Giovedì 22 maggio, sull’isola di San Servolo, a Venezia, un ricco programma di workshop, talk, food e altre attivazioni culturali, oltre alle Green Practice delle aziende del design
Road to Salone 2024: il tour per promuovere la 62ª edizione

Reportage da Parigi e Londra, le prime due tappe del viaggio che attraverso le principali città europee e internazionali anticipa le novità della prossima edizione
Martedì 21 novembre, da Parigi, ha preso il via il tour internazionale del Salone del Mobile.Milano, un viaggio a tappe attraverso le principali città europee e internazionali nella cornice di luoghi votati all’ospitalità, nel segno dell’heritage o di un’idea di interior design sempre più contemporanea. L’obiettivo, anche quest’anno, è quello di coinvolgere una platea allargata di giornalisti e addetti ai lavori, con un ricco parterre di ospiti d’eccezione tra architetti e designer. Voci autorevoli della design industry che oggi sono chiamate non solo a progettare arredi, ma anche a elaborare idee e visioni del mondo condivisibili.
Filo conduttore degli interventi protagonisti di Road to Salone 2024 è il tema dell’abitare: durante le conversazioni con ospiti di rilevanza internazionale, si esplora come questo concetto sia in costante evoluzione. L'idea di abitare, anche nella sua accezione extradomestica, non è più legata al possesso, ma attiene sempre più a emozioni e relazioni umane. Tra i temi chiave degli incontri: l’importanza della capacità di visione e innovazione nel mondo dei grandi eventi e dell’industrial design; la necessità di una cultura sempre più umano-centrica e inclusiva, attenta alle comunità e ai singoli individui, l’esigenza di un dialogo multidisciplinare tra diversi orizzonti culturali e geografici e, non ultimo, la sostenibilità, un ambito che vede il Salone del Mobile già a un primo, importante traguardo, la certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile degli eventi, ottenuta con l’ultima edizione.
Nella capitale francese il tour si è aperto negli spazi del Cheval Blanc Paris, edificio storico rivisitato con spirito contemporaneo da Peter Marino affacciato sulla Senna, a cinque minuti dal Louvre, con vista sull’Ile de la Cité e una terrazza-giardino con orto urbano. La Francia, d’altronde, è stata la prima destinazione dell’export dell’arredo italiano nel 2022 e anche quest’anno si riconferma sul gradino più alto del podio, mentre gli operatori professionali in visita alla Manifestazione si sono attestati, nel 2023, in terza posizione.
La mattinata parigina si è aperta con un intervento di Gianfranco Marinelli, Presidente di Federlegno Arredo Eventi e Marco Sabetta, Direttore Generale del Salone del Mobile.Milano che hanno condiviso le prime informazioni sulla prossima edizione, in programma dal 16 al 21 aprile 2024: dall’evoluzione del layout e dei percorsi fieristici ai nuovi servizi e contenuti digitali, passando per le biennali di EuroCucina con FTK – Technology For the Kitchen e del Salone Internazionale del Bagno, fino ad arrivare alle celebrazioni dei 25 anni del SaloneSatellite. Per l’occasione, è stata presente Marva Griffin Wilshire, fondatrice e curatrice della Manifestazione dedicata ai designer under 35, nonché Ambassador Relazioni Internazionali del Salone del Mobile.Milano.
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Special guest dell’evento è stato il designer francese Patrick Jouin, che ha posto l’accento sulle affinità elettive tra la pratica del designer e la visione del Salone sul domani del progetto e dei grandi eventi. Una visione che intreccia, nel segno della twin revolution, due colori: il verde della sostenibilità e il blu dell’innovazione digitale. “Nel 1998 caricai in macchina due lampade, una sedia, un tappeto e un rotolo di linoleum, per andare a esporre al SaloneSatellite, per la prima volta a nome mio. Incontrai persone con le quali oggi condivido ogni anno questo appuntamento, dove chiunque può tentare la fortuna”, ha dichiarato Jouin ricordando la sua visita al Salone. “Giovane e inesperto – lavoravo con Philippe Starck – osservavo quello che sarebbe diventato il mio mondo. I migliori designer e i produttori internazionali si incontravano per condividere la propria passione, unendo affari e cultura in questo settore così ricco di savoir faire”.
Mercoledì 22 novembre, il tour ha fatto tappa a Londra: la Gran Bretagna è al quarto posto come destinazione dell’export dell’arredo italiano − posizione registrata sia nel 2022 sia nel 2023 −, mentre gli operatori professionali in visita alla Manifestazione si sono attestati, nel 2023, in undicesima posizione.
L’appuntamento si è svolto negli spazi del Bulgari Hotel London, albergo a 5 stelle vincitore di molti Awards inaugurato nel 2012 su progetto di Antonio Citterio. Qui i designer britannici Edward Barber e Jay Osgerby hanno posto l’accento sui processi di sperimentazione, ricerca e innovazione che, tanto i designer quanto il Salone, hanno sempre messo al centro della propria riflessione e pratica progettuale: è stato un racconto coinvolgente che ha esplorato i concetti basilari di materialità, sostenibilità e design. Nelle loro parole: “Il Salone del Mobile è l’evento più importante sul calendario di ogni designer. Siamo entrati in contatto con questa fiera eccezionale da studenti, verso la fine dei lontani anni Ottanta, quando abbiamo iniziato a conoscere l’affascinante mondo del design italiano. Allora il nostro unico accesso a questa dimensione passava da libri e riviste: avere l’occasione di fare esperienza diretta della sua speciale alchimia fu di grande ispirazione, e assolutamente indimenticabile. Nel corso degli anni il Salone si è evoluto, diventando un momento di incontro di importanza vitale tra colleghi e amici nel settore. Andando ben oltre le proprie origini nel settore del mobile, si è trasformato in uno spettacolo culturale di portata globale. Ormai è più di un semplice evento: è una celebrazione della creatività e, anzi, della cultura”.
Il 27 novembre, Road to Salone 2024 si sposterà a Berlino con il designer tedesco Konstantin Grcic. Infine, il 29 novembre, il tour arriverà a Copenhagen, con la partecipazione del designer italiano Luca Nichetto e la giovane danese Felicia Arvid.
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