Dai Tokyo Design Awards, ai NY Product Design Awards & Architectural Design Awards, dal Best in Design al NEB Trophy Design Competition, passando per il Good Design Awards®, fino agli Africa International Design Awards (AIDA Awards), tutte le novità internazionali da non perdere nel 2026
Photo by Gaby Gerster
Dal Salone Satellite alle aziende di design internazionali. Uno dei progettisti più interessanti della sua generazione racconta la sua storia e i suoi ideali.
Come designer ho sviluppato molto presto il mio linguaggio e il mio approccio al design. La mia idea è creare prodotti che diventino compagni di vita. Non sono interessato a prodotti di tendenza o commerciali. Penso che oggigiorno dobbiamo considerare il materiale e il modo di produzione con attenzione per essere sostenibili e agire in modo responsabile. Credo in prodotti che combinano artigianalità e tecnologia, cultura e visione.
Sono sempre alla ricerca di partner solidi con una visione mirata a creare qualcosa di unico e forte insieme. È anche importante chi sta seguendo un percorso di sviluppo più scomodo per ottenere qualcosa degno di nota.
Penso a un mobile come la mia sedia 118 per il marchio tedesco Thonet. Su un lato ci sono elementi prodotti con la curvatura a vapore. È una tecnica molto antica, ma con una certa qualità e carattere. Dall'altra parte ci sono parti fresate CNC, perché diventano più precise e anche economicamente convenienti. Quindi sono sempre alla ricerca del giusto equilibrio per ottenere il meglio.
Lavorare con artigiani in tutto il mondo è molto stimolante e interessante. Imparo molto solo visitandoli e osservandoli nei laboratori di Venezia, Colombia o Taiwan. È un grande patrimonio culturale. Collaborare con loro, sviluppare nuovi prodotti e provare nuovi temi con loro è una sorta di sostenibilità sociale e culturale.
Non si tratta di ideale o perfetto. Non sono interessato a questo tipo di attribuzioni. Voglio persone che sostengano la mia idea di qualità, valore e design.
Il design è molto legato alla società e ai suoi cambiamenti e sfide. Un designer deve trovare soluzioni e risposte. Siamo tutti influenzati dai social media. Otteniamo informazioni globali senza sosta. Lavoriamo internazionalmente. Quindi i nostri progetti hanno un pubblico più vasto di 10 anni fa. Quest’anno il Salone del Mobile è stato il centro del design per persone di tutto il mondo. Abbiamo tutti gli stessi comportamenti, idee e desideri.
Il più famoso è forse il tavolo Bell per ClassiCon, ma c'era anche la Clip Chair per de Vorm e lì è nata la connessione con Patrizia Moroso.
10 mostre da vedere prima della fine dell’anno
Sono tutte italiane e tutte in qualche modo attingono al tema della memoria. Anche quando attraversano l’attualità sportiva, legata all’inaugurazione imminente delle Olimpiadi Invernali. Sono 10 e per la maggior parte atterrano nei circuiti culturali più riservati, al di fuori del mainstream, meglio se fuori porta. Proprio là dove le dimore storiche sono pronte ad animarsi di guizzi e scintille del buon progetto



