Architetture immerse nella natura

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La Casa della Musica, Budapest – Ungheria  - Ph. Iwan Baan

La nuova frontiera nell'architettura sono progetti pensati per la natura e in dialogo costante con essa, dove l'elemento naturale non è solo un contesto, ma parte integrante del processo progettuale

Che relazione c’è tra architettura e natura? Oggi è un tema sempre più attenzionato da parte dei progettisti che propongono spazi architettonici dal forte impatto visivo in perfetta armonia con la natura, a volte con l’intento di creare luoghi che non solo rispettano, ma esaltano e amplificano lo scenario circostante. La natura, in molti casi, diventa così l’elemento fondante del processo creativo, influenzando le scelte di materiali, forme e interazioni. Ecco alcuni esempi di come la natura e l'architettura possano essere intrecciate, offrendo anche nuovi scenari di vita e di riflessione.  

FLORA, Vallduara – Spagna  

Il Forest Lab for Observational Research and Analysis (FLORA), situato nel Parco Naturale di Collserola a Valldaura, nella foresta centrale dell'area metropolitana di Barcellona, è un esempio emblematico di architettura immersa nella natura. Realizzato come progetto educativo, FLORA è stato costruito con il legno di pini invasivi abbattuti all'interno del parco, in linea con pratiche di gestione forestale sostenibile e tracciabilità. Questo laboratorio di ricerca, pensato per osservare e analizzare la biodiversità della foresta, è stato realizzato utilizzando legname derivato dall'ambiente circostante, riducendo la necessità di una catena di approvvigionamento esterna. 

La struttura è composta principalmente da CLT (Cross-Laminated Timber), un tipo di legno massiccio che offre stabilità e resistenza, ed è protetta da due strati di pannelli di sughero naturale, che forniscono isolamento termico e acustico. Un elemento distintivo del progetto è la rete che circonda l'edificio, ispirata a un nido d’api. La rete, progettata digitalmente e successivamente tessuta a mano, non solo mimetizza la struttura, ma consente anche alla vegetazione di crescere, favorendo una fusione ancora più profonda con la foresta circostante

Lo spazio è pensato inoltre per ospitare ricercatori e studiosi che possano studiare la biodiversità del parco e osservare gli effetti del cambiamento climatico sulla fauna e sulla flora locali. FLORA è anche un laboratorio pratico, che offre spazi per il birdwatching, una radio per uccelli, casette per volatili, e aree per il lavoro. Il progetto non è solo un punto di osservazione, ma un prototipo che integra l'architettura con la natura, e tra le persone che lo esplorano. 

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FLORA, Vallduara – Spagna  - Ph. Pati Nunez Agency

Freedom Monument Sculpture Park, Alabama – Stati Uniti  

Il Freedom Monument Sculpture Park dell'Equal Justice Initiative (EJI) a Montgomery, Alabama, rappresenta un progetto monumentale di memoria storica, progettato per esplorare le profonde radici della schiavitù e onorare le vite delle persone che hanno sopportato secoli di oppressione. Situato su 17 acri lungo il fiume Alabama, il parco si integra con il Legacy Museum e il National Memorial for Peace and Justice, offrendo un'inedita esperienza educativa e commemorativa che colma una grande mancanza di rappresentazioni storiche dedicate alla schiavitù e alle sue conseguenze nel contesto americano. 

Lungo le rive del fiume Alabama, un'area storicamente cruciale per il commercio di schiavi, il parco utilizza il contesto naturale per ricordare l'importanza di questo luogo nella storia della schiavitù e dei diritti civili. Il parco si rivela un progetto ambizioso di arte pubblica, che include opere di artisti celebri e anche opere commissionate ad alcuni dei più grandi esponenti dell'arte contemporanea. Attraverso queste opere, il parco non solo celebra la lotta per la libertà e la giustizia, ma promuove una riflessione su come l'arte possa educare e stimolare il cambiamento sociale. 

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Freedom Monument Sculpture Park, Alabama – Stati Uniti  

La Casa della Musica, Budapest – Ungheria  

A Budapest, il progetto della Casa della Musica di Sou Fujimoto rappresenta una fusione straordinaria tra architettura, natura e musica. Situato all'interno del parco storico di Városliget, un'area che in passato ospitò l'Esposizione Universale del 1896, questo edificio è la prima tappa di un ampio piano di rinnovamento di 122 ettari del parco, destinato a diventare un centro culturale di grande rilevanza. 

