Le architetture da scoprire a Hong Kong

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M+, Herzog & de Meuron, Hong Kong - Ph. Kevin Mak

Dal nuovo M+ disegnato da Herzog & de Meuron ai capolavori di Sir Norman Foster e I.M. Pei. Guida ai più importanti edifici della metropoli cinese

Densità è la parola più di frequente associata all’architettura di Hong Kong. Con una popolazione che nel 2023 sfiorava i 7 milioni e mezzo di abitanti, concentrata su una superficie di 1.110,2 Kmq, questa destinazione sulla costa meridionale della Cina si configura infatti come una delle aree più densamente popolate a livello globale. Non è azzardato affermato che ogni porzione del suo suolo è ambita e preziosa, a tal punto da aver spinto progettisti e amministrazioni ad agire con audacia, e in parallelo, al di sotto e al di sopra dello spazio effettivamente disponibile. È quindi anche in queste due opposte direzioni che Hong Kong si è sviluppata, imponendosi progressivamente come polo finanziario di rilievo internazionale e come peculiare modello urbano, basato su costruzioni verticali e su un’affascinante rete infrastrutturale (underground, in superficie, in quota). Nella sola tipologia degli edifici a torre, la cui presenza ha così fortemente inciso nella comune concezione di Hong Kong, in decenni recenti si sono espressi generazioni di progettisti. Sarebbe tuttavia riduttivo circoscrivere l’immagine della metropoli alle strutture erette per “conquistare il cielo”. Tra le architetture da vedere a Hong Kong meritano infatti di posizionarsi anche gli esiti più recenti della trasformazione urbana locale, che includono anche (probabilmente inattesi) interventi di recupero del patrimonio esistente e puntuali interventi nello spazio pubblico. 

L’M+ disegnato da Herzog & de Meuron è il nuovo must see di Hong Kong 

Inaugurato nel 2021, a conclusione di un iter quasi decennale avviato con un concorso internazionale, l’M+non è solo un altro museo”. Fin dalla sua genesi, il centro culturale per l'arte, il design, l'architettura e l'immagine in movimento del XX e XXI secolo eretto in un’espansione di Hong Kong nata per “sottrazione” dal mare ha scelto di ambire al ruolo di polo culturale dell’intero quadrante asiatico. L’intervallo di tempo che intercorre dalla sua apertura a oggi è troppo breve per un’analisi del suo impatto, ma alcuni dei progetti espositivi fin qui promossi non hanno effettivamente precedenti: è il caso di I. M. Pei: Life Is Architecture, la prima ampia retrospettiva dedicata all’architetto che, proprio a Hong Kong, ha realizzato il grattacielo della Bank of China Tower per il quale è appropriato il termine di icona. Affidato allo studio Herzog & de Meuron, il progetto architettonico dell’M+ ha portato alla costruzione di complesso affacciato sul Victoria Harbour; è basato sulla giustapposizione di due volumi (uno verticale che si innalza per dodici piani, dotato di una maxi facciata-schermo, l’altro orizzontale). Insieme formano un’entità unica e coerente, che accoglie una serie di spazi pubblici all’aperto. 

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M+, Herzog & de Meuron, Hong Kong - Ph. Iwan Baan

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M+, Herzog & de Meuron, Hong Kong - Ph. Kevin Mak

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The Atrium, 2F, M+, Herzog & de Meuron, Hong Kong - Ph. Kevin Mak

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The Main Hall, M+, Herzog & de Meuron, Hong Kong - Ph. Kevin Mak

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The Main Hall, M+, Herzog & de Meuron, Hong Kong - Ph. Kevin Mak

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The Main Hall, M+, Herzog & de Meuron, Hong Kong - Ph. Iwan Baan

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Herzog & de Meuron a Hong Kong: il Tai Kwun, Centre for Heritage & Art 

