Interiors by David Lynch. A Thinking Room

16 - 21 APRILE 2024 09:00 - 18:30 (CEST)
DAVID LYNCH

“Interiors by David Lynch. A Thinking Room”, curato da Antonio Monda, mette in scena – attraverso il linguaggio scenografico del cinema e del teatro – due stanze, relativamente piccole e vuote, eccezion fatta per la grande poltrona centrale in legno dotata di strumenti per scrivere, disegnare e dipingere e di sette cilindri che la collegano al soffitto, alcune nicchie con immagini – se non inquietanti, quantomeno conturbarti – scelte dal regista, uno specchio e un orologio. Tutt’intorno, un sipario ondulato che ritma le pareti e scandisce il tempo, sotto ai piedi doghe come onde marine, sopra la testa un soffitto curvilineo dorato collegato ai tubi e alla poltrona tramite sette fili di luce. Il vuoto, tuttavia, è solo apparente: le stanze sono colme di blu, di oro, di luce, di silenzio. David Lynch ce le fa attraversare e vivere – meglio se in solitudine – proprio prima di entrare in contatto con il loro opposto: la folla, il brusio, la moltitudine dei progetti espositi in fiera. Perché? Forse perché una stanza vuota insegna come diventare un contenitore vuoto ma pronto, capace, accogliente. L’abilità di stare in una stanza così è quella di liberare cuore e mente, lasciar cadere opinioni, deduzioni, pregiudizi perché si rivelino altri spazi, altre possibilità, si possa accogliere nuovi pensieri, percezioni, immagini, sensazioni. Ecco allora che, forse, queste stanze blu ci preparano a vivere in modo più consapevole, profondo e concentrato l’esperienza successiva, quella del Salone.

Lombardini22, gruppo leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria, ha progettato il masterplan del posizionamento e l’impianto architettonico del perimetro curvilineo, che conduce all’opera di David Lynch, in modo da dare alle stanze il massimo valore d’impatto scenico ma, allo stesso tempo, garantire buone relazioni di vicinato con gli espositori, non ostacolandone, per esempio, la visibilità.  Si tratta di un morbido spazio di attesa, fatto di moquette, velluti e sedute, un dietro le quinte intimo e scenografico. Oppure, seguendo le suggestioni formali dell’ovulo, è il luogo metaforico di un confortevole liquido amniotico, in cui immergersi per accedere a uno stato di sospensione e attutire l’esperienza frastornante della fiera, preparandosi così alla dimensione più ovattata, raccolta e riflessiva delle stanze. Qui, gli scatti d’autore di Alessandro Saletta e Melania Dalle Grave (DSL Studio) raccontano il processo di creazione delle Thinking Room.

Il progetto “Interiors by David Lynch. A Thinking Room” ha visto la collaborazione del Piccolo Teatro di Milano, che ha realizzato materialmente gli affascinanti immaginari e i pensieri artistici di David Lynch. 

Salone Internazionale del Mobile, Padiglioni 5-7