Boyd

Fedro è la rivisitazione della classica ottomana, una sorta di day bed “ante litteram”. La sua forma e le proporzioni chubby richiamano un concetto di estrema comodità e morbidezza.

La famiglia Deimos - composta da divano, dormeuse e poltrona - è un progetto definito da linee sinuose ma nette, che alternano le curve morbide dello schienale, agli angoli della scocca esterna.

Le sedie Zoe - omaggio alle sperimentazioni space age di Andrè Courrèges e Pierre Cardin - riprendono le forme totemiche e i dettagli preziosi del tavolo Amos.

Il divano Ca’ Foscari ha una forma morbida contraddistinta da segni perimetrali concavi e convessi che lo rendono un divano moderno ed accogliente.

Holden è un sistema di sedute caratterizzato da una grande versatilità.

Questa creazione è connotata da bordi audaci e arrotondati, che evocano l’enfasi dell’epoca sulla fluidità e sull’innovazione.

Il Pavone è la nostra allegoria del lusso. Questo animale maestoso non si preoccupa della sua sopravvivenza: non si nasconde, non si difende e non scappa.

Il progetto cucina omaggia con il proprio nome Villa D’Este, teatro della cultura, del piacere, del benessere, della felicità. 

Astrid, Ispirata alla botanica, sembra accoglierci tra le sue “foglie” che si spiegano a formare seduta e schienale.

La poltrona Spectre ha ispirazioni organiche e tecniche allo stesso tempo, definita da tratti aerodinamici e materici che sottolineano l’esclusività del prodotto anche attraverso un’attenta selezio

La famiglia di mobili Lisbet, composta da madia, mobile basso e mobile bar, veri e propri porta-gioie della natura.

Nell’arco della storia il nodo ha avuto numerosi significati, tra i quali alcuni sacri e religiosi. 

Il design di Alessandro La Spada esalta l’arte della scultura, invitando ad abbracciare la ricerca tecnologica, artigianalità ed eleganza senza tempo.

Il progetto Foster è caratterizzato dalla componibilità nell’ottica della migliore disposizione aggregativa.

L’armadio, solitamente disposto negli ambienti più privati della casa, diventa nel progetto di Alessandro La Spada un elemento espositivo, attraverso l’inserimento di una nicchia semicircolare tra

Elysium presenta geometrie a contrasto e tramericercate e i materiali selezionati sono molto materici.