Thomas Fuchs, l’artigianato con le lenti del design

salonemilano, Thomas Fuchs e Michou Mahatani

Thomas Fuchs e Michou Mahatani

Nelle sue linee di lampade e complementi per la tavola, il designer americano innamorato dell’Italia rilegge i canoni dell’artigianato artistico mondiale, aggiornandoli secondo i canoni di una contemporaneità ironica e teatrale

Per lo sguardo e la sensibilità di un europeo, l’American design è qualcosa di più di una etichetta nazionalistica. Con la generosità delle sue proporzioni e la sua inclinazione alla solennità, il progetto a stelle e strisce invoca una grandeur che è al tempo stesso ottimistica e concreta, mai lontana dalle pragmaticità del quotidiano ma sempre incline a incoraggiarne il riscatto. Thomas Fuchs, designer e fondatore del marchio eponimo gestito con il marito e formidabile braccio destro Michou Mahatani, non sfugge a questo imprinting, ma lo reinterpreta con il brio e la sensibilità di chi, dall’America, guarda all’artigianato artistico dell’Europa e del mondo come ad un territorio da sublimare con un volto nuovo. Mentre le sue collaborazioni – l’ultima con il marchio di porcellana Villari, che vedremo al prossimo Salone – si rivelano l’opportunità per confrontarsi con i savoir faire radicati di aziende storiche per immaginarne nuovi esiti, tanto fantasiosi quanto imprevisti. 

salonemilano, villari

Villari

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Villari

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Villari

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Villari

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Villari

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Sei un sostenitore di una "funzionalità emotivamente carica". Come ribalti un dogma storico del design, quello del legame tra funzione e uso, e perché secondo te l'emozione fa la differenza?

Nel mio processo di progettazione ci sono una scala e una proporzione predeterminate, ma è innanzitutto necessario che esista una ragione in grado di motivare il prodotto e che questa motivazione si traduca nella funzione, a sua volta allineata con il design e il materiale da utilizzare. 

Sono un designer influenzato dai materiali e dall'artigianato a mia disposizione e, guarda caso, anche l'artigianato che utilizzo nei miei progetti è di natura storica. Il complimento più grande che possa ricevere è che qualcuno abbia voglia di allungare la mano e toccare la consistenza e la forma dei miei oggetti. Questo dimostra una reazione istintiva e profonda, che viaggia verso tutti i cinque i sensi e risuona con il prodotto che ho creato. 

Le tue collezioni sono prodotte da abili maestranze, ma sovvertono i canoni classici dell'artigianato artistico. Qual è la reazione degli artigiani di fronte al tuo universo ironico, e come riesci a creare la migliore collaborazione possibile tra l'artigianato e il tuo design?

Lavoro con alcuni artigiani da molti anni. Tuttavia, ciò non ferma l'esitazione rispetto a ciò che voglio che creino, che si basa sulla mia forte conoscenza della funzione e del design, e sulla combinazione tra il loro talento e la mia immaginazione, così da ottenere la bellezza. Come designer che lavora con un artigiano che lavora con l'artigianato storico, sono fortemente radicato in un mestiere specifico e conosco molto bene la risposta “No”. Attraverso il dialogo permetto agli artigiani di vedere i miei sogni, così che loro stessi possano essere impressionati dall'arte che vive nella mia mente. 

Hai appena realizzato una nuova collezione per Villari, chiamata Garden of Eden, che vedremo presto al Salone. Quali immagini ti hanno ispirato?

Con Michou, mio marito e socio in affari, abbiamo acquistato anni fa una casa in Italia e ogni volta che ne abbiamo la possibilità visitiamo i grandi e piccoli giardini del Paese. Diciamo sempre che il mondo è diviso in due tipi di persone: le persone che vivono in Italia e quelle che vogliono vivere in Italia. Per me era molto importante continuare il DNA della storia di Villari, basato sul design floreale, e chiudere il cerchio ingrandendo la scala attraverso l’utilizzo dei fiori Giglio e Anemone, che non erano mai stati utilizzati in precedenza nei loro progetti. Il motivo floreale, elaborato nella trama di un nuovo lampadario, è stato combinato con la favola di Adamo ed Eva, che cominciano la propria storia nel giardino con il serpente e la mela, elementi che ritroviamo in una linea di sigari, vassoi per sigari, secchielli per champagne, sottobicchieri e stoviglie. 

Il tuo legame con l’Italia è di lunga data. Cosa ti piace del Bel Paese? Da grandi osservatori di arte e design come siete, come si sta rinnovando la visione del design e dell'artigianato italiano in America? Come si stanno posizionando invece alcuni Paesi emergenti nel campo del design, in particolare l’India, con cui collabori molto?

L’Italia, come ho detto sopra, è più di un “Bel Paese”. Il legame di Michou con l’Italia risale alla sua educazione europea e ai suoi studi universitari d’arte a Firenze, e così da quando ci siamo sposati il mio amore per l’Italia ha continuato a crescere. Michou afferma: "Thomas è il primo artista a progettare attraverso tutti i materiali, dal vetro di Murano, al legno, alla porcellana e al lino, essendo un amante del design delle iconiche aziende italiane a conduzione familiare come Cenedese & Seguso, The NapKing, Multiforme, Villari, Lavai e The Marble Collective. Anche quando lavoriamo in India, facciamo presente che vogliamo un prodotto artigianale indiano con una “finitura italiana”. Non si può sfuggire al fascino artistico del design italiano. L'Italia è nelle nostre vene, Michou e io abbiamo combinato la sua giovinezza in Italia e il mio lavoro in Italia, e siamo quasi italiani dentro e fuori! 

Durante la Miami Art Week, ospiti la tua annuale "Tavolo Dinner Series" a casa tua. Puoi dirci di più a riguardo?

Si tratta di un'invenzione di Michou, nata mentre era direttore del marchio Remy Martin Louis XIII. Quando ci siamo trasferiti da New York a Miami, Michou ha fatto un passo ulteriore iniziando a lavorare con la LNS Gallery ed altri artisti indipendenti. Con la Tavolo Dinner Series diamo la nostra casa ad un artista e lasciamo che la usi come una tela, ricreandola nella sua visione. Quindi progetto stoviglie e bicchieri ispirati ai suoi lavori, e infine Michou con la sua apparecchiatura ricrea un teatro nella nostra sala da pranzo, trasformando l'arte in 3D. Infine, preparo una cena casalinga tutta basata sull'abbinamento con questa proposta artistica! 

Quale nuovo progetto e collezione avremo la possibilità di vedere presto?

Siamo costantemente in contatto con altre leggendarie aziende di design per nuove collaborazioni. Il raggio d’azione di Michou è fondamentale per scoprire realtà con cui siamo in grado di lavorare, portando un aspetto del design o utilizzando le loro tecniche in un modo completamente diverso. Per ora lo terremo segreto, ma le nostre stoviglie in resina di bambù hanno ogni stagione nuove combinazioni di colori. Per la nuova versione, i colori blu cielo e verde si ispirano al mare e gli alberi presso la nostra casa in Puglia. 

14 febbraio 2024