Un “bosco” all’ingresso del “supersalone”

bosco supersalone

Il progetto ForestaMi ha l’ambizione di piantare 3 milioni di piante nella Città Metropolitana di Milano. Il Salone del Mobile.Milano contribuisce alla crescita del progetto con 200 alberi.

Gli alberi di ForestaMi saranno protagonisti del “supersalone”: i visitatori della fiera dovranno attraversare un “bosco” di circa 100 alberi per giungere ai tornelli d’ingresso della fiera. Abbiamo parlato del progetto di forestazione urbana e della sua connessione con il Salone del Mobile.Milano con Fabio Terragni (Project Manager ForestaMi). 

 

Per cominciare la conversazione non possiamo non parlare del “particolare” momento storico che siamo vivendo… 

Si è appena conclusa un'estate drammatica, caratterizzata da altissime temperature (in Sicilia è stato registrato il record europeo di tutti i tempi con 48,8°) e da incendi in Italia, Grecia, Turchia e moltissimi altri paesi – europei e non. Il 9 agosto scorso è stato pubblicato un rapporto dell’ONU [l’Intergovernmental Panel on Climate Change è l’organismo internazionale che valuta i cambiamenti del clima, ndr], in cui si afferma che non ci sono più dubbi sul fatto che l’aumento della frequenza e dell’intensità di disastri ambientali abbia cause antropiche. Queste conclusioni ci dicono che dobbiamo passare velocemente dalla discussione all’azione. 

Intervenire oggi significa attuare operazioni di riduzione delle emissioni di CO2. Per questo rivolgiamo un appello alle aziende che lavorano nel settore del legno-arredo affinché investano in due direzioni: nella riduzione delle emissioni di carbonio, mediante la razionalizzazione delle attività produttive e nell’innovazione delle filiere; dall'altra parte è necessario mettere in atto dei meccanismi di compensazione, cioè strategie di assorbimento di carbonio. Quella che proponiamo con ForestaMi è una strategia basata sulla piantumazione e crescita di foreste urbane. 

 

Quali sono le ambizioni del progetto ForestaMi e cosa avete fatto fino a ora? 

Con il progetto ForestaMi abbiamo l’obiettivo di collocare, entro il 2030, tre milioni di nuove piante nel territorio della Città Metropolitana di Milano. Siamo quasi a quota 300.000, abbiamo molti progetti in previsione e chiediamo ad aziende e cittadini di aiutarci a raggiungere questo obiettivo. 

È fondamentale rappresentare questa visione all’interno del “supersalone”, che sarà un momento di ripensamento sia della città sia dell’economia post-covid. I visitatori della fiera [dal 5 al 10 settembre a Fiera Milano, Rho, ndr] passeranno attraverso un piccolo bosco di 100 piante di medio fusto, collocato all’ingresso della manifestazione. Altrettante piante saranno disposte all’interno degli spazi espositivi. Tutte gli esemplari saranno poi piantati nella Città Metropolitana di Milano, andando così ad implementare il progetto ForestaMi. 

 

Nelle aree del Comune di Milano quali sono le zone di intervento?

Negli ultimi mesi quasi 1.000 le piante sono arrivate al quartiere Adriano, dove sta per aprire il secondo lotto del parco pubblico. Altre 2.000 sono quelle arrivate nell’ambito di piani urbanistici in corso di realizzazione. Poi ci sono numerosi interventi realizzati attraverso collaborazioni tra pubblico-privato, come in Piazza Piola, viale Jenner, Corso Como, così come quelli piantumati nei grandi parchi di cintura della città, da Parco Nord a Bosco in Città e Parco Cassinis. A breve verranno realizzati i primi interventi di messa a dimora di migliaia di piante nelle aree verdi adiacenti alla grande infrastrutture viarie, ferroviarie e di servizio alla città. 

 

Parliamo degli aspetti più dibattuti dell’iniziativa: ad esempio, è importante specificare cosa comporta ogni donazione e la differenza fondamentale tra pianta e albero. 
 

Le donazioni prevedono l'acquisto delle piante, la loro messa a dimora e la manutenzione per cinque anni. In una certa misura è fisiologico che alcune delle piante messe a dimora, soprattutto quelle forestali (di piccole dimensioni), possano morire. Non tutte crescono. Quello che facciamo, lavorando insieme al Parco Nord, al Parco Sud e a ERSAF - Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste - è garantire la manutenzione e l'irrigazione per cinque anni. 

Le piante comprendono anche arbusti e cespugli e, a seconda del tipo di situazione, bisogna scegliere quali sono le tipologie più adatte. In contesti urbanizzati bisogna tenere conto di vincoli di varia natura, che non ci consentono di piantare degli alberi, destinati a crescere in altezza, ma essenze che hanno una crescita di natura arbustiva. Anche queste fanno il loro lavoro e contribuiscono alla causa. 

 

Un’altra precisazione da fare è la distinzione tra la semplice piantumazione e la forestazione, che è un atto più complesso. 

Il termine forestazione rimanda alla costruzione di un ecosistema, che non è fatto da singole piante, ma dall’interazione tra tutte le specie che vengono messe a dimora. Noi tendiamo a creare delle aree ad alta densità di piante e favorire la creazione ecosistemi che permettono anche l'insediamento di biodiversità, come l’arrivo di animali e insetti, oltre che un forte effetto di mitigazione delle temperature in città. 

 

Al di là dell'effettiva efficacia dell'iniziativa – che va misurata scientificamente nelle sue varie fasi – un aspetto da non sottovalutare è l'impatto culturale del progetto, che porta con sé un apparato di comunicazione massiccio. Ci parla di questo aspetto, che spesso passa in secondo piano? 

ForestaMi intende partecipare alla costruzione di una cultura sulla materia. Questo è un aspetto su cui lavoreremo molto nel corso delle prossime stagioni, in cui cercheremo di coinvolgere sempre di più i cittadini (cosa che fino a ora si è potuto fare solo parzialmente a causa della pandemia). Il progetto ha comunque avuto un impatto comunicativo rilevante e prova a spiegare la nostra visione per il futuro: quello di una città più verde (cosa a cui i milanesi sono onestamente poco abituati). Dobbiamo pensare a una nuova declinazione della presenza naturale in città. Fa parte di questo tipo di lavoro anche il progetto Scuola ForestaMi: uno dei modi per aumentare la sensibilità e l'alfabetizzazione in materia è operare in ambito scolastico. Finora è stato complesso a causa del Covid, ma nel 2021 abbiamo coinvolto migliaia di studenti delle scuole elementare e medie milanesi e lo stesso accadrà nel prossimo anno scolastico.  

ForestaMi è un progetto promosso da Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, Regione Lombardia, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, ERSAF e Fondazione di Comunità Milano. Nato da una ricerca del Politecnico di Milano grazie al sostegno di Fondazione Falck e FS Sistemi Urbani. 

 

11 settembre 2021