Una conversazione con la fondatrice e curatrice della Manifestazione dedicata agli under 35, che quest’anno approda a Expo Osaka 2025, arricchendo il palinsesto del Padiglione Italia
I libri più interessanti su hospitality e dintorni

Hotel a cinque stelle, antichi palazzi nobiliari trasformati in guest house contemporanee, strutture-museo costellate di opere d'arte, case sull'albero nelle quali si può pernottare... esistono tanti tipi di progetti alberghieri diversi, con caratteristiche e difficoltà variabili. E per ognuno c'è un libro (o più) che lo racconta
Spazio transitorio per eccellenza, poiché a parte rare eccezioni nessuno vi soggiorna a tempo indeterminato, l'albergo è un luogo dove si incontrano persone ed esperienze. "Gente che viene, gente che va", come recita la frase che apre e chiude il film Grand Hotel con Greta Garbo e John Barrymore, e spesso chi esce è diverso da come era entrato.
Se nell'immaginario collettivo l'hotel è un simbolo del viaggio come movimento fisico e a volte anche interiore, il mondo dell'ospitalità riveste una grande importanza anche per i professionisti dell'architettura e del design e per le aziende impegnate nel settore del mobile. Per i primi, la progettazione di una struttura ricettiva è un importante banco di prova su cui sperimentare idee e soluzioni innovative che potranno poi trovare applicazione anche in altri ambiti. Per le seconde, l'hospitality rappresenta un segmento di mercato trainante e un bacino di committenza negli ultimi anni in grande sviluppo – lo abbiamo notato anche durante l'ultima edizione del Salone del Mobile.Milano, dove numerose proposte erano dedicate a questo comparto.
Per tutti, abbiamo selezionato una serie di letture che approfondiscono le diverse tipologie di hotel, comprese alcune emerse in tempi relativamente recenti, cercano di sviscerare il legame tra gli architetti e le strutture che frequentano come clienti, o semplicemente propongono una carrellata di progetti in cui lusso e design si sposano alla perfezione.

Culture: The Leading Hotels of the World, a cura di Spencer Bayley, Monacelli Press
Viaggiare è prima di tutto un'esperienza culturale: è questo l'assunto che sta alla base del secondo volume della collana sviluppata dalla blasonata casa editrice Monacelli Press, oggi parte della galassia Phaidon, insieme alla piattaforma The Leading Hotels of the World con i suoi oltre 400 alberghi di lusso sparsi per il mondo e alla società newyorchese The Slowdown. Gli 80 hotel a cinque stelle selezionati per questo coffee book e ritratti da fotografi internazionali non sono soltanto belli, ma hanno un legame profondo con il territorio che li ospita e promuovono attivamente l'arte, l'architettura o la gastronomia locali. Il Brown's Hotel di Mayfair, a Londra, per esempio, è il più antico della città ed è considerato ancora oggi un'icona dello stile british, portatore di un "certo non so che". Come scrive Pico Iyer nella sua prefazione: "la cultura è difficile da definire come 'bellezza' o 'gusto', ma la riconosciamo quando la vediamo: è quel tesoro nascosto che va oltre il semplice vedere le cose e ci regala un paio di occhi nuovi".

Where Architects Sleep, a cura di Sarah Miller, Phaidon
Il titolo di questa guida pubblicata nell'anno della pandemia da Phaidon e già diventata un piccolo classico, se aggiungiamo un punto interrogativo, è una domanda che tutti ci siamo fatti prima o poi: dove dormono gli architetti famosi? Che tipo di alloggio sceglie, cioè, quando si trova a viaggiare per lavoro o per diletto chi nel quotidiano progetta (anche) le lobby più sconografiche e le suite più sontuose del pianeta ragionando su quali accorgimenti utilizzare per favorire il riposo di altri? Il libro curato dalla giornalista Sarah Miller raccoglie i consigli di 250 progettisti tra i più rinomati, da Daniel Libeskind a Shigeru Ban, da Norman Foster a Kengo Kuma. Una curiosità: l'indirizzo più citato è quello del 7123 Hotel a Vals, in Svizzera. Niente di troppo sorprendente, dal momento che il resort condivide gli spazi con il complesso termale progettato da Peter Zumthor, nota meta di pellegrinaggio per gli appassionati di architettura e design.

Be My Guest. Contemporary Welcoming, a cura di Raul Betti, Elisa Pegorin e Greta Ruffino, Rizzoli
Dire che Aldo Parisotto e Massimo Formenton conoscono bene il mondo dell'ospitalità sarebbe un eufemismo: con il loro studio Parisotto + Formenton Architetti, fondato nel 1990, i due professionisti hanno progettato strutture ricettive e resort di lusso immersi in alcuni tra i più affascinanti paesaggi italiani, dalla riviera ligure alle Dolomiti. Un libro di recente pubblicazione ripercorre questo filone della loro carriera attraverso sei realizzazioni emblematiche, in cui la fusione armonica con il contesto è un elemento determinante. Tra queste, il pluripremiato boutique hotel Casa di Langa, affacciato su ettari di vigna piemontese, l'hotel Capitolo Riviera di Genova Nervi (ex Astor) ristrutturato in modo da non guastarne l'allure brutalista e una residenza di campagna del primo Ottocento trasformata in guest house per conto di un'azienda vinicola sulle colline di Arquà Petrarca, in Veneto.

Passalacqua. A love letter to Lake Como, Assouline
Eletto come miglior albergo al mondo nel 2023 dai compilatori del The World's 50 Best Hotels, un gruppo di 580 esperti anonimi, il Passalacqua di Moltrasio è un luogo carico di storia. Nella villa del diciottesimo secolo vista lago che lo ospita, infatti, pare abbiano dormito Napoleone Bonaparte, Vincenzo Bellini e Winston Churchill. Chi volesse conoscerne i segreti, e ammirare gli spettacolari giardini terrazzati sull'acqua o gli interni arredati all'insegna dell'eclettismo con tessuti Fortuny alle pareti, marmi e chandelier in vetro di Murano di Barovier & Toso, troverà tutto quello che cerca nell'elegante volume Passalacqua. A love letter to Lake Como uscito a giugno nella collana dedicata all'ospitalità dell'editore parigino Assouline, con gli scatti della fotografa Daria Reina e le illustrazioni di Andrea Ferolla.