A proposito di materiali innovativi ed ecosostenibili
Come vengono applicati al mondo del design e dell’architettura? E quanto è importante la componente tecnologica? Un estratto da Design Forward, il podcast condotto da Maria Cristina Didero
L’innovazione passa dall’intuizione di nuove necessità e si avvale della creatività e della tecnologia per trovare soluzioni. Dall’Università del Michigan, il gruppo di ricerca Dart Lab ha messo a punto un nuovo materiale utile in campo edilizio. Si tratta di una soluzione che permette di sostituire le casseforme in cemento tradizionali in favore di un materiale completamente riutilizzabile composto da un mix di biopolimeri decomponibili e segatura. Il risultato è un materiale modellabile e utilizzabile mediante la tecnologia della stampa in 3D. Il gruppo di ricerca ha realizzato una colonna strutturale alta quasi due metri versando il cemento al centro in modo incrementale. Dopo aver aspettato che il calcestruzzo asciugasse, la cassaforma di segatura è stata staccata per rivelare la colonna. Ma le applicazioni non si riducono al mondo edile, come ha spiegato il ricercatore Muhammad Dayyem Khan: “Le possibilità di applicazione sono molteplici. Pensiamo per esempio a piccoli oggetti decorativi, ma anche pareti, porte e finestre”.
Ci spostiamo in Europa, nel cuore della Scandinavia, a Copenhagen. Natural Material Studio è un progetto di ricerca fondato da Bonnie Hvillum e specializzato nel design circolare. In tandem con la desiger Zuzanna Skurka ha progettato una serie di tessuti che, come suggerisce il nome del progetto, Brick Textiles, è ricavato a partire da mattoni di scarto provenienti da progetti di demolizione. I tessuti sono stati realizzati combinando un amalgama di mattoni frantumati e Procel, una particolare bioplastica compostabile a base di proteine, ammorbidente naturale e pigmenti sviluppata da Natural Material Studio.
A proposito di riuso, “Estetiche Sommerse” è il progetto firmato da Cara/Davide, giovane coppia creativa italiana composto da Cara Judd e Davide Gramatica. Il duo ha interpretato e valorizzato il concetto di scarto realizzando un pavimento in terrazzo e palladiana utilizzando schede elettroniche scartate, prive di componenti pericolose incollate. A partire dalle materozze – contenitori utilizzati nelle fonderie, scartati a fine processo - Cara/Davide ha realizzato vita a un tavolino, una sedia, un’alzata e una serie di candelabri. Ciò che prima era uno scarto può diventare una risorsa o uno stimolo per rispondere alle sfide di oggi e rispondere ai principi dell’economia circolare.