Storie Christophe Pillet racconta Echoes Testo di Marilena Sobacchi Aggiungi ai preferiti Una seduta che intreccia qualità ed emozione per resistere al tempo e alle mode Descrivi Echoes in poche parole. I miei oggetti sono sempre volutamente un’espressione di grande semplicità: Echoes, per esempio, è un sistema di sedute dal disegno lineare e pulito, che combina l’utilizzo di una struttura rigorosa in metallo e un fine intreccio in cordoncino di carta per la seduta e lo schienale; una lavorazione complessa che rimanda a tradizioni antiche. Che obiettivo stavi cercando di ottenere? Il mio concetto di design si basa sul principio che il valore dell'oggetto, la sua qualità, la sua singolarità, la sua seduzione non dipendano dall'originalità o dalla stravaganza del disegno, ma al contrario dalla qualità della sua realizzazione. In Echoes questo è dimostrato dalla lavorazione intrecciata a mano della seduta e dello schienale e dalla sinuosità delle linee. Il mio design si può riassumere come una ricerca dell’equilibrio, della qualità che un prodotto emana e delle emozioni che andrà a suscitare. In questo progetto, il concetto creativo è stata la chiave principale da cui tutto è derivato? Sì, senza dubbio. Quando disegno nuovi prodotti, penso sempre allo spazio in cui verranno inseriti: quello che è importante nel progetto, non è l’oggetto di per sé, ma è l’essere umano che ci vive e a cui questo oggetto deve servire, essere utile, fare parte del suo scenario di vita. Di pari passo va il concetto di bellezza associato all’oggetto: la bellezza è qualcosa che conta e che allo stesso tempo deve essere discreta. Che tipo di relazione si è instaurata tra te ed Echoes? Echoes insieme a Any Day e First Steps, rappresenta la mia prima collaborazione con Flexform. Lo stile di Flexform rispecchia quello che è il mio concetto di design – elegante e mai troppo appariscente – ed è per questo che da subito ho saputo trovare il mio posto all’interno di una collezione già numerosa. Echoes sarà tra dieci anni il segno tangibile di una collaborazione di cui sono estremamente felice e orgoglioso. Come e dove immaginare questo prodotto tra dieci anni? Echoes sarà tra dieci anni il segno tangibile di una collaborazione di cui sono estremamente felice e orgoglioso. Poiché il concetto che sta dietro ai miei prodotti è legato al loro utilizzo nello spazio in cui vengono collocati, che sia domani o tra dieci anni, Echoes resterà un prodotto sempre attuale che riuscirà a suscitare emozioni genuine nel quotidiano. 19 agosto 2021 Share Altri articoli Storie La biblioteca delle vacanze. 5 libri “importanti” da assaporare con calma Dalle sedie di Robert Wilson alle favole sui Castiglioni. Dal Compasso d’Oro al pensiero di Beatrice Leanza a un bookazine sul luxury. Letture imprescindibili per chi ama profondamente questa disciplina Patrizia Malfatti Manifestazioni I nuovi arredi outdoor, tra sostenibilità, materia, colore Confortevoli e sostenibili, gli arredi per l’outdoor si declinano in molteplici interpretazioni, nel segno dell’innovazione e di una ricerca estetica sempre più evoluta Marilena Pitino Storie La biologia della luce, secondo Manuel Spitschan Cosa c’entra la cronobiologia con il design? Manuel Spitschan, professore alla Technische Universität München, ci spiega perché la luce è essenziale per il nostro benessere. E perché i designer dovrebbero saperne di più per progettare meglio Giulia Zappa
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