Solice

Adagiati su telai tubolari in metallo, i cuscini morbidi e arrotondati definiscono la sedia e la poltrona Momo, che rappresentano la naturale continuazione dell’eredità ricca e unica del design di

Jules & Jim sono due poltrone semplici, con un alto comfort di seduta. Jules è la versione piccola e Jim la versione più larga.

Proporzioni generose e una geometria amichevole, morbida e allo stesso tempo molto architettonica : questo è ciò che definisce il sistema di sedute Tokio.

Due vetri colorati con forme diverse, ma complementari, creano un gioco di trasparenze.

Alla fine degli anni '60, l'architetto Cini Boeri rivoluziona il settore del mobile con il suo pezzo che è rimasto ormai un “evergreen” : il divano componibile Strips.

Alba è una libreria per esporre e contenere, dall'eccezionale versatilità compositiva. I ripiani, grazie al fissaggio con un singolo perno, consentono di creare composizioni tonde.

Seguite le linee e le superfici fluide e dolcemente curve, che caratterizzano le poltrone Brigitte. 

Adagiati su telai tubolari in metallo, i cuscini morbidi e arrotondati definiscono la sedia e la poltrona Momo, che rappresentano la naturale continuazione dell’eredità ricca e unica del design di

Il design inconfondibile e l’ampia modularità rendono ancor oggi il divano Marenco un must dell’arredamento contemporaneo.

Orfeo nasce dall’ispirazione della sedia Elettra, disegnata negli anni '50, per i primi arredi destinati agli uffici e agli spazi collettivi.

Yuzu è una poltrona piccola, ma molto comoda, con una grande personalità.

"Con la sua forte presenza grafica e la semplice scelta dei materiali, la poltrona Delta Vienna offre una nuova interpretazione nello spirito delle icone del design modernista e crea un potente con

La poltrona Delfino di Erberto Carboni è un esempio significativo del filone di arredamento cosiddetto “organico”, che si sviluppa negli anni cinquanta e che trae ispirazione dalle forme della natu

Un divano dalla struttura minimalista e rigorosa, per un effetto confortevole e decorativo al tempo stesso.

Forma rigorosa per il divano componibile Naviglio, ma gradevolmente ammorbidita nelle linee, grazie ad un sapiente utilizzo di materiali.

Disegnato nel 1968, ha guadagnato il riconoscimento del premio Compasso d’oro ed è esposto in vari musei nel mondo, come alla Triennale di Milano, a Tokyo, al Moma di New York, e in altri.