Dettagli di trasparenze

Porro, Ph. credits Daniele Mari

Porro, Ph. credits Daniele Mari

Vetro, plexiglas e variazioni sul tema, in colori, opacità e trame che arricchiscono gli arredi tra minuzie raffinate o ampi sistemi integrati

Grandi porzioni vetrate, piccoli accorgimenti zigrinati, inserimenti di pannelli in policarbonato o estese superfici di cristallo: è un piacere progettare con gli elementi trasparenti, in grado di rivelare, valorizzare o mascherare porzioni degli interni delle nostre case. La trasparenza rende gli oggetti tanto permeabili quanto sacri ai nostri occhi; è al contempo una barriera e una connessione e per questo lascia spazio ad immaginare innumerevoli possibili applicazioni. Architetti e designer delle aziende che hanno portato le loro nuovissime collezioni al “supersalone”, si sono sbizzariti così anche con il vetro e il plexiglas, materiali che continuano ad evolversi per essere sempre al passo con le tecniche di lavorazione più all’avanguardia e le finiture dalle prestazioni più elevate.

Realizzato per esempio interamente in vetro senza l’incursione di nessun altro elemento materico è il tavolino Soda di Miniforms (Pad 03, Stand A 24), disponibile in due colori e due dimensioni - ambra e petrolio, basso e alto. Questo pezzo è realizzato come un unico volume in vetro soffiato in cui tre petali estrusi compongono il fusto che sostiene il piano circolare del tavolino, un vero e proprio gioiello che esce dalla fornace per entrare nelle case e mettere a nudo la quintessenza del materiale di cui è fatto.

Anche Poliform (Pad 04, Stand A 01) punta tutto sui tavolini di vetro per la zona living, ma i suoi Orbit in vetro fumè sono elementi più sottili, composti da due forme geometriche come superfici elegantemente piegate ed abbinate, fogli in cristallo che cercano quasi di voler scomparire alla vista più che affermare la loro consistente matericità.

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Poliform, Ph. credits Daniele Mari

JCP Universe (Pad 02, Stand L 09) presenta poi dei bassi tavolini semitrasparenti in plexiglas “frosted”, introducendo ovvero elementi di opacità, colore e sfumatura che ne amplificano le curve e la divertente volumetria, quasi fossero stati appunto congelati. Disegnati da Sovrappensiero, i Sopovria VA sono disponibili in varie misure e nei colori menta o corallo e si inseriscono con facilità negli ambienti domestici come piccole creatura da compagnia che si armonizzano con l’intorno.

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JCP Universe, Ph. credits Daniele Mari

E se anche Cattelan (Pad 03, Stand A 14) utilizza il vetro per l’elegante ripiano di tavolo e tavolini, Glas Italia (Pad 02, Stand F 16), leader nella realizzazione di arredi completamente in cristallo, ribalta invece l’utilizzo canonico di questo materiale per rendere leggera la struttura del tavolo che presenta al “supersalone”. A essere trasparente nel caso di Hub è infatti la gamba centrale, cilindrica e monolitica tanto quanto visivamente leggerissima. Il cilindro cavo è in cristallo borosilicato trasparentissimo, mentre piano e piede sono in cristallo temprato - che può essere laccato lucido oppure opaco, in varie colorazioni.

Anche la lunga consolle Marcell disegnata da Massimo Castagna per Tonelli Design (Pad 04, Stand O 15) esalta le potenzialità offerte dai piani in cristallo, anche come elementi verticali e, in questo caso, abbinati a scatole di legno. Le linee essenziali del vetro sono qui in dialogo con l’animo caldo e materico degli elementi quadrati, rendendo questo arredo ideale per diverse tipologie di ambienti: può essere infatti scrittoio, consolle d’ingresso e persino una sofisticata toeletta per la zona notte.

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Cattelan, Ph. credits Daniele Mari

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Glas Italia, Ph. credits Daniele Mari

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Toninelli Design, Ph. credits Daniele Mari

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Semitrasparente è invece lo scrittoio President Gold Edition interpretato da Gallotti&Radice (Pad 02, Stand D 14) con un unico materiale: il cristallo extralight temperato e verniciato nella finitura esclusiva “crisscross gold” - tant’è che la collezione è disponibile solamente in edizione numerata. A rendere funzionale questa scrivania semicircolare sono poi le parti metalliche a sostegno della struttura (anch’esse verniciate nella medesima finitura) e la possibilità di praticare una foratura nel piano per consentire il passaggio dei cavi.

Da Santambrogiomilano (Pad 01, Stand F 02) l’intero stand rende omaggio a questo nobile e antichissimo materiale, con un grande tavolo e un sistema integrato a parete, ma è l’allestimento di Porro (Pad 04, Stand B 08) display a esaltarne le potenzialità al loro apice massimo. Progettato da Piero Lissoni (art director dell’azienda) il The Electric Box di Porro è ispirato alla Casa Elettrica presentata dagli architetti Figini e Pollini alla Triennale di Monza nel 1930: una scatola trasparente illuminata di 12 metri, realizzata con il sistema di armadiature Storage. Un’installazione che, astratta a prima vista, ad uno sguardo più attento si trasforma in un arredo architettonico multifunzionale grazie ad uno styling che ne accenna i possibili utilizzi, ora come armadio contenitore, ora come libreria oppure come mobile per la cucina, capace di ispirare i progettisti più coraggiosi a sperimentare con tutte le sue possibili combinazioni.

Alla trasparenza più totale e audace si contrappongono infine trame zigrinate e ondulate, che spezzano la luce, la diffondono e distorcono le immagini di ciò che si scorge attraverso. È il caso delle ante dei mobili contenitori dall’allure vintage Cabinet Pixi, di Liu Jo Living (Pad 01, Stand F 16), ma anche dei mobili bagno di Diesel (Pad 03, Stand B 11),  le cui ante in vetro “ribbed glass” sostengono il più minimal piano in Corian®, per un insieme dall’aspetto industrial-retrò.

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Porro, Ph. credits Daniele Mari

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Liu Jo Living, Ph. credits Daniele Mari

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Artemide, Ph. credits Daniele Mari

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Edra, Ph. credits Daniele Mari

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Lago, Ph. credits Daniele Mari

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