Carsten Höller

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Carsten Höller

Carsten Höller applica la formazione scientifica al suo lavoro di artista e si concentra, in particolare, sulla natura delle relazioni umane.

Tra le sue installazioni più importanti, citiamo: Flying Machine (1996), opera interattiva in cui lo spettatore è sollevato in aria dopo essere stato adeguatamente assicurato mediante un’imbracatura; Test Site (2006), una serie di giganteschi scivoli installati all’interno della Turbine Hall, presso la Tate Modern, a Londra; Amusement Park (2006), grande installazione realizzata presso il MASS MoCA con giostre a grandezza naturale che si muovono con estrema lentezza; The Double Club (2008–09), opera progettata per creare un dialogo tra la cultura congolese e quella occidentale, che prende la forma di un bar, un ristorante e un night-club londinesi; e Upside-Down Goggles (2009–11), esperimento ottico partecipativo che attraverso l’utilizzo di speciali occhiali permettono di vedere il mondo capovolto. La Revolving Hotel Room, infine, installazione all’interno della mostra theanyspacewhatever presso il Guggenheim Museum di New York (2008–09, di notte si trasformava in una vera e propria camera d’albergo. Höller è nato a Bruxelles nel 1961 da genitori tedeschi.

Tra le mostre e le personali a cui ha partecipato si annoverano la 50° edizione della Biennale di Venezia (2003); One Day One Day, Färgfabriken, Stoccolma (2003); la 7° Biennale Lione, Francia (2003); Half Fiction, Institute of Contemporary Art, Boston (2003); 7,8 Hz, Le Consortium, Digione, Francia (2004); Une exposition à Marseille, Musée d’Art Contemporain, Marsiglia (2004); la 51° Biennale di Venezia, (2005); Test Site, Tate Modern, Londra (2006); Amusement Park, MASS MoCA, North Adams, Massachusetts (2006); Carrousel, Kunsthaus Bregenz, Austria (2008); The Double Club, Fondazione Prada, Londra (2008); la 28° Biennale di San Paolo, Brasile (2008); Double Slide, Museum of Contemporary Art, Zagabria (2009); la 53° Biennale di Venezia (2009); l’8° Biennale di Gwangju, Corea del Sud (2010); Divided Divided, Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, Olanda (2010); Soma, Hamburger Bahnhof, Berlino (2010); Double Carousel with Zöllner Stripes, Museo d’Arte Contemporanea, Roma (2011); Experience, New Museum, New York (2011); l’11° Biennale di Sharjah, Emirati Arabi Uniti (2013); LEBEN, Thyssen-Bornemisza Art Contemporary, Vienna (2014); l’8° Biennale di Berlino (2014); la 10° Biennale di Gwangju, Corea del Sud (2014); Golden Mirror Carousel, National Gallery of Victoria, Melbourne, Australia (2014–15); la 56° Biennale di Venezia (2015); Decision, Hayward Gallery, Londra (2015); Doubt, Pirelli Hangar Bicocca, Milano (2016); Video Retrospective with Two Light Machines, Mu.ZEE, Ostenda, Belgio (2016); Y, Centro Botín, Santander, Spagna (2017); e Sunday, Museo Tamayo, Mexico City (2019).

All’interno del Queen Elizabeth Olympic Park di Londra si può inoltre ammirare The Slide at the ArcelorMittal Orbit (2016), installazione permanente che si affianca all’ArcelorMittal Orbit di Anish Kapoor (2012), mentre presso l’Aventura Mall, in Florida, si può vivere la particolare esperienza della site-specific Aventura Slide Tower (2018).

Il monumento che Höller ha dedicato a Hans Künzi, Denkmal für Hans Künzi, (2017) campeggia nella Stazione centrale di Zurigo, in Svizzera, mentre Decimal Clock (White and White) (2018) presso la Centrale Supeléc. è a tutt’oggi uno dei suoi lavori leggeri di maggiori dimensioni.

Nel 2020, infine, è stato inaugurato DAC Slide, (2020) scivolo site specific aperto al pubblico realizzato per il Dansk Arkitektur Center (DAC) di Copenhagen, in Danimarca.

Höller vive e lavora tra Stoccolma e Biriwa, in Ghana.

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