Per fare un tavolo ci vuole il legno

December, Nikari

December, Nikari

A bassissimo impatto, naturale, rinnovabile e riciclabile: il design contemporaneo riscopre il materiale eco per eccellenza. 

Ancestrale ma al contempo molto attuale, il legno è il materiale del momento perché l’unico che derivi da fonti rinnovabili e rigenerabili, l’unico davvero completamente riciclabile e, in molti casi, l’unico il cui approvvigionamento può considerarsi a km0. In un momento storico come il nostro, in cui lo sfruttamento delle risorse energetiche è sull’agenda di tutti i governi, immaginare il design e l’architettura senza di esso non è più possibile. Al contrario, utilizzare questa materia nell’arredo (e in edilizia) è, oggi, una necessità, un atto di responsabilità e di maturità. Non significa seguire una tendenza o una moda intellettuale o meramente estetica. E non implica una “perdita” in termini di fascino, emozione, calore. Anzi, per chi lo sceglie, il legno è una costante sorpresa perché ogni tronco, ogni ramo, ogni asse o doga è irripetibile, originale, diversa l’una dall’altra. Il legno concilia in sé funzionalità, estetica e grande versatilità: leggero ed elastico, viene lavorato con straordinaria ricchezza di forme, variamente intagliato, decorato o anche intarsiato. Dimostra, dunque, di essere assolutamente contemporaneo e all’altezza di tanti altri materiali innovativi.

E, difatti, moltissime sono le aziende che, oggi, riscoprono non soltanto le maestranze artigiane, il loro sapere e le loro abilità, ma anche le tecniche antiche di lavorazione per metterle a servizio della visione contemporanea dei progettisti. Ne nascono prodotti in cui il taglio, modellatura, levigazione e rifinitura ci fanno quasi dimenticare che siano realizzati in serie. Sono arredi “vivi”, creati per durare e andare oltre un’effimera sensibilità estetica grazie alla grande forza espressiva del legno.

Ne abbiamo selezionati poco più di 20, dal segno inconfondibile seppur sobrio, dalla solidità silenziosa ma preziosa, che sono un invito a toccare con mano la materia di cui sono fatti.

Nel 2020, Riva1920, sinonimo del wood furniture Made in Italy per eccellenza, ha spento 100 candeline e con la Centenarium Collection ci guida alla scoperta di un mondo fatto di legni scelti con cura, provenienti da tagli controllati e programmati, di riuso oppure di grande pregio.

Riva1920

Centenarium Collection, Riva1920 - Photo Andrea Mariani

Armadillo di MUT Design per Expormim è la revisione di un classico dell’arredo in rattan, il Papasan, dai tratti post-moderni tipici del segno dei due progettisti spagnoli.

Armadillo, Expormim

Armadillo, design by MUT Design, Expormim - Photo Alessandro Russotti

Time di Alfredo Häberli per Alias si ispira all’arte degli origami, basandosi sulla trasformazione di un foglio bidimensionale in una scocca tridimensionale di grande equilibrio stilistico ed ergonomico.

Time, Alias

Time, design by Alfredo Häberli, Alias

Zampa di Jasper Morrison per Mattiazzi conserva il tratto diretto, pratico e genuino dei vecchi sgabelli pur essendo più leggera, flessibile e colorata.

Zampa, Mattiazzi

Zampa, design by Jasper Morrison, Mattiazzi

Héra di Patrick Jouin per Pedrali riunisce in sé leggerezza, comfort ed ergonomia; gli elementi in legno provengono da foreste certificate e le vernici all’acqua sono composte da resine vegetali.

Héra, Pedrali

Héra, design by Patrick Jouin, Pedrali

Romby di GamFratesi per Porro nasce grazie alla modellazione 3D che preserva, nei due elementi della base e della seduta, la forma del rombo.