La favola di Formafantasma, la villa dei misteri di Rem Koolhaas, due riedizioni di libri-cult e le riflessioni sulla nuova alfabetizzazione ecologica. E tanti progetti di interior design
Christophe Pillet racconta Echoes

Una seduta che intreccia qualità ed emozione per resistere al tempo e alle mode
I miei oggetti sono sempre volutamente un’espressione di grande semplicità: Echoes, per esempio, è un sistema di sedute dal disegno lineare e pulito, che combina l’utilizzo di una struttura rigorosa in metallo e un fine intreccio in cordoncino di carta per la seduta e lo schienale; una lavorazione complessa che rimanda a tradizioni antiche.
Il mio concetto di design si basa sul principio che il valore dell'oggetto, la sua qualità, la sua singolarità, la sua seduzione non dipendano dall'originalità o dalla stravaganza del disegno, ma al contrario dalla qualità della sua realizzazione. In Echoes questo è dimostrato dalla lavorazione intrecciata a mano della seduta e dello schienale e dalla sinuosità delle linee.
Il mio design si può riassumere come una ricerca dell’equilibrio, della qualità che un prodotto emana e delle emozioni che andrà a suscitare.
Sì, senza dubbio. Quando disegno nuovi prodotti, penso sempre allo spazio in cui verranno inseriti: quello che è importante nel progetto, non è l’oggetto di per sé, ma è l’essere umano che ci vive e a cui questo oggetto deve servire, essere utile, fare parte del suo scenario di vita. Di pari passo va il concetto di bellezza associato all’oggetto: la bellezza è qualcosa che conta e che allo stesso tempo deve essere discreta.
Echoes insieme a Any Day e First Steps, rappresenta la mia prima collaborazione con Flexform. Lo stile di Flexform rispecchia quello che è il mio concetto di design – elegante e mai troppo appariscente – ed è per questo che da subito ho saputo trovare il mio posto all’interno di una collezione già numerosa. Echoes sarà tra dieci anni il segno tangibile di una collaborazione di cui sono estremamente felice e orgoglioso.
Echoes sarà tra dieci anni il segno tangibile di una collaborazione di cui sono estremamente felice e orgoglioso. Poiché il concetto che sta dietro ai miei prodotti è legato al loro utilizzo nello spazio in cui vengono collocati, che sia domani o tra dieci anni, Echoes resterà un prodotto sempre attuale che riuscirà a suscitare emozioni genuine nel quotidiano.

In ricordo di Robert Wilson
Il celebre artista americano ci ha lasciato all’età di 83 anni. Il Salone del Mobile.Milano ha avuto l'onore di collaborare con lui durante la 63a edizione, ospitando l’opera “Mother”, con musica di Arvo Pärt, al Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco, e durante la serata di apertura ufficiale al Teatro alla Scala con "The Night Before. Object Chairs Opera"

Un racconto della prima edizione di Euroluce International Lighting Forum
Ed Stocker, Europe Editor at Large di Monocle, restituisce una panoramica del debutto dell’iniziativa del Salone del Mobile.Milano per conoscere visioni, intuizioni, pratiche di ricerca dei protagonisti provenienti da tutti gli ambiti del mondo dell’illuminazione