Realizzato tra il 2011 e il 2018, il Tai Kwun, Centre for Heritage & Art ha preceduto in ordine di tempo il completamento dell’M+. Comune è però la “regia”: in questo caso lo studio Herzog & de Meuron è intervenuto in un manufatto esistente di Hong Kong, ovvero una stazione della polizia dismessa dal 2006, che si era a sua volta insediata in una delle eredità architettoniche del periodo inglese. L’edificio in questione, risalente al 1841, è annoverato tra i più rilevanti complessi monumentali storici dell’Hong Kong di un tempo. Dotato di due grandi cortili all’aperto, presenza rara nel denso tessuto urbano locale, il sito è stato riattivato e parzialmente musealizzato; ospita un programma espositivo, oltre a iniziative destinate a un pubblico ampio. In relazione ai nuovi innesti, le scelte compiute dai progettisti prendono le distanze da ogni possibile tentativo di mimesi grazie a una “pelle esterna” costituita da moduli in alluminio riciclato al 100%. Un rivestimento che consente di identificare in modo inequivocabile le murature storiche e che, al calare della sera, si lascia attraversare dalla luce. 

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Tai Kwun, Centre for Heritage & Art, Herzog & de Meuron, Hong Kong

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Tai Kwun, Centre for Heritage & Art, Herzog & de Meuron, Hong Kong

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Tai Kwun, Centre for Heritage & Art, Herzog & de Meuron, Hong Kong

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Tai Kwun, Centre for Heritage & Art, Herzog & de Meuron, Hong Kong

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Tai Kwun, Centre for Heritage & Art, Herzog & de Meuron, Hong Kong

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I capolavori di Sir Norman Foster e I.M. Pei. a Hong Kong 

Selezionato nel 2011, tramite concorso, come autore del masterplan del West Kowloon Cultural District (ovvero l’area in cui è stato eretto l’M+), lo studio guidato da Sir Norman Foster è tornato a operare Hong Kong dopo il successo della l'Hong Kong & Shanghai Banking Corporation HQ. Realizzata tra il 1979 e il 1986, la sede della HSBC è uno dei capolavori dell’architettura del Novecento: tra i simboli dello skyline di Hong Kong, è espressione della corrente high-tech. Flessibilità e messa in evidenza dei sistemi di mobilità interna, come scale e ascensori, oltre alla peculiare struttura portante, costituiscono alcuni dei tratti distintivi di quest’opera, che sorge a distanza ridotta dall’altrettanto celebre Bank of China Tower di I.M. Pei. Conosciuto soprattutto per l’ampliamento del Louvre, a Parigi, la torre da lui realizzata a Hong Kong sfiora i 368 metri di altezza (guglia compresa), parametro che per un biennio l’ha resa l’edificio più alto dell’intero continente asiatico. Al di là della prodezza tecnica, la sua storia si intreccia con le tradizioni locali, visto il coinvolgimento degli esperti di Feng Shui nella sua progettazione. 

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Hong Kong and Shanghai Bank Headquarters, Norman Foster

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Hong Kong and Shanghai Bank Headquarters, Nigel Young / Foster + Partners

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Hong Kong and Shanghai Bank Headquarters - Ph. Ian Lambot

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Hong Kong and Shanghai Bank Headquarters - Ph. John Nye

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I grattacieli di Hong Kong, tra terra e acqua 

Entrambi questi grattacieli, assieme alle torri erette successivamente, formano il caratteristico skyline di Hong Kong osservabile dalla Kowloon Peninsula. Proprio sul lato ovest di quest’ultima, lo studio locale New Office Works ha recentemente ridisegnato una porzione del waterfront riqualificando un molo in disuso. Una successione di cinque coperture, lievemente ondulate e realizzate in acciaio, introduce un elemento leggero e all’apparenza effimero nello spazio pubblico di HK, in contrapposizione con i volumi compatti dei complessi alti circostanti. Tra terra e acqua, sempre a Kowloon, si colloca infine l’Hong Kong Museum of Art (HKMoA), il cui rinnovato edificio è stato riaperto nel 2019 e affaccia sulla frequentata passeggiata lungomare.  

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Cheung Sha Wan Pier Canopy, Hong Kong

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Cheung Sha Wan Pier Canopy, Hong Kong

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Cheung Sha Wan Pier Canopy, Hong Kong

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Cheung Sha Wan Pier Canopy, Hong Kong

Cheung Sha Wan Pier Canopy, Hong Kong

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Hong Kong Museum of Art (HKMoA)

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Hong Kong Museum of Art (HKMoA)

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Hong Kong Museum of Art (HKMoA)

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