Il design della luce. I progetti delle aziende al “supersalone”

design luce

Credits: Daniele Mari

Fattore umano, ma anche innovazione tecnologica e attenzione al bello e ben fatto: sono gli ingredienti dei progetti di illuminazione presenti in fiera. Tra esperienza artigianale e produzione industriale.

Nel processo di progettazione la luce ha un ruolo determinante. Non solo nel definire e mettere in scena lo spazio, ma anche come oggetto esso stesso. Al centro c’è l’essere umano, con il suo organismo (il sistema circadiano, che influisce sull’orologio biologico, ma anche quello percettivo-cognitivo), le sue esigenze ed emozioni. Lo sanno bene i brand di illuminazione in mostra al “supersalone”. Come Artemide (Pad 02, Stand B 24), che presenta una serie di apparecchi disegnata da BIG (Bjarke Ingels Group), gruppo di architetti, designer e pensatori con uffici a Copenaghen e New York. Si va dall’estetica minimale di Task Light, che permette grande libertà di movimento con solo due snodi, al tubo di luce flessibile La Linea. A questi si aggiungono Stellar Nebula, con cui BIG unisce la soffiatura artigianale del vetro a innovative tecniche di finitura, e una famiglia di lampade outdoor realizzata a partire da principi di sostenibilità energetica. Tra i nuovi prodotti ci sono poi Takku, portable light di Foster + Partners, Funivia di Carlotta de Bevilacqua, Flexia di Mario Cucinella (che richiama l’arte giapponese degli origami) ed El Porís, moderno chandelier di Herzog & de Meuron.

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Task Light by BIG (Bjarke Ingels Group) for Artemide

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La Linea by BIG (Bjarke Ingels Group) for Artemide

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Takku by Foster + Partners for Artemide 

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Chandelier El Porís by Herzog & de Meuron for Artemide

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Cini&Nils (Pad 04, Stand K 06) partecipa con le ultime collezioni accanto ad alcune delle sue lampade più rappresentative. In particolare, tra le novità sono esposte la lampada Manhattanhenge (che evoca la suggestione di un tramonto tra i grattacieli di New York) e la luce d’atmosfera wireless Ognidove, entrambe di Luta Bettonica e Giancarlo Leone. Tra le icone del marchio sono presenti invece Cuboluce (progettata nel 1972 da Franco Bettonica e Mario Melocchi), Gradi, Tenso e una serie di apparecchi dal design intramontabile, come Formala, Acqua, Fludd e Assolo. A definire l’offerta dell’azienda è l’attenzione alla sostenibilità e l’interazione diretta con il cliente (grazie alle tecnologie IoT), in linea con la vocazione della kermesse milanese. 

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Manhattanhenge indoor table lamp by Luta Bettonica e Giancarlo Leone for Cini&Nils 

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Ognidove table version with wireless lighting system by Luta Bettonica e Giancarlo Leone for Cini&Nils 

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Contardi (Pad 02, Stand J 09) amplia la sua produzione, aggiungendo alla famiglia di sospensioni Calypso, disegnata da Servomuto, una lampada da terra per uso interno: Calypso Floor Indoor è impreziosita dal tavolino in marmo verde Guatemala e dal rivestimento in pelle verde. Ogni paralume è disponibile in quattro combinazioni di colori e si caratterizza per i tessuti impermeabili e ignifughi, i materiali anallergici e atossici. Altra novità del brand è Muse Lantern Outdoor Battery, versione a batteria da esterno della lanterna di Tristan Auer, che assume ora un look più moderno grazie al design della fonte luminosa. In edizione limitata infine Muse Outdoor nei toni del bianco e champagne dorato.

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New Calypso Floor Indoor lamp by Servomuto for Contardi

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Muse Lantern Outdoor Battery by Tristan Auer for Contardi

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“Una meravigliosa occasione per sedurre ed emozionare” è invece la definizione che il piacentino Davide Groppi (Pad 04, Stand E 09) dà alla luce, per lui una sorta di alfabeto con cui raccontare storie. Punto di partenza è spesso il nome: «cerco prima di identificare la poetica dell’oggetto. La forma ne è l’inevitabile conseguenza». Per il “supersalone”, come gesto di ripartenza, la sua azienda sceglie di mostrare Rail, lampada da parete con dimmer e configurazione a cuore. L’obiettivo? Illuminare lo spazio nel modo più semplice, attraverso i binari di un trenino elettrico, «con ironia e leggerezza».

Rail di Davide Groppi

Rail, Davide Groppi

In fiera Foscarini (Pad 04, Stand B 01) si presenta con il progetto VITE: mentre nello showroom di Corso Monforte a Milano vengono svelate due lampade che ripercorrono le collaborazioni con Rodolfo Dordoni e Alberto + Francesco Meda, al “supersalone” sono le persone a parlare di luce. Realizzato con l’artista Gianluca Vassallo e lo scrittore Flavio Soriga (con un allestimento di Ferruccio Laviani), il progetto si serve di una pluralità di medium (racconto, fotografia, cortometraggio) per scoprire l’illuminazione dal punto di vista intimo della casa. 

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VITE (LIVES) project by Foscarini for “supersalone”

Recentemente oggetto di un’operazione di rebranding, Lodes (Pad 02, Stand G 23) (ex Studio Italia Design) è presente in fiera con Croma, lampada da terra progettata da Luca Nichetto ispirandosi al dinamismo di una nota musicale (la croma appunto). Definita da una struttura slanciata che proietta fasci di luce lungo la parete verso il soffitto, Croma ribalta il design delle tradizionali lampade da terra (che si aprono nella parte superiore) e si presta a illuminare sia ambienti residenziali, sia strutture alberghiere e spazi retail. Accanto, il brand espone le sue più recenti collaborazioni, tra cui Cima di Marco Dessí, JIM di Patrick Norguet (in formato cupola color champagne) e Random Solo (in tre varianti di colore). Anche Lumina (Pad 02, Stand F 11), azienda tecnico-decorativa che pone al centro innovazione tecnologica e binomio forma-funzione (nasce nel 2019 dall’incontro con l’architetto francese Jean-Michel Wilmotte) svela le sue novità: la collezione di lampade Anima, disegnata dallo stesso Wilmotte nelle versioni da tavolo, da terra e a sospensione, gli apparecchi Tia 400 e Tia 600, sviluppati in collaborazione con Foster + Partners, e infine Limbus Eye di Emanuele Ricci, che racchiude una sofisticata tecnologia all’interno di una sfera di cristallo di Boemia.