Non solo luoghi del divertimento, ma veri propri cardini della socialità dove gli individui si incontrano, creano legami e costruiscono fiducia
Giulio Ghirardi e le case degli altri

Progetto Mia Dalton - Los Angleles
Bastano pochi oggetti per capire cosa racconta una stanza. Hai mai letto tra le crepe sui muri, nelle venature del parquet?
Aprire la porta piano e scoprire con stupore un divano in velluto perfettamente spazzolato, un grande specchio da muro e una luce ambrata che, coraggiosa, si è fatta strada tra le tende ampie.
Le case degli altri, sono da sempre perfette scenografie di narrazioni immaginarie. Pensare a cosa può essere accaduto al loro interno leggendo tra le crepe sui muri, sbirciando nelle librerie.
Bastano pochi oggetti per raccontare una storia e le fotografie di Giulio Ghirardi sfamano la mente di chi viaggia con la fantasia.
Il suo percorso ha inizio nell’architettura, frequentando il Politecnico di Milano, in seguito a una laurea triennale a Strasburgo. La passione per le immagini si accende invece molto tempo prima, quando all’età di dodici anni parte per un viaggio negli Stati Uniti con i genitori e porta a casa i suoi primi ricordi da sviluppare.
Grazie ai suoi studi impara a guardare gli spazi e conoscere i materiali, ma le lunghe attese sono in contrasto con chi ha il piacere di vedere presto un risultato. Con la fotografia, invece, scopre la soddisfazione dell’immediato, aggettivo che rimane distante dal mondo delle strutture.

La seconda edizione dei Tavoli di Lavoro (Eco) Sistema Design Milano
Dal ruolo delle politiche culturali e della formazione, alla nascita di nuovi pubblici e pratiche emergenti, fino alle reti innovative tra territori e design. Il racconto della giornata di lavoro di giovedì 25 settembre nell’ambito del progetto di ricerca promosso dal Salone del Mobile e dal Politecnico di Milano

Il Salone del Mobile debutta in Arabia Saudita
Dal 26 al 28 novembre, con "Red in progress. Salone del Mobile.Milano meets Riyadh", il Salone accenderà di rosso il King Abdullah Financial District di Riyadh con un’installazione curata dallo studio d’architettura Giò Forma, un intenso programma culturale e una piattaforma B2B, punto di incontro tra Made in Italy ed ecosistema del progetto saudita