Beni immobili e naturali

Nature Rocks, MVRDV Winy Maas, Jacob van Rijs, Nathalie de Vries

Nature Rocks, MVRDV Winy Maas, Jacob van Rijs, Nathalie de Vries

Dalle case-concept firmate da Tadao Ando alle strutture immerse nella natura taiwanese, passando per rifugi biofilici e architetture sostenibili: un viaggio tra immobili che diventano luoghi dell’anima, dove natura e sogno si incontrano in perfetta armonia

“Se ci venisse chiesto quale sia il più prezioso effetto benefico della casa, risponderemmo che essa fornisce un riparo alla rêverie, protegge il sognatore, ci consente di sognare in pace”

Nel suo ultimo libro “Bene Immobile” Deborah Levi cita Gaston Bachelard mentre si chiede quali proprietà avremmo posseduto verso la fine della vita. 
Nella mia lista rientrerebbe sicuramente casa Hadar (dal nome dello stilista italo - israeliano Lorenzo Hadar) sulle colline di West Hollywood firmata da Tadao Ando: un edificio di ampie vetrate che si sviluppa lungo un pendio con livelli a cascata perfettamente integrati nel terreno.
Un rifugio per l’anima protetto e minimale, in uno stile concettuale dove l’estetica è dominata da toni neutri che rendono il tutto più elegante.

Immersi pienamente nella natura - e altrettanto meravigliosi - lo sono anche le nuove infrastrutture turistiche a Jialeshui, all'interno del Parco Nazionale di Kenting, nella parte meridionale di Tawain, nota per le sue straordinarie formazioni rocciose zoomorfe, presentate da MVRDV (acronimo che racchiude le iniziali dei tre partner Winy Maas, Jacob van Rijs e Nathalie De Vries).
Proponendo una rete di nuovi percorsi e spazi pubblici oltre a tre nuove costruzioni (un centro di accoglienza con caffetteria e negozio di souvenir, uno spazio espositivo e uno dedicato ai servizi) che si mimetizzano nella geologia frastagliata dell’area, l’effetto creato è quello di una totale simbiosi tra natura e artificio, dove la sostenibilità ambientale è chiaramente al centro di tutto.

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Nature Rocks, MVRDV Winy Maas, Jacob van Rijs, Nathalie de Vries

Una simbiosi che fa da fil rouge all’interno del libro The House of Green (Gestalten, 2024), una raccolta delle più straordinarie architetture e degli interni che incorporano la natura nei loro progetti, esplorando i benefici che il verde dona agli ambienti domestici e ai luoghi di lavoro. Tra le firme: Carlo Ratti, esperti di design biofilico e giardinaggio. Per citare alcuni dei progetti descritti e analizzati, c’è Villa Achioté: il primo progetto in terra cruda della Costa Rica, con terra argillosa scavata dal suolo della giungla per la costruzione e utilizzata nei muri portanti perimetrali. Sempre Carlo Ratti firma insieme Bjarke Ingels il progetto del grattacielo CapitaSpring a Singapore.

Un altro esempio è la Green Tower del Shiroiya Hotel di Maebashi City, a poca distanza da Tokyo: un tempo storico ryokan, è stato ristrutturato dallo studio Sou Fujimoto Architects. Costituita da blocchi di vetro ricoperti da uno strato di rampicanti e sormontati da alberi di frangipani, Labri è invece una casa a padiglione, di Nguyen Khai Architects & Associates, Huế, in Vietnam, che assomiglia a una foresta.

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CapitaSpring a Singapore, Carlo Ratti e Bjarke Ingels - The House of Green, Gestalten

Green Tower del Shiroiya Hotel di Maebashi City, Sou Fujimoto Architects

Green Tower del Shiroiya Hotel di Maebashi City, Sou Fujimoto Architects - The House of Green, Gestalten

Labri una casa a padiglione a Huế, in Vietnam

Labri, Nguyen Khai Architects & Associates, Huế, Vietnam - The House of Green, Gestalten

Infine è grazie a Franco Raggi che mi sono imbattuta nella piccola e curatissima casa  - vacanze dell’architetto Gianni Pettena sull’Isola d’Elba, dove è ambientato parte del film che Francesca Molteni ha girato sul designer milanese, “Fare… Franco Raggi” presentato in Triennale Milano lo scorso aprile. Un piccolo museo di pezzi d’arte e di design (a cominciare dall’attaccapanni in metallo a forma di colonna dorica disegnato dallo stesso Raggi), l’abitazione era un vecchio ricovero per reti di pescatori ed è per questo che è completamente immersa nella macchia mediterranea. Secondo Pettena, “l’importante era stare lì, spenderci del tempo e capire quali sono le regole che già la natura o le preesistenze dettavano”. Dove poter sognare in pace.

27 ottobre 2025
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