La casa che verrà. Le proposte del “supersalone” per i nuovi scenari domestici

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Photo by Daniele Mari

L’aumento del tempo trascorso nelle proprie abitazioni ha determinato un’accelerazione di tendenze di consumo già in atto. A partire dalla richiesta di prodotti e sistemi più sostenibili, flessibili ed emozionali. 

Il futuro è a casa. O, quantomeno, in spazi che le somiglino il più possibile. Lo rivelava già a fine 2020 una ricerca di WGSN, autorità globale in fatto di trend di consumo. L’aumento del tempo trascorso tra le mura domestiche delinea nuove priorità, facendo crescere la domanda di prodotti flessibili ed emozionali, senz’altro più sostenibili. Al “supersalone” le aziende accolgono la sfida, presentando progetti in cui l’ufficio sconfina nella casa e la casa nella palestra, gli arredi sono trasformabili («la poltrona diventa divano – il divano diventa letto – il letto diventa ring», è il claim dello stand di Campeggi (Pad 04 – Stand N 07), che espone una selezione di pezzi di grande attualità, da Broomstick Uno e Ospite di Vico Magistretti a Dynamic Life di Matali Crasset), i volumi ampi e le forme smussate, inclusive, democratiche.

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Campeggi, Photo by Daniele Mari

Tra le anteprime della collezione 2021/2022, Natuzzi Italia (Pad 02 – Stand G 32) presenta ad esempio Poly di Patrick Norguet, progetto home/office pensato per rispondere al bisogno urgente di conciliare spazi abitativi con esigenze lavorative. Accanto, il divano Apulo del duo Formafastasma (Simone Farresin e Andrea Trimarchi) mostra una nuova normalità, in cui lavoro e tempo libero hanno perso i rispettivi luoghi di elezione. In modo analogo, l’azienda Luxy (Pad 03 – Stand C 21) espone Crono (con design di Favaretto&Partners, che nel 2020 ha assunto anche la direzione creativa del brand), scrittoio dalle linee morbide e tondeggianti che si inserisce facilmente in contesti residenziali, lavorativi e in spazi community. Con NODE+ (disegnato dal fondatore di UNStudio, Ben van Berkel) LaCividina (Pad 02 – Stand L 10) propone invece un sistema dotato di elementi imbottiti, schienali, pareti divisorie e accessori con cui progettare microarchitetture dedicate al lavoro, al relax, alla privacy, allo svago e alla socializzazione.

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Natuzzi, Photo by Daniele Mari

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Luxy, Photo by Daniele Mari

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LaCividina, Photo by Daniele Mari

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Tra i progetti che rispecchiano il nostro stile di vita fluido e flessibile sono presenti il nuovo sistema di sedute Gala (che inaugura la collaborazione di Cristina Celestino con Saba) e Costume di Magis (Pad 04 – Stand D 01) (con design di Stefan Diez), divano modulare la cui struttura è realizzata in polietilene riciclato e riciclabile. Il sistema è composto da una singola unità che può essere combinata a piacimento o arricchita con braccioli. Vocazione green anche per la libreria Secret Cubic Shelves disegnata per Moroso (Pad 04 – Stand A 02) da Olafur Eliasson. Realizzata interamente in ferro (anch’esso riciclato e riciclabile), la costruzione, che rispecchia l’interesse dell’artista per la geometria, garantisce infatti un minore spreco di risorse, materie prime ed energia e, di conseguenza, un ridotto impatto ambientale. “Nel settore privato la casa è ormai considerata un santuario”, spiega Lisa White, a capo WGSN Lifestyle & Interiors. “Vediamo un aumento della domanda di prodotti morbidi, rassicuranti e tattili”. Qualcosa di molto simile a quello che accade nel settore pubblico, dove i consumatori si aspettano ambienti in cui sentirsi come a casa pur essendo lontani da casa. 

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Luxy, Photo by Daniele Mari

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Moroso, Photo by Daniele Mari

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