Tra digitale e artigianato: il design raccontato dai magazine

Edicola Fiera Campionaria 1964

Edicola alla Fiera Campionaria di Milano del 1964, photo courtesy Archivio Fondazione Fiera Milano

Dove sta andando il design e soprattutto, come lo racconteremo? Ce lo spiegano DAMN°, Möbelmarkt e IFDM

Nel sesto appuntamento dedicato al racconto del design da parte delle redazioni di tutto il mondo, scopriamo che l’editoria – come il design – si adatta reattiva ai cambiamenti e mette in campo idee e risorse innovative.  

Qual è la prima e più importante missione delle riviste che raccontano tutto quello che riguarda il mondo del progetto? Gabrielle Kennedy, editor del magazine indipendente belga DAMN° (sempre attento a raccontare il design con uno sguardo critico dirompente), spiega che “DAMNº esplora il mondo culturale e le opinioni contemporanee dalla prospettiva del design, con un occhio verso il contesto esterno per andare anche oltre e comprendere lo scenario più ampio. Esploriamo l’universo del design dall’ideazione fino alla produzione, alla distribuzione e all’utilizzo finale. DAMNº desidera scoprire come si formano i designer, conoscere i meccanismi nascosti nella loro creatività e svelare come il loro lavoro interagisca con il sistema economico più ampio. Pur con un pensiero sempre critico e affilato, DAMNº sta sempre dalla parte del design e promuove una comprensione più profonda del design thinking e opportunità migliori per la sua applicazione. Raccontiamo di ricerca, materialità e produzione, ma anche sistemi, interventi e speculazioni. La crisi climatica è parte della nostra realtà condivisa e, qualsiasi punto di vista vogliamo assumere, la sua soluzione passa dal design.” 

L’approccio tagliente di DAMN° – forse la più attenta ai fenomeni critici dell’abitare contemporaneo in ogni sua scala – trova un corrispettivo speculare e complementare in quello di Möbelmarkt, rivista tedesca attenta a tenere traccia dei cambiamenti nel settore dell’arredo, dal punto di vista dei trend, certo, ma anche del mercato e – soprattutto – del lavoro, uno dei grandi valori di questo comparto. “Nel nostro numero più recente racconta Karin Henjesci concentriamo sul capire come sta cambiando il concetto di ‘premium living’ in Germania e in altri paesi dell’Europa centrale. Molti veri appassionati di design hanno lanciato nuovi piccoli brand per offrire prodotti originali e di buona qualità nel segmento dell’arredamento di fascia media. Nonostante possano dedicare solo un budget limitato al marketing, riescono ad attirare intorno a sé grandi comunità di fan grazie a Instagram, Pinterest ecc. In un mix eclettico, privati e professionisti hanno iniziato a mescolare questi nuovi brand – spesso legati allo stile scandinavo o mid-century – con pezzi di arredamento premium e di alta gamma prodotti da case di design tradizionali in Europa. Secondo noi questo cambiamento non è problematico, ma anzi aiuta i brand di design di alta gamma perché permette a un numero crescente di persone di apprezzare esempi di ottimo design. Finché i brand premium e di alta gamma sosterranno la propria aura di fascino, mentre allo stesso tempo riescono a comunicare con i clienti mettendosi al loro stesso livello, non avranno alcun problema. Sostenibilità, artigianato e totale trasparenza del processo produttivo sono fattori chiave per il successo.” 

Anche per le riviste italiane è importante valorizzare attitudini contemporanee al mondo del progettazione, raccontandone sfumature e peculiarità, sfruttando ed ottimizzando gli strumenti a disposizione. Tra queste IFDM compie 15 anni ed è l’occasione per fare il punto” – spiegano Ruben Modigliani e Paolo Bleve che, con il loro Interior Furniture Design Magazine, si preparano a raccontare il Salone del Mobile.Milano del 2022, appuntamento a cui manca ormai meno di un mese. “In questo lungo periodo la nostra testata è diventata un punto di riferimento nel mondo del b2b, parlando ad architetti, progettisti, produttori e a tutto il mondo del trade, mettendoli in dialogo tra loro, dagli Stati Uniti alla Cina. Un network che seguiamo e che ci segue. Nel 2019 abbiamo deciso di ampliare gli orizzonti del digitale con un nuovo palinsesto editoriale e con strumenti che corrispondono alla nuova quotidianità, facendo diventare l’edizione cartacea un oggetto da collezione, un documento che anno dopo anno registra lo stato delle cose. Per questo Salone il progetto viene potenziato proprio in questa direzione, con un redesign e una riorganizzazione dei contenuti incentrata sulla pluralità. Accanto alle anteprime di prodotto ci saranno punti di vista, voci ed esperienze. Tutti questi elementi verranno messi a confronto per tracciare un atlante di idee e di prospettive sul mondo del design. In parallelo, il rapporto tra carta e digitale diventerà ancora più stretto: nei giorni della Milano Design Week produrremo un appuntamento quotidiano di approfondimento, la nostra ormai tradizionale Daily Newsletter. Attraverso i nostri canali online veicoleremo contenuti multimediali esclusivi legati all’edizione cartacea e racconteremo quello che stiamo vedendo. Un modo – il nostro modo – per raccontare il Salone e la grande settimana del Design, momento straordinario di confronto e di progettualità, con il linguaggio della contemporaneità.” 

Scopri in anteprima i prodotti che verranno presentati al Salone del Mobile.Milano 2022