L’architetto di fama internazionale Francis Kéré si è distinto agli occhi della critica sin dall’inizio della sua attività, vincendo il prestigioso Aga Khan Award for Architecture nel 2004 per il suo primissimo edificio: una scuola elementare che aveva non solo progettato, ma finanziato attraverso una raccolta fondi in collaborazione con i residenti del villaggio dove è nato in Burkina Faso, Gando. Nel 2022 Kéré è stato il primo architetto africano a ricevere il Pritzker Architecture Prize.
Nel corso della sua carriera Kéré si è affermato come uno dei più importanti architetti contemporanei, grazie alla sua pionieristica esplorazione della progettazione condivisa con la comunità e al suo impegno per l’utilizzo di materiali e di modalità costruttive sostenibili. Ispirato dalla curiosità per le peculiarità che caratterizzano ciascun luogo e il relativo tessuto sociale, ha raccolto intorno a sé un team agile e diversificato, che dal suo studio a Berlino, Kéré Architecture, porta avanti progetti in quattro continenti. Tra i più importanti spiccano il Parlamento Nazionale del Benin (in costruzione), il Goethe Institute di Dakar (in costruzione), il Léo Surgical Clinic & Health Centre (2014), il Lycée Schorge Secondary School (2016), il Serpentine Pavilion (2017) e Xylem (2019), uno spazio d’incontro realizzato per il Tippet Rise Art Center.
La sua pratica si fonda anche sull’attività di insegnamento – con incarichi presso TU München, Harvard Graduate School of Design, Accademia di Architettura di Mendrisio, e Yale University – e sulla partecipazione a mostre personali o collettive, tenute presso enti quali la Biennale di Architettura di Venezia, il Museo ICO in Madrid, l’Architekturmuseum di Monaco di Baviera, il MoMA di New York, la Royal Academy di Londra e il Philadelphia Museum of Art.
