Arredi polifunzionali per una casa ibrida

Marcell, Tonelli Design
Tavoli che diventano scrivanie, pareti divisorie che trasformano le stanze, scrittoi e letti che appaiono da un vano nella parete: lo spazio si fa liquido, aperto alle nostre abitudini post-Covid che nel nucleo domestico concentrano una nuova molteplicità di funzioni
Arredi trasformabili, polifunzionali, adatti alla casa ibrida, dove lo spazio è sia domestico che di lavoro: è una tendenza che la pandemia ha accelerato, un’esigenza che prima nasceva magari dalla mancanza di spazio, da case piccole e multitasking, e ora è spinta anche dallo smart working e dalle nuove abitudini post-Covid. Le aziende si adeguano: studiano divisori per tavoli e pouf fonoassorbenti, coffee table che si piegano e appendono. Offrono sgabelli con tavolino incorporato, letti e scrittoi che appaiono da un vano della parete, pareti divisorie per trasformare le stanze, cabinet all’apparenza minimali che si aprono svelando un mondo interiore, vani inseriti dappertutto per tenere in ordine l’universo liquido dentro cui stiamo ormai nuotando.
È un sistema trasformabile a doppia funzione con divano basculante e movimento traslatorio, integrato al sistema con letto matrimoniale verticale a scomparsa con rete presso piegata brevettata e apertura automatizzata.

Tonale 281 + Wally Office, Clei

Florian, Vico Magistretti for Acerbis. Ph. credits Lorenzo Cappellini Baio
Firmato da Paola Navone, è una seduta agevole da trasportare, grazie ad un semplice laccio, e rivestita in Snowsound Fiber, uno speciale tessuto fonoassorbente brevettato dall’azienda, applicato a una scocca di materiale ligneo e morbido poliestere.

Snowpouf, Caimi Brevetti
Cabinet progettato da Roberto Lazzeroni: «L’obiettivo era creare un mobile contenitore che avesse una collocazione fluida nell’abitazione: dal living alla zona notte. È un pezzo che sfugge ad ogni classificazione. Non è una credenza, non è un contenitore, non è un mobile bar: è un po’ tutte queste cose».

Houdini, Giorgetti
Gebrüder Thonet Vienna, NYNY
Mobile contenitore firmato da storagemilano, si definisce nella sovrapposizione asimmetrica di volumi geometrici sospesi grazie al sostegno della struttura in metallo a parete: racchiudono cassetti e due vani con ante, quello inferiore utilizzabile anche come desk.

NYNY, Thonet
Disegnato da Ben van Berkel / UNStudio, è un sistema che, a partire da un elemento imbottito, crea spazi per diverse funzioni: i pannelli divisori isolano; braccioli, schienali e cuscini favoriscono posture più rilassate; lo scrittoio diventa una postazione di lavoro; i tavolini fungono da supporto aggiuntivo, anche per il computer.

Node+, LaCividina

Aaron, LaPalma
Disegnato da Jorge Pensi Design Studio, crea una parete divisoria funzionale fonoassorbente e autoportante. Può cambiare aspetto in base alle necessità applicando accessori come, ad esempio, una lavagna magnetica, mensole o ganci appendiabiti. È predisposto per l’elettrificazione e può ospitare un monitor.

Ypsilon Connect by Jorge Pensi for Pedrali. Ph. credits Andrea Garuti
Ligne Roset, Stendhal
Lo studio LucidiPevere firma un oggetto ibrido: allo stesso tempo scrittoio, libreria e oggetto d’arte. Le ante, in legno o rivestite in tessuto, aprono uno spazio fornito di connettività e illuminazione. Quando sono chiuse sembrano un quadro minimalista, grazie alla ridotta profondità.

Stendhal, Ligne Roset
Disegnato da Massimo Castagna, Marcell nasce come scrittoio ma trova collocazione anche come console e, se attrezzato con cassetti portaoggetti e specchio da appoggio, come dressing table nella zona notte.

Marcell, Tonelli Design
Radiatore elettrico con funzione di mensola, è un’evoluzione di Rift, pensato dai designer Ludovica+Roberto Palomba insieme a Matteo Fiorini. Grazie a un’ulteriore sperimentazione estetica e tecnologica il modulo in alluminio aumenta la sua profondità diventando una vera e propria mensola scaldante. Si aggiunge, nella versione più lunga, un ripiano in legno.

Rift/reverse, Tubes