Road to Salone 2024: un racconto da Berlino e Copenhagen
Tutti gli highlights degli incontri che hanno visto protagonisti il designer tedesco Konstantin Grcic, l’italiano Luca Nichetto e la giovane designer danese Felicia Arvid
Dopo Parigi e Londra, Road to Salone 2024 si è trasferito a Berlino e Copenhagen. Il viaggio a tappe per condividere le prime informazioni sulla prossima edizione di Salone del Mobile.Milano, in programma dal 16 al 21 aprile 2024, ha toccato alcune tra le più importanti capitali europee ed è pronto per ripartire oltreoceano. Prima a Miami, il 5 dicembre in occasione di Art Basel Miami Beach 2023, dove sono stati pianificati due eventi: un incontro con i professionisti di settore presso l’Istituto Italiano di Cultura e un’esclusiva serata di networking orchestrata con la rivista PIN-UP. Poi, sarà la volta di Dallas (23 gennaio), New York (25 gennaio), Las Vegas (20 febbraio) e Chicago (22 febbraio). Le tappe in Nord America sono progettate e coordinate con il supporto di ICE – ITA, Italian Trade Agency, l’agenzia per la promozione e l'internazionalizzazione delle imprese italiane all’estero, in collaborazione con le sedi locali di AIA, American Institute of Architects.
Lunedì 27 novembre, la tappa berlinese si è svolta nel suggestivo edificio in mattoni rossi risalente all'epoca della Gründerzeit, un tempo un carcere femminile, ora spazio intimo e riservato che ospita, oltre all’Hotel Wilmina, il Ristorante Lovis. La Germania si colloca al terzo posto come destinazione dell’export dell’arredo italiano − posizione registrata sia nel 2022 sia nel 2023 −, mentre gli operatori professionali in visita alla Manifestazione si sono attestati, nel 2023, in seconda posizione. Più di trenta le aziende tedesche espositrici e oltre duecento i giornalisti accreditati all’ultima edizione.
Special guest di questo terzo appuntamento è stato il designer tedesco Konstantin Grcic, che ha posto l’accento sull’importanza del design human-centred e dell’attenzione che la Manifestazione pone all’esperienza del visitatore. Il Salone, dunque, come luogo e momento imprescindibile non solo di business ma anche di incontro e confronto su tematiche più urgenti dell’agenda contemporanea come la sostenibilità. Gricic ha inoltre sottolineato la centralità della Manifestazione come momento imprescindibile per i giovani: “Incoraggio sempre i miei studenti a visitare il Salone del Mobile.Milano, perché è il luogo perfetto in cui fare rete con i coetanei e con altri designer che hanno lo stesso approccio alla professione. È un’occasione per costruire legami e amicizie che rimarranno con loro per il resto della vita. Per me è stato così e così lo vivo ancora oggi”.
Mercoledì 29 novembre, Road to Salone 2024 ha fatto tappa in Danimarca. L’incontro si è svolto presso Villa Copenhagen, suggestiva location ospitata all’interno dell’edificio datato 1912 che un tempo accoglieva l’ufficio Centrale delle Poste e Telegrafi danesi. Oggi l’hotel mantiene un fascino di inizio secolo a cui si è aggiunta un’impronta contemporanea. La scelta di Copenaghen non è stata casuale: la città è Capitale dell’Architettura 2023, grazie a un lungo percorso di sviluppo urbano e di impegno costante nel promuovere la qualità “del segno” e la responsabilità ambientale. I designer Luca Nichetto e Felicia Arvid, special guest della giornata, hanno posto l’accento su ibridazione e mobilità – intesa come viaggio ed esplorazione culturale – quali fenomeni alla base di nuove mappe della “progettualità” e sul binomio fra identità e nomadismo. Entrambi i designer, infatti, hanno costruito competenze e professionalità su tragitti, anche geografici, differenti da e per l’Italia, che hanno dato loro la possibilità di avere punti di vista qualificati e trasversali sul design e di applicare la creatività in ambiti eterogenei.
All’incontro ha preso parte anche Marva Griffin Wilshire, fondatrice e curatrice del SaloneSatellite e Ambassador Relazioni Internazionali del Salone del Mobile.Milano, madrina “professionale” di Felicia Arvid e di oltre 15.000 giovani talenti che il SaloneSatellite ha contribuito a lanciare. “Ho partecipato al SaloneSatellite per la prima volta nel 2018: fu un’esperienza molto emozionante, perché sentivo che era un’opportunità di mostrare il mio lavoro a un’audience internazionale nel settore design, e di formare nuovi contatti professionali”, ha ricordato Arvid. “Inoltre, per me, fu l’occasione di imparare molto: come espositore al SaloneSatellite si entra a far parte di un gruppo internazionale di giovani designer, che offre la possibilità di esplorare punti divista diversi e di scambiarsi consigli e racconti preziosi. Si è tutti nella stessa barca, in un certo senso, e questo crea una community molto interessante, capace di superare qualsiasi confine tra le culture”.
Nemmeno Luca Nichetto si è sottratto ai ricordi: “La prima visita, da studente, mi lasciò un’ottima impressione. A differenza di oggi, il Salone si teneva in città e non in uno spazio adibito alle fiere. Rimasi colpito dall’eccellente design italiano e dalle tante persone che condividevano il mio entusiasmo. Vedere gente di ogni provenienza apprezzare il miglior design al mondo fu per me di grande ispirazione”.
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