Polar

Roma, dalla forma massiccia, solida e squadrata, realizzata da Marco Zanini nel 1986, è una poltrona realizzata in fibra di vetro rinforzata e poliestere con una finitura iridescente, disponibile i

Disegnata da Ettore Sottsass nel 1981, Ashoka è una lampada da tavolo con struttura in metallo, caratterizzata da un audace accostamento di colori vivaci: verde, giallo, blu, rosa, abbinati al bian

Ginza, firmato da Masanori Umeda per Memphis nel 1982, stupisce per la sua forma che rimanda al mondo dei robot della fantascienza giapponese diventati mitici negli anni ’70 e ‘80 ormai divenuti pa

Creata da Sottsass nel 1981 Tahiti diventa subito una delle grandi icone di Memphis, in contrasto con il funzionalismo.

Libreria in legno rivestita in laminato decorativo, disegnata da Ettore Sottsass nel 1981, Suvretta ha ripiani unici, perché gli angoli di tutte le file sono diversi.

Cucumber è un eccentrico vaso in ceramica disegnato da Martine Bedin nel 1985.

Un sorprendente accostamento tra metallo e legno si riscontra in Hyatt, l'iconico tavolino basso creato da Ettore Sottsass nel 1984.

Bay, disegnata da Ettore Sottsass nel 1983, concretizza la sintesi della filosofia di Memphis: come in un gioco illusionistico, i due dischi arancioni sembrano sospesi sulle geometrie del cono rove

Realizzata in legno laccato da George J.

Ideata nel 1982 da Peter Shire, Bel Air stupisce per il profilo asimmetrico e i colori vibranti accostati.

Diva, lo specchio disegnato da Ettore Sottsass nel 1984, cattura senza dubbio l'attenzione della persona riflessa, richiedendo una partecipazione attiva: in modo narcisistico, lo spettatore diventa

Icona assoluta di Memphis, Carlton progettata da Ettore Sottsass nel 1981 rappresenta appieno l’intenzione programmatica del gruppo: la voglia di trasgredire con spirito irriverente, non ortodosso

La lampada Treetops, progettata da Ettore Sottsass nel 1981, è realizzata in metallo colorato con una lampadina alogena sulla parte terminale con punto luce orientabile.

Tavolino creato nel 1983 da Shiro Kuramata, la struttura di Nara è ironicamente contrastata dalla texture a macchie colorate tipica del terrazzo, un composito di cemento e vetro colorato scelto per

Chi ha detto che le gambe di un tavolo debbano essere tutte uguali?