La Casa della Musica si distingue per le sue dimensioni maestose, con una superficie di 9.000 metri quadrati, che si sviluppano sotto una copertura ondulata che sembra vibrare, quasi a imitare il suono. La forma del tetto è modellata per richiamare il concetto di sonorità, evocando una sensazione di movimento e flusso, come una composizione musicale in architettura. 

Il progetto si concentra sulla dissoluzione dei confini tra gli spazi interni e il paesaggio esterno, creando un padiglione che fa sentire i visitatori come se fossero immersi in una radura boschiva. È un luogo dove la natura, il suono e la luce si mescolano, offrendo uno spazio multifunzionale per concerti, laboratori didattici e attività musicali. La Casa della Musica non è solo un edificio, ma una vera e propria esperienza sensoriale, pensata per essere vissuta e ascoltata. 

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La Casa della Musica, Budapest – Ungheria - Ph. Iwan Baan

Zentrum Paul Klee, Berna – Svizzera  

Arte e natura si fondono nello straordinario progetto del Zentrum Paul Klee del celebre architetto Renzo Piano che riflette la natura complessa e organica delle opere dell'artista svizzero-tedesco Paul Klee, integrandosi perfettamente con il paesaggio naturale della campagna svizzera. Il museo è stato concepito per fondersi con l'ambiente circostante, facendo eco alla morfologia del territorio, caratterizzato da dolci colline e campi coltivati. 

Caratteristica distintiva è il design del tetto curvo del museo, con le travi d'acciaio saldate una ad una, che contribuiscono a formare una scultura architettonica complessa e organica. Questa "scultura" non è solo un elemento estetico, ma anche funzionale, poiché il suo profilo ondulato aiuta a mimetizzare l'edificio con il paesaggio circostante, creando una connessione visiva con le colline e i campi. La facciata in acciaio e vetro, rivolta a ovest, è dotata di dispositivi di schermatura in tessuto che filtrano la luce naturale, creando un ambiente di illuminazione controllata per le opere di Klee, che necessitano di un'illuminazione specifica.

Il museo si rivela quindi non solo un luogo per l'arte, ma anche uno spazio per la comunità, con l'inclusione di Creaviva, un museo interattivo per bambini che offre laboratori educativi. Un luogo che è la sintesi tra l'arte di Klee e il paesaggio naturale della Svizzera, con una progettazione che rispetta e amplifica l'ambiente, e trasformando il museo in un'esperienza sensoriale che fonde luce, forma e natura. 

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Zentrum Paul Klee, Berna – Svizzera  

Nisarga Art Hub, Ernakulam, Kerala - India 

Il Nisarga Art Hub è una residenza comunitaria, concepita da una famiglia di musicisti per dar vita a luogo di incontro e scambio per eventi artistici e culturali, in dialogo con la natura e con l'architettura tradizionale del Kerala. Situato accanto a una risaia, il progetto, ideato dagli architetti Vinu Daniel e Oshin Mariam Varughese, trae ispirazione dai tetti tradizionali del Kerala, noti per le loro eccellenti proprietà isolanti e di regolazione termica. Tuttavia, per adattarsi meglio alle esigenze contemporanee, sono stati inseriti lucernari strategici, che lasciano entrare la luce naturale, garantendo l’apertura e il comfort visivo.

L’architettura del tetto è pensata anche per trasformarsi in un anfiteatro all’aperto: l’angolo di 35° dei lucernari si collega a quello di 30° della gradinata, creando posti a sedere perfetti per eventi.  Un altro elemento caratteristico del progetto è la parete “Shuttered Debris Wall”, realizzata con detriti raccolti nelle vicinanze e materiale del sito, che accoglie una sala di registrazione al primo piano. Sul lato ovest, si trovano le camere degli ospiti schermate da rampicanti che crescono su scaffali riciclati, offrendo protezione dalla luce pomeridiana e creando una fusione tra architettura e verde. 

Le aperture strategiche nel tetto, foderate da sacchi di iuta, permettono alla luce naturale di diffondersi e all’aria calda di fuoriuscire, garantendo un microclima fresco anche all'interno. L’architettura del Nisarga Art Hub è concepita come una composizione musicale, dove i vuoti e le pause assumono importanza quanto le parti costruite, e gli spazi vuoti lasciano emergere la vera essenza dell’opera.