luminosa al neon: You can imagine the opposite che, idealmente, esorta a “immaginare il contrario”, a un fare creativo, curioso e virtuoso. Altro luogo significativo, vero e proprio “presidio culturale”, sarà la libreria specializzata in design, arte e illustrazione, a cui si aggiungono anche libri di letteratura, che, in varie declinazioni, esplorano il tema della luce. Lo spazio sarà a cura di Corraini Editori mentre il progetto è dello studio Formafantasma, che l’ha concepito come luogo intimo, caldo, avvolgente.

 

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