Milano città laboratorio
L’eccellenza formativa milanese, fucina di menti creative e ingegneristiche, Politecnico di Milano, che da pochi giorni ha inaugurato il nuovo Campus di Architettura, progetto dell’architetto Renzo Piano, rafforza la sua presenza cittadina investendo nei living-lab: “hub diffusi che rendono la formazione un atto di responsabilità sociale”, scrive Paola Carimati nel suo articolo.
Un viaggio attraversi i centri di ricerca del Politecnico di Milano, università leader che sta investendo in laboratori viventi: hub disseminati su tutto il territorio che trasformano l’educazione in responsabilità sociale. È tutta una questione di educazione: ridurre l’effetto serra, eliminare la produzione di CO2 e dare il via alla rivoluzione verde. Il rispetto per l’ambiente è un obiettivo che si può conseguire aprendo le nostre tradizioni centenarie, da sempre fondate su materie umanistiche, alla contaminazione con le discipline STEM, perché la sostenibilità sta diventando sempre più una questione di numeri. In Italia, il gap è di circa 30 mila esperti, quindi gli istituti culturali e di istruzione si assumono la responsabilità di formare nuove figure professionali che possano guidare l’Italia nella sfida della transizione ecologica. “Si tratta di un argomento della massima importanza per il Politecnico di Milano e per tutto il mondo della ricerca in generale. Green e digitale saranno le parole chiave d’ora in poi”, dichiara Ferruccio Resta, rettore del Politecnico. Nel corso di un programma sperimentale, l’università ha realizzato una serie di laboratori viventi, interdipartimentali ed internazionali, basati su design, architettura e tecnologia green (digitale o altro), alla ricerca del benessere economico ma specialmente di quello sociale, ambientale ed ecologico.
L’abstract dall’articolo di Paola Carimati
Crediti
Foto: Jacopo Gennari
Magazine: Elle Decor Italia
Editore: Hearst Magazines Italia spa
Versione originale pubblicata sul numero di giugno 2021 di Elle Decor Italia